lunedì 24 settembre 2012

Rayo Vallecano vs Granada - Liga BVB 2012/13, 1/a giornata, 20/08/2012



Inizia con una vittoria la stagione 2012/2013 del Rayo Vallecano. A Vallecas i Franjirrojos superano per 1-0 il Granada grazie ad una rete al quarto minuto di recupero di Trashorras. Gli andalusi rievocano bellissimi ricordi, visto che soli 99 giorni fa il Rayo ottenne la salvezza al novantesimo battendo per 1-0 proprio il Granada, grazie ad un centro di Tamudo. Il match di ieri ha comunque messo in evidenza una squadra ancora appesantita sulla gambe, ma soprattutto una squadra che ha bisogno di almeno 2-3 rinforzi per poter centrare l'obiettivo salvezza. Il Rayo dopo una buona partenza, ha lasciato campo libero agli andalusi, e solo un paio di belle parate di Rúben hanno sbarrato la strada al club dei Pozzo. Nella ripresa poi i Franjirrojos hanno trovato parecchie difficolta' a creare gioco, ma da questo punto di vista si spera nella verve del "Chori" Domínguez, chiamato a dare qualita' alla fase offensiva. Quando la partita stava quasi volgendo al termine, e per il Rayo sarebbe stato comunque un punto guadagnato, Lass si procura con astuzia una punizione dal limite. Nonostante il cronometro segni il 94mo spaccato questo particolare non intacca la concentrazione dello specialista Trashorras, che con il suo magico destro disegna una parabola perfetta, con il pallone che va a spolverare la ragnatela dell'incrocio

Real Madrid vs Valencia - Liga BVB 2012/13, 1/a giornata, 19/08/2012



Passo falso del Real Madrid, che al Santiago Bernabeu non va oltre l'1-1 contro il Valencia nella prima giornata di Liga 2012/13: di Higuain all'8' e Jonas al 41' le segnature dell'incontro.

Primi fuochi di Cristiano Ronaldo e Ozil al termine di un fraseggio che, nei primi minuti di gioco, resta indisturbato fino alla rete, la prima della temporada madridista, di Gonzalo Higuain: sulla prima debole conclusione di Di Maria, Diego Alves imbratta senza trattenere e lasciando al Pipita, dal limite dell'area piccola, l'occasione per il vantaggio al secondo tentativo (sul primo respinge l'ex-Napoli Victor Ruiz). Sotto nel punteggio, il Valencia risponde con un possesso palla più intraprendente e dettato dal preciso Tino Costa, ma il solo Feghouli si rende pericoloso con un tiro a colpo sicuro (cross di Mathieu) e sporcato dal provvidenziale Coentrao. Le Merengues si rendono ancora pericolose con Xabi Alonso da fuori, Fabio Coentrao fino in fondo a sinistra e una spettacolare chilena, anche se in off-side, di Higuain prima del pasticcio: sulla punizione in mezzo di Tino, Iker Casillas esce dai pali scontrandosi con Pepe (costretto a uscire) e ostacolando Xabi per lo stacco indisturbato di Jonas Gonçalves.

Siena vs Torino - Serie A 2012/13, 1/a giornata, 26/08/2012



Partita troppo tranquilla al Franchi che non regala grandi emozioni. Poche le occasioni da gol per entrambi i fronti, forse la formazione granata, in trasferta, ha cercato di fare sua la partita durante la prima ripresa ma non ci ha creduto allo stesso modo nella seconda sessione di gioco. Dall'altra parte il Siena, padrone di casa, ha forse giocato troppo sottotono una partita che poteva regalargli i primi tre punti. Un pareggio, povero di gol, ma giusto tra Siena e Torino.
Il Siena scende in campo con il solito 3-5-2, che vede schierati in attacco i temibilissimi Bogdani-Calaiò. Il Torino di Ventura risponde invece con uno spregiudicato 4-2-4 che molto probabilmente in fase difensiva si trasformerà in un più prudente 4-4-2. La prima occasione è per la squadra granata. Brighi verticalizza per Meggiorini che di prima intenzione cerca di soprendere Pegolo. La sfera esce di poco a lato. Cosmi si sgola dalla panchina per cercare di caricare i suoi giocatori, ma senza ottenere per ora nessun risultato concreto. I giocatori del Siena concedono infatti troppi spazi agli avversari. I giocatori del Siena continuano ad attendere la manovra granata, tattica contenitiva probabilmente dettata dalle altissime temperature di questa sera al Franchi. Al 30' contropiede rapidissimo del Siena. Il solito D'Agostino triangola bene con un compagno, si butta in profondità e serve in mezzo Calaiò che viene anticipato di un nulla da Glik. Sarà corner per il Siena. Si risveglia il Torino che va vicino al gol con Bianchi. Il bomber granata riceve da Stevanovic, prepara il tiro e incrocia. Pegolo si salva in corner complice anche la deviazione di un difensore.

Milan vs Sampdoria - Serie A 2012/13, 1/a giornata, 26/08/2012



In altri tempi la testa sarebbe andata alla classifica, con la Juve già davanti. Ma il Milan sconfitto a domicilio dalla Sampdoria necessita prima di tutto di un brainstorming generale: venduti i top e lasciati a spasso i senatori, il primo step del nuovo corso ammassa interrogativi su quelli già presenti. Senza idee, senza logica, senza ritmo: è bastata una Doria ordinata ad imbavagliare i rossoneri, che ora sperano nel mercato per dar senso ad una stagione altrimenti incolore.

Fuori gioco l’acciaccato Abate, la fascia destra è in mano a De Sciglio; Allegri sceglie le vecchie volpi Yepes e Bonera per presidiare l’area e riscopre Flamini in mediana, accanto all’unica new entry Montolivo. Solo panca per Pazzini, scavalcato all’ultimo da El Shaarawy. “Spuntata” anche la Samp, alle prese coi fastidi dorsali di Maxi Lopez (in panchina), l’ex -per nulla- avvelenato. E allora spazio alla fanteria leggera, con Eder-Estigarribia-Krsticic a pungere. Reintegrato Tissone, Ferrara può così affiancarlo a Poli e Obiang.

domenica 23 settembre 2012

Manchester City vs Southampton - Premier League 2012/13, 1/a giornata, 19/08/2012



Era lecito aspettarsi una partita più tranquilla: i campioni del Manchester City ospitavano la Cenerentola Southampton. E invece il match dell'Etihad Stadium diventa godibilissimo con un finale thrilling: la squadra di Mancini spreca un rigore, segna con Tevez, ma poi si addormenta lasciando campo e spazio ai Saints, che ne approfittano portandosi sul 2-1. Nel finale però, Dzeko e Nasri rimettono le cose a posto, con un'accelerata da paura. Tre punti in archivio, con una brutta notizia però: l'infortunio di Agüero, costretto a mollare dopo 14' con un ginocchio dolorante.
Mario Balotelli ed Edin Dzeko partono dalla panchina al debutto in Premier: spazio per la coppa argentina Tevez- Agüero. Dietro di loro dal 1' anche il neo-acquisto Rodwell con Silva e Nasri. A sinistra c'è Clichy e non Kolarov. Il Southampton schiera in campo solo tre giocatori su 11 che hanno già disputato un match in Premier League: Kelvin Davis (33) Daniel Fox (14), e Jason Puncheon (13). In campo anche il 17enne debuttante James Ward-Prowse a centrocampo.

