mercoledì 1 febbraio 2012

Giuliano, il predestinato


Dopo Coatès, Tolòi e Nazarith oggi, grazie ad una interessantissima scheda di Simone Gambino per il portale Goal.com, andiamo a conoscere il gioiellino dell'Internacionàl, Giuliano.


La presenza di un fantasista di spessore ed esperienza come Andres D'Alessandro lo limita un pò ma Giuliano è senza ombra di dubbio uno degli uomini più interessanti dell'Internacional di Porto Alegre. Sono ormai diversi anni che si parla un gran bene di questo trequartista a tutto campo, che ha già avuto modo di vestire la maglia della Seleçao. A differenza di Nilmar, Rafael Sobis e Pato, solo per citare alcuni dei più fulgidi talenti ammirati in questi anni al Beira-Rio, Giuliano non è un prodotto del settore giovanile del Colorado: fu prelevato nel nel 2009 dal Paranà, il club nel quale è cresciuto e ha mosso i primi passi tra i 'grandi', meritandosi anche il premio di rivelazione  del campionato statale e di rivelazione del Brasileirao di Serie B.

Cristian Nazarith, il “9″ che piace al Villareal


Se dici Colombia, i nomi che ti saltano in mente sono principalmente tre: Valderrama, Higuita e, soprattutto, 'Tino'Asprilla; e invece, negli ultimi anni, la terra dei 'Cafeteros' ha dato al calcio elementi validi sia sul piano tecnico che caratteriale.
E' proprio di uno di questi che vi parliamo oggi: Cristian Nazarith (19 anni) è un giocatore colombiano di 188 centimetri, che gioca al centro dell'attacco dell' Independiente de Santa Fé (Colombia: Liga Postobón).
Parliamo di un attaccante interessante e molto giovane,che ha conosciuto la ribalta internazionale con la maglia della sua  Nazionale, nel Mondiale Under17; nel suo club si gioca il posto con altri due attaccanti (Gutiérrez e Yanes)e, a soli 17 anni, ha dimostrato già molto, tanto che un cambio d'aria verso un campionato più importante, potrebbe segnare la svolta della sua carriera.

Rafael Toloi, futuro in Europa


A vent’anni, si sa, ti importa solo di giocare, divertirti e metterti in mostra per garantirti un futuro; ed è per questo che, anche in un club di bassa classifica come il Goiàs, è possibile farsi notare ed attirare l’attenzione di club come Milan, Palermo, Atletico Madrìd e molti altri.
Il ragazzo in questione è Rafael Tolòi, nato nell’ottobre del 1990 a Cruzeiro d’Oeste, nello stato di Minas Gerais; da piccolo aveva la passione per il futsal tanto che, i genitori, per portarlo a sostenere il provino col Cruzeiro dovettero farsi convincere da un osservatore locale che spiegò, quasi allo sfinimento, che le qualità del loro figlio non potevano essere “sprecate” in un campetto da calcetto.
Tolòi, in realtà, il provino non lo passa, per via principalmente del suo fisico non ancora sviluppato e della molta concorrenza che in quel periodo affollava una delle selezioni giovanili più rinomate dei tempi.
Ma, come si suol dire, quando si chiude una porta quasi sempre si apre un portone; questo “portone”viene aperto dal piccolo Goiàs che preleva il ragazzo e lo fa crescere nelle proprie giovanili, dove Tolòi diventa un difensore centrale di ruolo ed inizia ad inanellare presenze anche giocando con i ragazzi più grandi.

Sebastian Coates, il comandante di Montevideo


Al Nacional c'è una generazione fortissima di giocatori classe '90. Il leader e capitano è proprio Sebastian Coates, una delle stelle nascenti del calcio uruguayano, forse uno dei più promettenti centrali del futuro.
Sebastian “Seba” Coates da almeno 2 anni è uno dei difensori centrali più promettenti del Sudamerica e, com’era preventivabile, molte squadre hanno già bussato alla porta del Nacionàl per chiedere informazioni; per ora il ragazzo non si muove perché, come si vocifera a Montevideo, ci vorrà molto più che una manciata di milioni per assicurarsi questo talento ventenne, che già ha ben figurato, oltre che in campo nazionale, nelle competizioni continentali sia di club che con la “Camiseta Celeste”.

Gioca al Nacional da 11 anni, è un grande leader e, nonostante le tante possibilità che ha, anche in virtù del passaporto spagnolo (che può ottenere,) per lui è importante vincere nel suo paese prima di pensare ad un eventuale passaggio in Europa. Per ora è importante vincere in Uruguay. E' un difensore molto forte, pronto ad essere un punto di riferimento anche in futuro. Ha rinnovato con il Nacional fino al 31 dicembre 2011 con clausola di rescissione di 4 milioni di dollari. E' un contratto con clausola 'evolutiva', proporzionale all'evoluzione calcistica del giocatore.