Arsenal vs Sunderland - Premier League 2012/13, 1/a giornata, 18/08/2012



Era iniziata tra la curiosità dei tifosi gooners per vedere all'opera i nuovi acquisti, si è conclusa tra i fischi dell'Emirates. È questa la diapositiva di un pomeriggio da dimenticare per l'Arsenal. Lo 0-0 contro il Sunderland getta segnali sinistri sulla stagione della banda Wenger, priva di un vero riferimento offensivo e di un uomo carismatico nella linea mediana. Già, proprio gli identikit di Robin Van Persie (30 gol lo scorso anno) e Alex Song (14 assist), da oggi un giocatore del Barcellona. Opache le prestazione di Podolski e Giroud, incoraggiante quella di Santi Cazorla, giocatore dotato di classe sopraffina. Un capitolo a parte lo merita Gervinho: l'ivoriano ha mostrato una condizione atletica già al top, ma non è mai riuscito a trovare la lucidità nei pressi dell'area di rigore, confermando gli annosi limiti di questo incompiuto attaccante. Missione compiuta per il Sunderland di manager Martin O'Neill: un prezioso punto da portare nel Tyne and Wear. Troppo remissivo, a onor del vero, questo Sunderland; lecito aspettarsi qualcosa di più dalla brillante orchestra di Martin O'Neill. I rinforzi in questo ultimo spicchio di mercato servirebbero a entrambe le compagini, per evitare pericolosi ridimensionamenti.

Focus sul Bursaspor, prossimo avversario del Twente in Europa League



Poteva andare peggio, ma probabilmente poteva andare anche molto meglio.
Affrontare una squadra turca in una competizione europea, per di più in doppia sfida, è sempre delicato e complicato. Il Twente ha ricevuto in dono dall’urna di Nyon il Bursaspor, squadra di medio-alta classifica che in Super Lig ormai da anni si è inserita nella lotta al vertice riuscendo a vincere il campionato nella stagione 2009/2010 per la prima, storica, volta dall’anno di fondazione (1963).
Oggi, del club che ha sede nella città di Bursa, non è rimasto molto di quella squadra. Una delle poche persone ancora presenti in società è il tecnico Saglam Ertugrul, che dal 2 gennaio del 2009 siede sulla panchina dei biancoverdi. Nato nel 1969, Ertugrul vanta un’ottima carriera come calciatore in Turchia: bomber di professione, è cresciuto nelle giovanili del Fenerbahce per poi giocare in squadre di seconda fascia come Gaziantespor e Samsunspor, prima di approdare al club che lo ha reso grande.
Il Besiktas lo tessera nel 1994 e fino al 2000, anno del suo ritorno al Samsunspor per terminare la carriera, e in sei stagioni segna la bellezza di 106 reti in 167 apparizioni. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, è proprio con il Samsunspor che inizia la carriera da allenatore, passando poi per Kayserispor e Besiktas. Il ritorno ad Istanbul è meno felice di quanto pensasse: una stagione con esonero finale. A gennaio del 2009 ecco l’occasione di approdare al Bursaspor, che salva nei sei mesi stagionali e conduce alla vittoria nel campionato successivo dopo un duello risoltosi all’ultima giornata contro il Fenerbahce. La stagione successiva la squadra non regge il doppio impegno, ma l’impresa del titolo gli è valsa totale fiducia da parte della società che gli ha prolungato il contratto fino al 2014.

AFC, ROAD TO WC BRASIL 2014, SECOND ROUND - sintesi della 4/giornata, 12/09/2012



Il Giappone è ad un passo dallo staccare il biglietto per il Brasile, dove nel 2014 giocherà un altro Mondiale tra grandi attese e ambizioni importanti. La squadra di Zaccheroni approfitta della sconfitta dell'Australia per ipotecare il passaggio del turno, e battendo contemporaneamente l'Iraq per 1-0. Nel complesso, i due gironi al giro di boa si confermano equilibrati e solo i nipponici paiono ormai fuori pericolo. Nel Gruppo A, quello più indecifrabile, vince soltanto il Libano che si rilancia in classifica, però avendo giocato un match in più. Il tonfo clamoroso è invece quello dell'Australia, con il contestatissimo ct Osieck beccato dalla critica per le sue scelte che premiano forse troppo i giocatori "europei" a discapito dei giovani rampanti in A League.

GRUPPO A - A Tashkent va in scena il match pirotecnico tra Uzbekistan e Corea del Sud, con gli ospiti che in classifica guidano ma non hanno ancora saputo dare la spallata decisiva al girone. Uzbeki che passano in avvio, con una sfortunata autorete di Sung che devìa nella propria porta un cross probabilmente inoffensivo dalla destra. La Corea però reagisce, e trova prima il pari con Tae, poi il vantaggio con Dong. Inutile, perchè è una punizione di Tursunov a ristabilire la parità, il 2-2 che poi sarà il risultato definitivo. Bella vittoria invece del Libano, che a Beirut batte 1-0 a sopresa l'Iran e conquista la prima vttoria del girone. A decidere la gara è Roda Antar, una vecchia conoscenza della Bundesliga.

CONCACAF, ROAD FIFA WC BRASIL 2014, SECOND ROUND - sintesi della 4/a giornata, 12/09/2012



La quarta giornata delle qualificazioni CONCACAF al mondiale brasiliano emette il primo verdetto ufficiale: il Messico è la prima nazionale qualificata all'ultima fase delle qualificazioni, che consiste in un girone all'italiana composto da sei squadre. I Tricolores, con la seconda vittoria in tre giorni rifilata al Costarica, si guadagnano il pass alla prossima fase che - a meno di clamorosi miracoli - non dovrebbe riservargli sorprese in ottica Brasile 2014. Più equilibrata la situazione nei gironi A e C, dove tre squadre (in entrambi i casi) si giocheranno il tutto per tutto nelle ultime due partite.

GRUPPO A - Probabilmente il più intrigante, il primo dei tre gironi vede Guatemala, Stati Uniti e Giamaica tutte ferme a quota 7 punti. Dopo la sconfitta di Kingston, gli USA si rifanno in casa di una Giamaica arrivata negli States senza velleità di gioco, con un atteggiamento del tipo "primo, non prenderle" che alla lunga gli è costato caro. E' una rete di Hercules Gomez a condannare i Reggae Boyz, utilissima alla squadra di casa per riproiettarsi a fianco del Guatemala, altra squadra vincente della serata. Infatti i biancoazzurri vanno a vincere di misura ad Antigua per 1-0, con il successo scaturito dal quarto gol in questa fase di Carlos Ruiz. Per il passaggio del turno sarà determinante il Guatemala - giamaica in programma ad ottobre, con i guatemaltechi che all'ultima andranno negli Stati Uniti cercando di essere già qualificati. A meno che Antigua non tiri qualche scherzo.

CONMEBOL, ROAD TO FIFA WC BRASIL 2014: sintesi 8/a giornata, 11 e 12/09/2012



Cinque posti e sei squadre. Dando per scontato che Perù, Bolivia e Paraguay siano ormai fuori dai giochi, le altre protagoniste sudamericane hanno intenzione di darsi battaglia fino all'ultimo per conquistare le prime cinque posizioni, quattro della quali valgono il pass diretto per Brasile 2014.
In questo senso la giornata numero 8 del torneo sudamericano ci ha detto molto: innanzitutto che l'Argentina, anche quando gioca male, non ha particolari problemi a portare a casa almeno un punto; in secondo luogo che l'Ecuador ed il Venezuela sono più che due semplici comprimarie ed almeno una di loro, ai Mondiali, ha serie possibilità di arrivarci. Poi c'è la Colombia, la nazionale del momento: i Cafeteros giocano bene e divertono,trascinati da un gruppo mai come oggi coeso e compatto al quale fa capo quel Radamel Falcao Garcia ammirato in ogni angolo del globo. La vittoria in Cile vale tutto, e le possibilità di vedere la Colombia protagonista nei prossimi anni si fa sempre più reale.

PERU' 1-1 ARGENTINA(22' Zambrano; 37' Higuain)
Un sorriso malcelato accompagna l’uscita dell’Argentina dal Monumental di Lima. Col Perú è 1-1, ma la sensazione di pericolo scampato, in casa albiceleste, è forte, netta. Gli andini giocano meglio e creano di più, ma devono accontentarsi del pari, che alla squadra del santone Markarian serve poco o nulla. Viceversa, Sabella è leader del gruppo: 14 punti, uno in più di Colombia ed Ecuador. E se pensiamo che la figura del match è il portiere sampdoriano Sergio Romero, avremo un quadro completo di come è andata la trasferta peruviana dell'Albiceleste, soprattutto quando il numero uno respinge un rigore di Claudio Pizarro. Nulla può invece sulla graffiata di Zambrano, che sblocca la gara per il Perù dopo un'azione insistita di Cruzado. Ma fortuna dell’Argentina, di questa Argentina che non può appoggiarsi sulle spalle di un Messi raramente così fragile e privo di guizzi, è quella di avere un Gonzalo Higuaín già in buona forma. Al 37′ è proprio il Pipita a scagliare in rete col destro l’assist di Lavezzi, in uno dei rari momenti di disattenzione della difesa peruviana. È il timbro dell’1-1. Punteggio che non muterà più, nonostante nella ripresa la nazionale peruviana cerchi non insistenza il nuovo vantaggio e colpisca pure un palo con Ramírez.E Sabella può dormire sonni tranquilli.

CONCACAF, ROAD FIFA WC BRASIL 2014, SECOND ROUND: sintesi della 3/a giornata, 7 e 8/09/2012



Il calcio è imprevedibilità, e come in tutti i tornei che si rispettino anche nei gironi di qualificazione a Brasile 2014 della CONCACAF (la zona centro - nordamericana) ci sono delle sorprese. Belle o brutte? Dipende con che occhi si guardano. Di certo c'è che, se oltre agli splendidi scenari in cui certe nazionali giocano, si guardasse attentamente in campo si scoprirebbe che il livello del calcio a queste latitutdini non è basso come si vuol fare credere. Ed è per questo che capita, ad esempio, che gli USA escano sconfitti dall'Indipendence Park di Kingston, in Giamaica, e che con questa vittoria siano proprio i Reggae Boyz a guidare il Gruppo A provando così a ripetere l'incredibile exploit compiuto nel 1998 quando proprio la Giamaica, guidata da Renè Simoes, si qualificò per i Mondiali francesi.

GRUPPO A
GIAMAICA 2-1 USA (24' Austin, 62' Shelton; 1' Dempsey)
GUATEMALA 3-1 ANTIGUA (60' e 79' Ruiz, 90' Pezzarossi; 39' Byers)

Come accennato nell'introduzione, la più grande sorpresa della serata arriva proprio da Kingston. Gli Stati Uniti escono sconfitti da un campo particolare, criticato da tutti per le sue dimensioni (ai limiti del regolamento FIFA) decisamente ristrette. Eppure sono proprio gli USA a passare poco dopo il calcio di inizio, con una rete segnata dal nuovo acquisto del Tottenham, Clint Dempsey. Fatta? Macchè! I giamaicani reagiscono, anche se sono proprio gli americani a sfiorare il raddoppio in almeno due circostanze con il ritrovato Altidore, poco preciso al momento dell'esecuzione. E così a metà del primo tempo è il centrocampista Austin a trovare il jolly dalla distanza, sentenziando un incerto Howard con una carambola velenosa che fredda il portiere dell'Everton. In avvìo di rirpesa arriva la rete della punta Shelton: l'attaccante, che milita in Turchia, raccoglie un cross in area e di destro segna quello che sarà il gol vittoria. Sfortunati gli USA, che nel finale colpiscono un palo con Donovan. A braccetto con la Giamaica c'è il Guatemala, che in casa non ha particolari problemi a sbarazzarsi di Antigua. Ospiti in vantaggio con Byers, ma la coppia d'attacco guatemalteca composta da Ruiz e Pezzarossi (uruguayano naturalizzato) nella ripresa ribalta la situazione e fa sognare un popolo che crede molto nella qualificazione all'ultima fase.

CONMEBOL, ROAD FIFA WC BRASIL 2014: sintesi della 7/a giornata, 7 e 8/09/2012



Gol, emozioni e tanti botti a sorpresa nel weekend sudamericano di qualificazione ai mondiali brasiliani del 2014. Ci si aspettava molto da tutte le squadre che sono scese in campo, soprattutto da quelle additate come favorite per strappare un biglietto in previsione Brasile che, come paese ospitante, non partecipa al girone e lascia libero un posto in puù appetito da molti.
Chi era chiamata ad un esame complicato era l'Argentina, che ospitava un Paraguay da sempre mina vagante e squadra da trasferta, infarcita di ragazzi irriverenti e carismatici. Ma il campo centrale era senza dubbio il Metropolitano di Barranquilla, dove durante Colombia - Uruguay si sono sfiorati i 34 gradi, scanditi da quattro prodezze della squadra di casa.

COLOMBIA 4-0 URUGUAY (2' Falcao Garcia, 48' e 52' Teo Gutierrez, 90' Zuniga)
Trentaquattro gradi. Il sole colombiano squaglia un Uruguay inguardabile e a tratti comico, che sbaglia tutto lo sbagliabile commettendo errori che da una selezione come quella di Tabarez non ci si aspetterebbe. Per una volta è quindi il Maestro ad andare a ripetizioni, costretto a tornare a Montevideo con quattro reti sul groppone rifilategli dai ragazzi diretti da quel vecchio volpone di Josè Pekerman. Un Pekerman che ha le idee chiare, e davanti al pubblico di Barranquilla dà il via libera all'idolo di casa Teofilo Gutierrez, che stavolta è in serata di grazia e segna una doppietta in avvìo di ripresa. La gara, iniziata in salita per la Celeste dato il vantaggio al secondo minuto segnato da Falcao (stupendo il cross del napoletano Zuniga) di testa, si è così definitivamente chiusa dopo poco più di un tempo, e la rete nel recupero segnata proprio da Zuniga serve solo per arrotondare un passivo già abbastanza corposo. Ora la Colombia può preparare con più serenità la trasferta di mercoledì in Cile, mentre l'Uruguay si ritrova a sorpresa sorpassato dall'Ecuador, squadra che si presenterà tra due giorni a Montevideo con un punto di vantaggio sulla nazionale charrùa.

Independiente 4-1 Racing Avellaneda, 10/a giornata Primera Division Argentina Clausura 2012, 14/04/2012



Per parlare di questo Clasico de Avellaneda non si può non partire da due considerazioni. La prima è che il 4-1 finale per il Diablo è risultato troppo largo e rotondo per quello che l’Academia ha espresso in campo, anche in virtù del fatto che, in parità numerica, il punteggio di 1-1 era il più giusto. La seconda è che purtroppo il Racing, nei match che contano, si ritrova un Teofilo Gutierrez nervoso e mai decisivo che si rivela addirittura dannoso quando inscena teatrini idioti con l’arbitro, come ha fatto in questo derby inedito delle ore 12 argentine.
Prima del match, una menzione d’obbligo è anche per le tifoserie: quella di casa, i Diablos Rojos, che inscenano una coreografia da brividi e gli ospiti, la grandissima Guardia Imperial, che sostiene i suoi ragazzi dall’inizio alla fine molto spesso avendo la meglio sulle voci dei locali.
A questo punto una domanda è d’obbligo: che farà Alfio Basile? Se è un uomo di parola sicuramente si dimetterà ma vederlo triste, svilito, abbatutto al termine del match non può che dispiacere a qualunque uomo di sport, soprattutto a chi segue con amore il calcio argentino.

DECISIVE LE ESPULSIONI - Come detto in precedenza, l’Independiente ha affondato il colpo infierendo sulla sua preda quando questa era in difficoltà. L’espulsione di Bruno Zuculini (sacrosanta) che ha generato il rigore del 2-1 è stata la spinta decisiva che ha fatto pendere la bilancia a favore dei padroni di casa; poco dopo, una stupidaggine – l’ennesima – di Teo Gutierrez costringe l’Academia in nove perchè il centravanti, autore fino ad allora di una prova apprezzabile, inscena un litigio con l’arbitro e proferisce insulti a non finire per via di un fallo, a suo dire netto, non fischiato. Ed è così che tutto ciò che in un’ora è stato fatto finisce alle ortiche.

SUDAMERICA, Road to Brazil 2014 - Perù 0-1 Colombia, 5/a giornata, 3/06/2012



La quinta giornata del torneo che porta a Brasile 2014 si chiude con la vittoria esterna della Colombia sul terreno di Lima, dove un gol di James Rodriguez a venti minuti dalla fine regola la Franja Roja che resta così inchiodata a quota tre punti, mentre i Cafeteros allungano e si portano a sette, nel vivo della classifica. Partita equilibrata, non c’è che dire, con i colombiani bravi a chiudere tutti gli spazi per non lasciare occasioni ai locali ed anzi, a tratti, sono proprio i ragazzi di Pekerman a cercare con più convinzione la rete.

INIZIO FORTE – Dopo pochi minuti, diciamo nel primo quarto d’ora, la Colombia si fa vedere tre volte dalle parti di Diego Penny: prima Pabon, preferito a Jackson Martinez, scalda il portiere inca, poi è Cuadrado a cercare la soluzione da fuori senza fortuna ed infine, al quarto d’ora, Falcao Garcia calcia fuori da ottima posizione. Il Perù si fa vedere al 21° con un bel colpo di testa di Carrillo, che esce di poco, e alla mezz’ora è ancora il centravanti che milita nello Sporting in Portogallo a impegnare Ospina deviando un bel pallone messo in mezzo da Guerrero. Si va a riposo sullo 0-0, con la Colombia che ai punti avrebbe avuto qualcosina in più.

SUDAMERICA, Road to Brazil 2014 - Uruguay 1-1 Venezuela, 5/a giornata, 2/06/2012



Il Venezuela conquista un punto d’oro in Uruguay, dove la Vinotinto aggancia un pareggio a quattro minuti dalla fine grazie ad una rete di Salomon Rondon che rende onore all’audacia e alla tenacia della nazionale diretta da Cesar Farias, brava a non perdere la testa dopo un primo tempo giocato malissimo in cui avrebbe – con facilità – potuto capitolare ed uscire dalla gara con le ossa rotte. L’Uruguay spreca, tantissimo. Soprattutto nella prima frazione quando Renny Vega fa gli straordinare per impedire la goleada ad una Celeste che ora vede scappare l’Argentina – devastante contro l’Ecuador – e domenica prossima non può più fallire contro il Perù.

CELESTE ROBOANTE - La prima frazione, come anticipato, è spiccatamente di marca Celeste con i ragazzi del Maestro Tabarez che cercano di scardinare dall’esterno, sfruttando il 4-3-3, l’abbottonatissima difesa venezuelana mentre la Vinotinto cerca qualche timida ripartenza ma risulta insuperabile grazie ai due centrali Amorebieta e Vizcarrondo impeccabili in anticipo ed in chiusura. La prima occasione capita sui piedi di Luis Suarez che vede deviarsi il suo tocco sottomisura da una selva di gambe, poi è Cavani a squillare verso la porta di Vega, con l’ex Caracas che si prodiga in una bella parata. Al 38° Diego Forlan, fino ad allora inesistente, raccoglie un bell’invito di Alvaro Pereira e dopo una finta, siede la difesa Vinotinto per l’1-0.

Amcihevole Internazionale: Russia 1-1 Uruguay, 26/05/2012



Termina sul risultato di uno a uno l’amichevole internazionale tra Russia e Uruguay.  Il match si dimostra intenso sotto il profilo agonistico, ma sono poche le emozioni regalate al pubblico di Mosca,  accorso comunque in massa al “Lokomotiv”.  I gol portano le firme di Luis Suarez (48’) e Aleksandr Kerzhakov che mette a posto le cose dopo appena un minuto dalla rete che ha giustappunto decretato il vantaggio per uomini di Tabarez.  Il genietto del Liverpool batte Malafeev con un rasoterra chirurgico che si insacca sul primo palo. Tripudio ‘celeste’ che dura poco però: giusto il tempo di adagiare la palla sul cerchio di centrocampo ed assistere ad un batti e ribatti al limite dell’area uruguagia che favorisce l’attaccante dello Zenit. Non può sbagliare Kerzhakov, troppo facile battere Muslera. 

Amichevole Internazionale: Svizzera 1-3 Argentina, 1/03/2012



Una buona Argentina ricca di debuttanti regola la Svizzera, padrona di casa, con un secco 3-1. Il risultato non inganni, perchè se è vero che alla fine ha prevalso la squadra con più classe e fantasia, è anche realtà il fatto che gli svizzeri per oltre un’ora hanno giocato alla pari con l’Albiceleste producendo anche un discreto calcio.

NOTTE DA FENOMENO – Lionel Messi si scatena anche con la maglia della propria nazionale. Il fuoriclasse del Barça con una sontuosa tripletta trascina l’Argentina di avere la meglio sulla Svizzera nel match amichevole disputato a Berna. Il tre volte pallone d’oro sblocca il risultato con una rete al 20’ sfruttando un tacco di Aguero e fulminando con un diagonale il portiere della Svizzera Benaglio. La Svizzera non ci sta e perviene al pareggio ad inizio ripresa con un gran tiro a giro di Shaqiri. Nel finale però ci pensa Messi a togliere le castagne dal fuoco con una doppietta in cinque minuti: all’88’ sfrutta un recupero di Aguero, semina il panico in area e con uno stupendo pallonetto mette il pallone in rete. Al 93’ invece trasforma un rigore concesso per atterramento in area di Higuain e regalando all’Argentina questo successo importante e prestigioso.

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 3/a giornata Cuadrangular Final, 5/12/2011



Il Brasile Sub’15 è campione sudamericano di categoria. Non che ci sia da meravigliarsi, figuriamoci, ma la Seleçao che di solito a livello giovanile si diletta a specchiarsi nella sua bellezza perdendo in praticità, questa volta è stata un rullo compressore che non ha lasciato scampo a nessuno. Qualche cifra? Venticinque gol segnati, solo sei subiti con un + diciannove di differenza reti; miglior attacco, miglior difesa e capocannoniere della manifestazione (Thiago Mosquito) eletto come MVP di Uruguay 2011.
Anche ieri i Verdeoro non hanno lasciato scampo agli avversari, mordendo come un cobra il povero Uruguay padrone di casa, che ne prende quattro (a zero) e termina il girone finale a zero punti. Le reti della vittoria brasiliana le segnano Yan Petter, Lincoln e Robert nei primi quarantacinque minuti, il solito Thiago Mosquito allo scadere del match. Per questo giovane attaccante , i gol sono 11 in 7 partite e di lui si parla già di vari interessamenti da parte della grandi società europee.

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 2/a giornata Cuadrangular Final, 2/12/2011



Il Brasile dei giovani talenti in erba mette il punto esclamativo sulla possibile – diventata ormai probabile – vittoria nel Sudamericano Sub’15. Il 4-2 rifilato ai pari età colombiani ha visto come protagonista principale l’attaccante Thiago Mosquito, autore di una doppietta con la quale la Seleção si mette al sicuro da un eventuale ritorno dell’Argentina e – nell’ultimo turno – potrà permettersi anche solo di pareggiare per alzare il trofeo.

Ad aprire le marcature al Municipàl Lavalleja di Trinidad è stato Indio, mentre la quarta rete verdeoro l’ha messa a segno Kennedy. Inutili, se non per soddisfazione personale, i gol per i Cafeteros segnati da Joao Rodriguez e Andrès Tello.

Un gol in avvio di ripresa segnato da Marcelo Storm, permette invece all’Argentina di battere i padroni di casa dell’Uruguay e staccarsi dalla casella “zero” della classifica. Nell’ultima giornata però, anche se l’Albiceleste battesse la Colombia – ed il Brasile perdesse  – sarebbero i carioca a vincere la manifestazione a causa dello scontro diretto.

RISULTATI 2°GIORNATA
Brasile 4-2 Colombia
Uruguay 0-1 Argentina

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 1/a giornata Cuadrangular Final, 29/11/2011



Nella serata di lunedì si è giocata la prima giornata del Cuadrangolàr Finàl del Sudamericano Sub’15, in corso in questi giorni in Uruguay e arrivato alla sua quinta edizione. 

La Seleçao ha battuto con un convincente 4-2 i pari età argentini, giocando un calcio a tratti irresistibile e mettendo ancora in mostra quel grande che è – e che ha – Thiago Mosquito. L’attaccante verdeoro segna un’altra doppietta che gli consegna virtualmente il titolo di capocannoniere del torneo, ma è Robert ad aprire le marcature al 57° minuto. Il vantaggio del Brasile dura solo cinque minuti, perchè Cañete trova il guizzo dell’1-1 e rimette il match in equilibrio ma, come un fulmine, arriva la doppietta di Mosquito che spacca la partita in nove minuti, tra il 64° ed il 73°. L’Albiceleste reagisce e riesce ad accorciare le distanze con Driussi, ma nel recupero l’ala destra Caio chiude definitivamente i conti.
Nella prossima giornata, il Brasile incontrerà la Colombia, anch’essa vincitrice del suo primo incontro della seconda fase. L’1-0 con il quale liquida i padroni di casa dell’Uruguay lo segna l’elemento più talentuoso della rosa Cafetera, l’attaccante Joâo Rodriguez. La Colombia è la sorpresa del torneo e – se battesse il Brasile – sarebbe la quasi probabile vincitrice della competizione, davanti alle tre favorite dai pronostici.

RISULTATI 1°GIORNATA
Brasile 4-2 Argentina
Colombia 1-0 Uruguay

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 4/a giornata Gruppo B, 27/11/2011



Il Brasile batte 2-0 il Paraguay nell’incontro del Atilio Paiva de Oliveira di Rivera e si qualifica al girone finale che decreterà il vincitore del Sudamericano Sub’15. La Seleçao gioca una partita tatticamente perfetta, e sfrutta l’enorme differenza di talento schierata in campo. Le reti decisive le hanno segnate il capocannoniere del torneo, Thiago Mosquito, ed il difensore Lèo mentre l’Albirroja, nonostante un primo tempo dove ha cercato di cotruire qualcosa, si è dovuta arrendere alla distanza.
Nel secondo match, pareggiano 0-0 Perù e Colombia, con i Cafeteros che si piazzano al secondo posto e staccano il pass per il Cuadrangolàr Final.

RISULTATI 5′ GIORNATA GRUPPO B
Brasile 2-0 Paraguay
Perù 0-0 Colombia

CLASSIFICA GRUPPO B - Brasile 10; Colombia 8; Paraguay 6; Perù 4; Bolivia 0.

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 4/a giornata Gruppo A, 26/11/2011



Clamoroso al Massimino!”, direbbe qualcuno. Noi invece non vogliamo scomodare le voci storiche delle nostre radio, e ci accontantiamo di “Clamoroso a Fray Bentos!”. Clamoroso, sì, perchè l’Uruguay- nell’ultimo match del girone eliminatorio del Sudamericano Sub’15 – demolisce l’Argentina con un sonoro 4-0. Quattro schiaffi che suonano come un campanello d’allarme per la squadra di mister Lemme, già qualificata per il girone finale ma con meno certezze in testa.
Entrambi i tecnici mettono in campo parecchie seconde linee, però il tecnico uruguagio Alejandro Garay non intende rinunciare al suo bomber Francis D’Albenas, che va dentro regolarmente dall’inizio. Al nono minuto arriva il primo gol della Celeste, segnato da Marcio Benitez, che al 20′ serve a Maximiliano Buffa la palla del 2-0. Un altro centrocampista, Kevin Mendez, è l’autore del 3-0 prima del sigillo finale di Francis D’Albenas, che insegue il brasiliano Thiago Mosquito nella classifica dei marcatori. Lunedì scatterà la seconda fase; l’Uruguay giocherà contro la seconda del Gruppo B, mentre l’Argentina se la vedrà con la prima dell’altro girone.

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 3/a giornata Gruppo B, 25/11/2011



Serata interessante, quella di giovedì, nel Sudamericano Sub’15. Nel Gruppo B, interamente giocato nell’impianto (semideserto) di Rivera si affrontavano Brasile e Bolivia e – a seguire – Paraguay e Perù. La Seleçao – dopo avere annientato il Perù all’esordio – passeggia anche sui giovani boliviani guidati dal Diablo, Marco Antonio Etcheverry, in panchina. Il finale dice 6-1, ma la cosa che salta più all’occhio è la cinquina con cui Thiago Mosquito demolisce l’intera difesa della Verde. Dopo l’iniziale vantaggio di Robert, il folletto brasiliano raddoppia ad inizio ripresa e non si ferma più segnando cinque reti in un solo tempo. Inutile, neanche a dirlo, la rete boliviana di Saavedra. Da sottolineare, tra i Verdeoro, le prove del terzino destro Foguete e del centrocampista Caio.

Il Paraguay batte il Perù di misura, per 1-0, e mantiene vive le speranze di agganciare il treno per la fase finale. La nazionale guaranì è infatti la detentrice del titolo, nell’ultima partita affronterà proprio il Brasile in un match da dentro o fuori. Il gol della vittoria per il Paraguay lo segna il giovane Santa Cruz, che al 56′ minuto approfitta di un’amnesia difensiva degli Inca e mette in rete la palla che vale tre punti.

RISULTATI 4′GIORNATA GRUPPO B
Brasile 6-1 Bolivia
Paraguay 1-0 Perù

CLASSIFICA - Brasile, Colombia 7; Paraguay 6; Perù 3; Bolivia 0.

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 3/a giornata Gruppo A, 22/11/2011



Uruguay ed Argentina ipotecano il passaggio alla fase finale del Sudamericano Sub’15 grazie a due vittorie nelle sfide di ieri sera; la Celeste si sbarazza senza patemi particolari dei pari età cileni a Fray Bentos, imponendosi 3-0 giocando un match con autorità e tenendo sempre in mano il pallino del gioco. Il mattatore della sfida è stato Francis D’Albenas, attaccante di professione, che ha aperto i giochi dopo soli quattro minuti e li ha chiusi in prossimità della fine del primo tempo. Nella ripresa c’è spazio per la terza segnatura, siglata dal difensore centrale Fabrizio Buschiazzo su rigore. La squadra di Alejandro Garay è parsa in palla, difensivamente non ha compiuto sbavature ed ha limitato in ogni occasioni i timidi attacchi cileni. Di contro, la Roja ha dei limiti tecnici e caratteriali da limare il più in fretta possibile. Da segnalare che il portiere del Cile, Miguel Vargas, ha negato la gioia del gol al bomber Gonzalo Latorre, che si è visto respingere un rigore generoso concesso dall’arbitro Henry Gambetta.

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 2/a giornata Gruppo B, 21/11/2011



Dopo lo scialbo 0-0 dell’esordio, il Brasile dei ragazzini si riscatta e travolge 5-1 il Perù, nel match valido per la seconda giornata del Gruppo B del Sudamericano di categoria, in corso in questi giorni in Uruguay. Seleçao troppo superiore ai pari età peruviani, che non sono mai entrati in partita e dopo cinque minuti vanno già sotto, per mano di un penalty trasformato da Matheus Gomes. Nel giro di un quarto d’ora il Brasile chiude la pratica: al minuto 18 è Yan Petter a trovare un bel destro per battere il portiere andìno Barbieri, mentre solo due minuti dopo Yoshimar Melendez – con una sfortunata autorete – fissa il risultato sul 3-0. Nella ripresa, è il Perù che accorcia le distanze con l’attaccante Yamir Oliva, ma è un fuoco di paglia perchè i Verdeoro vanno in gol ancora due volte, con Danilo da Silva e Vasconcelos. Nella terza giornata il Brasile riposerà, mentre il Perù affronterà – sempre a Rivera – la Bolivia.

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 1/a giornata Gruppo B, 19/11/2011



Il Brasile non va oltre lo 0-0 nella sua gara d’esordio al Sudamericano Sub’15. Davanti a se, la Seleçao ha trovato una Colombia molto organizzata che ha chiuso tutti gli spazi ai brasiliani; una grossa parte però, l’ha fatta il caldo, terribile a metà pomeriggio sull’impianto di Rivera. E’ stata comunque la squadra verdeoro a creare le uniche emozioni del match, grazie ad alcune proiezioni pericolose di Thiago Rodriguez e Lincoln Fernando Rocha. Per i Cafeteros, tanto possesso palla ma poca sostanza. Punto d’oro per la Colombia, meno per il Brasile che dovrà cercare il riscatto nella prossima gara con il Perù.

PARAGUAY FORZA 4 - L’afa e l’umidità non fermano però il Paraguay, che sempre a Rivera passeggia sui giovani boliviani e la spunta vincendo 4-1. Mattatore della serata, l’attaccante Miguel Samaniego, a segno con una doppietta, al quale si sono aggiunte le realizzazioni di Cristian Vargas ed Alvaro Torres. Bello, quanto inutile, il gol della bandiera per la Verde segnato da Enzo Bravo.Il Paraguay tornerà in campo il 22 novembre, contro la Colombia, che nel prossimo turno se la vedrà proprio con la Bolivia.

GRUPPO B
BRASILE 0-0 COLOMBIA
PARAGUAY 4-1 BOLIVIA
CLASSIFICA:
PARAGUAY 3; BRASILE, COLOMBIA 1; PERU’, BOLIVIA 0.

SUDAMERICANO SUB 15 URUGUAY 2011, 1/a giornata Gruppo A, 18/11/2011



Tra le tante competizioni entrate nel vivo, in Sudamerica si ritaglia uno spazio il Sudamericano Sub’15, che si gioca in Uruguay fino ai primi giorni di dicembre. Per le gare inaugurali sono stati intercettati, sulle tribune degli impianti sportivi, diversi emissari dei più importanti club europei. La selezione di casa  è partita subito bene, battendo 2-1 il Venezuela davanti a qualche centinaio di tifosi del Parque Liebig’s di Fray Bentos. La squadra allenata da Alejandro Garay ha sbloccato il risultato grazie ad un gol dell’ariete Diego Latorre, ma è stata raggiunta  a venti dalla fine da Francis D’albenas, bravo ad approfittare di un’uscita scomposta del portiere Celeste Facundo Silva. Il gol vittoria arriva dopo soli tre minuti, segnato dal neo entrato Marcio Benitez che consegna cos’ i primi tre punti all’Uruguay sotto gli occhi di Oscar Washington Tabarez.

SUDAMERICA, Road to Brazil 2014 - Venezuela 1-0 Bolivia, 4/a giornata, 16/11/2011



Grinta e nervi saldi. Tanto è bastato al Venezuela per battere la Bolivia a San Cristobal, in un match valido per le qualificazioni a Brasile 2014. A risolvere la contesa, ci ha pensato un gol del difensore Oswaldo Vizcarrondo, rivelazione della Copa America di luglio e attuale baluardo difensivo degli argentini dell’Olimpo di Bahia Blanca che al minuto 26 ha trovato la via per la segnatura che significa tre punti per i ragazzi di Cesar Farias.

LA PARTITA - Si parte subito forte, con un Venezuela arrembante ed una Bolivia pronta a ripartire. Al 5′ minuto Cesar Gonzalez serve Juan Arango al limite; il centrocampista del Borussia MG inquadra la porta e libera un sinistro pericoloso che l’estremo difensore boliviano Arias controlla spegnersi a pochi centimetri dal palo. Un minuto dopo è ancora Arango, sempre col mancino, a tentare la via della rete ma la palla è centrale e Arias blocca. Al quarto d’ora si vede – per la prima volta – la Bolivia, grazie ad un’azione combinata tra Marcelo Moreno e Rudy Cardozo, bravo ad impegnare Renny Vega in una parata plastica e difficile.Sette minuti dopo ecco il gol: angolo dalla sinistra del Maestrico Gonzalez, Vizcarrondo nell’area piccola colpisce di testa anticipando un pessimo Arias e facendo esplodere i 39 mila aficionados del Pueblo Nuevo di San Cristobal. Prima del termine della prima frazione, ci sono ancora un paio di sfuriate boliviane da registrare, entrambe finite in un nulla di fatto e – allo scadere – un tiro alto, da posizione favorevole, di Rondon.

SUDAMERICA, Road to Brazil 2014 - Cile 2-0 Paraguay, 4/a giornata, 16/11/2011



“E’ stata la settimana più lunga di tutta la mia vita”. Il primo – ed unico – commento di Claudio Borghi a Cile – Paraguay è questo; per fortuna i suoi ragazzi gli regalano una vittoria per 2-0 che, almeno momentaneamente, allontana i fantasmi dell’esonero anche se va detto che a Santiago e dintorni, non si placano le richieste di chi vuole a tutti i costi la testa del CT. Ma dopo tutto cosa è successo negli ultimi giorni, questa vittoria è grasso che cola, ed oltre tutto arriva in maniera convincente, con la Roja che contro il Paraguay ha trovato quella profondità di gioco che a Montevideo era clamorosamente mancata. Il Paraguay invece compie un deciso passo indietro rispetto alla gara di sabato, mettendo in evidenza l’assenza totale di carattere e di iniziativa appena si esce da Asunciòn.

venerdì 21 settembre 2012

Esclusiva SiciliaSportWeb – Calciosudamericano.it: “Aguirregaray? Uno alla Maicon”



Adesso che Cassani ha lasciato la maglia rosanero il ballottaggio per la fascia sarà tra Eros Pisano ed il nuovo arrivato Matias Aguirregaray. Per conoscere meglio le caratteristiche e la storia del giovane talento uruguayano, abbiamo intervistato il redattore di Calciosudamericano.it, Andrea Bracco, che ha seguito l’evoluzione del giocatore ed in tempi non sospetti lo aveva segnalato come uno degli emergenti più interessanti in Sud America.

Quali sono le caratteristiche fisiche e tecniche principali del giocatore?
Matias è un esterno di fascia destra con una discreta tecnica di base; le cose migliori le fa vedere in fase offensiva, perchè pur essendo nato come terzino destro Aguirregaray è il prototipo di laterale sudamericano, uno alla Maicon, pericoloso in proiezione ma da rivedere quando si tratta di ripiegare. Dalla parte uruguagia (lui che è per metà brasiliano e metà uruguagio) ha sicuramente ereditato la ‘garra’ (la grinta, come la chiamano in Sudamerica) che lo vede spesso andare in contrasto con l’avversario senza paura. Piede destro, come giocatore è molto duttile dato che può fare il terzino destro, il laterale di centrocampo ed addirittura il mediano, come gli è capitato diverse volte in carriera.

ESCLUSIVA, Bracco (Calcio Sudamericano): “Fernandez alla Roma? La trattativa c’è, ma il mercato sta per chiudersi. Dipende tutto da Sabatini”



“Fernandez alla Roma? La trattativa c’è, ma il problema è che manca una settimana alla fine del mercato e non può accadere un granchè, anche se ai giallorossi basterebbe pagare la clausola rescissoria“. Esordisce così l’intenditore di calcio sudamericano, nonchè redattore del sito calciosudamericano.it, Andrea Bracco, intervistato in esclusiva da Romagiallorossa.it sul possibile arrivo dal Velez, del promettente centrocampista, Augusto Matias Fernandez. Il giornalista continua: “Il  giocatore potrebbe approdare nella capitale a gennaio, ma dipende tutto se in questa settimana Sabatini, nonostante abbia altre trattative in piedi, decida di provare l’affondo“.

Articolo originale Voce Giallorossa
 

Sebastian Sosa: 1994 - Uruguay



Nome: Sebastian
Cognome: Sosa
Soprannome: El Mosquito
Data di nascita: 13/03/1994
Luogo di nascita: Melo (Uruguay)
Ruolo: attaccante
Squadra: Cerro Largo
Altezza: 183 cm
Peso: 71 kg

Come disse il grande Woody Allen nel famosissimo film "Match Point": "La vita è come una partita di tennis. A volte la pallina rimbalza sulla rete ed è solo la fortuna a decidere se rimarrà di qua o andrà di la". Il tennis non c'entra nulla con la storia che stiamo per andare a conoscere, ma la fortuna sì. C'entra eccome la Dea Bendata, che dirotta per caso alcuni scout del Napoli ad assistere ad un match di Primera Division uruguagia tra Cerro Largo e Cerro quando in realtà gli stessi osservatori erano a Montevideo per tutt'altre faccende. E allora capita che si parta dall'Italia con due nomi scritti sul taccuino, ma che si torni con tre relazioni; i partenopei, da tempo, seguono l'evoluzione di due giovani talenti del Nacional - Facundo Piriz e Gonzalo Bueno - ma a loro da oggi si dovrà aggiungere anche un classe 1994 che ha fatto innamorare dapprima i tifosi del Cerro Largo, ma che prefigge l'obiettivo di affermarsi anche nella sua probabile prossima avventura europea.

SPECIALE URUGUAY - Riparte la Primera: Nacional e Peñarol in prima fila, ma quanti talenti in vetrina!



Fascino, spettacolo, colore, autarchia. Il calcio uruguagio riparte, all'alba di una nuova stagione, senza particolari differenze rispetto al passato. I migliori se ne vanno altrove a cercare fortuna, le società imbottiscono di giovani le prime squadre, le casse dei club sono sempre più vuote, si combattono violenza e barras 24 ore su 24. Eppure il calcio charrùa ha sempre un fascino particolare, forse perchè esponente di un paese troppo bistrattato ed infilato in mezzo a due super potenze come Argentina e Brasile che monopolizzano l'attenzione dei media, distogliendo lo sguardo da ciò che veramente conta a queste latitudini: sopravvivere, economicamente parlando. All'alba della nuova Primera Division, come anticipato, non si sono registare rivoluzioni degne di nota, ma qualche operazioncina interessante sì. Tra giocatori, giovani, allenatori e stadi affascinanti, andiamo a scoprire cosa ci riserva la stagione che inizierà sabato, nella prima serata italiana.

SPECIALE PARAGUAY - Il Cerro Porteño festeggia il Centenario, Olimpia beffata in rimonta. La vetrina dei talenti biancorossi



Il calcio è bello perchè, oltre a divertire, si diverte lui stesso a sovvertire i pronostici quando questi sembrano scontati. E' il caso dell'Apertura 2012 in Paraguay: a cinque giornate dal termine, l'Olimpia di Asuncion - vera corazzata del campionato - aveva cinque punti sul Cerro Porteño ma nell'ultimo mese i ragazzi di Gerardo Pelusso sono stati capaci di fare solo 7 punti sui 15 disponibili, regalando un sogno al Ciclòn del Barrio Obrero. Proprio l'anno del Centenario, il Cerro Porteño mette insieme un semestre da raccontare come in un film, una pellicola dove la classica squadra di quartiere arriva in finale contro la corazzata e vince contro ogni pronostico. Il destino ha anche voluto che l'ultima giornata riservasse il Superclasico di Asuncion, dove le due compagini si giocavano il titolo con un solo punto che le divideva in classifica.
Il Cerro Porteño espugna il campo rivale per 2-1, grazie alle reti del bomber Santiago Salcedo e del Genio Jonathan Fabbro, in un match molto teso con tre espulsi, parzialmente riequilibrato da un gol di Arnaldo Castorino. Poi si scatena la festa azulgrana, con il tecnico uruguayano Jorge Fossati che ancora una volta si conferma Re Mida: arrivato da un mese e mezzo, l'ex tecnico dell'Al Saad vince 5 gare su 5 e completa una rimonta davvero incredibile affidandosi al gruppo storico che ha fatto le fortune passate del Ciclòn.

SPECIALE LIBERTADORES 2012 - Corinthians sul trono del Sudamerica



Alla fine il Corinthians ha trionfato. Nessuno, o comunque davvero poche persone, si aspettavano il Timão sul tetto del Sudamerica soprattutto in virtù del fatto che in semifinale c'erano le due corazzate della competizione, Boca Juniors e Santos, per le quali si era già fatta l'abitudine a vederle in finale. Invece Tite e i suoi soldati hanno fatto gridare il popolo bianconero di gioia per la prima volta nella storia del club, regolando in finale un Boca Juniors stanco e teso per le vicende extra campo che hanno coinvolto lo zoccolo duro della squadra e il tecnico Julio Cesar Falcioni. Oltre al danno, come si suol dire, anche la beffa: al termine dell'incontro del Pacaembù, in cui il Corinthians ha vinto 2-0 aggiudicandosi la coppa, il monumento vivente Juan Roman Riquelme ha annunciato il suo addio al club. Quando si dice che "piove sul bagnato".

BRASILE CONTRO TUTTI - Flamengo a parte, la Copa Libertadores 2012 è stato il trionfo dei club brasiliani tornati - dopo un paio di anni - a dominare la scena. Delle sei squadre ai nastri di partenza, ben cinque hanno staccato il pass per gli ottavi di finale con il solo Internacional eliminato, ma dal Fluminense. Ai quarti le brasiliane erano ancora quattro, ma l'incrocio tra Vasco da Gama e Corinthians ha mietuto obbligatoriamente una vittima mentre il Fluminense ha ceduto il passo al Boca vicecampione. Fatto sta che, con due squadre in semifinale, il Brasile ha suggellato il ritorno in grande stile rappresentando una nazione in ripresa non solo sportiva, ma anche economica e societaria. Il calciomercato torna ad essere di primo piano, e la Libertadores 2013 vedrà il ritorno in campo continentale del redivivo Palmeiras ad un passo dalla Copa do Brasil.

SPECIALE ARGENTINA - La prima volta dell'Arsenal: tutto sul Clausura 2012 e la Top 11 di GT



Per la prima volta della sua cinquantennale storia, l'Arsenal de Sarandì si è laureata campione d'Argentina. La squadra appartenente alla famiglia Grondona è stata la nota lieta del semestre, iniziato con il Boca Juniors favoritissimo che ha però pagato lo scotto della doppia - anzi tripla - competizione. Dunque è il club del Viaducto, periferia della metropoli Buenos Aires a gioire inaspettatamente, in un testa a testa fantastico con il Tigre che ha lottato tutto il semestre con il Promedio e che solo nell'ultima gara, con il pareggio casalingo ottenuto contro l'Independiente, ha abdicato al titolo. Il Boca alla fine è rimasto con un pugno di mosche, soprattutto perchè come tutti sappiamo gli Xeneises - partiti in pompa magna - non solo perdono il campionato, ma anche la Libertadores e se l'8 agosto non dovessero battere il Racing nella finale di Copa Argentina ciò che ne uscirebbe sarebbe un semestre a dir poco fallimentare.

SPECIALE - Uruguay, 44 volte Nacional! Il meglio, il peggio e la TOP11 di GT



Tempo di verdetti in Uruguay, dove ancora una volta a fare impazzire di gioia i propri tifosi è stato il Nacional di Montevideo che, al termine di una stagione dove poche squadre hanno saputo insediarsi nella sua leadership, si porta a casa un altro titolo (il numero 44) in barba ai rivali storici del Peñarol e al terribile Defensor Sporting, al quale va dato atto di aver giocato un Clausura davvero su alti livelli. Il regolamento però avvantaggiava il Bolso, che essendo primo nella Tabla Anual ha avuto il primo match-point proprio domenica sera: se avesse vinto, il campionato era suo, ma in caso di sconfitta ci sarebbe stata una doppia sfida tra le due vincitrici dei semestri. In ogni caso, senza fare calcoli complicati, possiamo tagliare corto dicendo che Alvaro Recoba si è ricordato di essere il Chino ammirato qualche stagione fa, dimostrando di esserci sempre nei momenti fondamentali. E' suo infatti il gol che in avvio di secondo tempo piega le resistenze della Violeta, alla quale però non gli si può rivolgere che un applauso per il bellissimo futbol giocato soprattutto in questo Clausura.

SPECIALE - Sudafrica, Pirates campioni per la seconda volta consecutiva. La TOP 11 di GT



Lo scorso weekend si è conclusa l'edizione 2011/12 della PSL, la Premier Soccer League, ovvero il massimo campionato sudafricano. La PSL è il torneo più sviluppato ed importante dell'intero continente africano, forse perchè più "europeizzato" e quindi dotato di migliori strutture fornite da parecchie società del vecchio continente che qui, con un meticoloso lavoro di scouting, disseminano il territorio di scuole calcio per cercare il nuovo che avanza. Negli ultimi anni in Sudafrica è successo ben poco a dire la verità, però da quel magico 2010 in cui qui si è giocato il Campionato del Mondo si sono riaccese le lampadine di alcune società europee che hanno riscoperto il valore di questa terra e del materiale umano che è possibile coltivare qui. E' notizia di qualche giorno fa infatti, che l'Ajax (che possiede già una squadra nella massima serie con cui collabore, a Cape Town) in estate organizzerà altri camping per scovare il nuovo Steven Pienaar da portare al più presto ad Amsterdam mentre in Belgio, altro paese da decenni sensibile al movimento calcistico africano, continuerà ad investire fondi grazie a società come Bruges, Lokeren, Beveren e Cercle che oltre ad essere abituali dei paesi della cosiddetta "Africa Nera" da pochi mesi stanno battendo il terreno sudafricano.

SPECIALE - BRASILEIRAO 2012, LA "CARICA DEI 20"



Sabato 19 maggio prenderà il via ufficialmente il Brasileirao 2012, torneo tanto atteso per i valori che da sempre il torneo verdeoro mette in campo ogni anno e per via del fatto che, nonostante il calcio sudamericano sia in costante ascesa in ogni angolo del continente, nel Paese della samba si gioca ancora il miglior calcio che si intreccia con situazioni ambientali da sogno. Inoltre, il Brasile sparerà tutte le cartucce per mostrare a tutti che il Mondiale del 2014 assegnatogli dalla FIFA non è stato dato a caso, ma rappresenta un premio alla patria di Pelè e di decine di calciatori che hanno scritto pagine indelebili della storia del calcio. Si parla di Brasile, e naturalmente si parla di giovani; ovviamente, è inutile nascondersi, questo Paese in costante ascesa economica ha nei talenti il suo fulcro, la sua linfa vitale per continuare ad andare avanti e regalarci spettacoli come quelli che ci hanno proposto in questi primi mesi i campionati statali, vere e proprie competizioni affascinanti. E allora, uno per squadra, andiamo a conoscere i "Fantastici 20" che allieteranno le nostre notti estive quando il calcio europeo si ferma e ci lascia con la voglia di vedere un pallone che rotola.

FERNANDO BOB - 1988 - ATLETICO GO
Centrocampista centrale molto bravo in zona gol, Fernando Bob non ha colto la possibilità di sfondare nel Fluminense avendo davanti - nel suo ruolo - mostri sacri come Deco e Diguinho. Nell'Atletico Goianense, che lotterà fino alla fine nei meandri della salvezza, questo cervellone della mediana può riscattarsi e recuperare la maglia del Tricolor Carioca lasciata solo per un prestito.

BERNARD - 1992 - ATLETICO MG
Il Galo non canta più da tempo, e nello scorso Brasileirao si è salvato per il rotto della cuffia nelle ultime giornate dove - unica nota lieta - ha esordito Bernard. Trequartista formato tascabile con i suoi 163 centimetri di altezza, questo folletto dalle spiccate doti offensive è l'uomo della provvidenza dell'Atletico Mineiro, quello che con una giocata ti accende la luce anche quando la compagnia elettrica ti ha già tagliato i fili. Forze fresche quindi, in una squadra dove l'età media è piuttosto alta.

SPECIALE - CONCACAF Champions League 2011/12: Monterrey Bicampeon, il Messico trionfa ancora!



La CONCACAF Champions League parla di nuovo spagnolo. Ma non lo spagnolo caraibico, e nemmeno sudamericano, perchè nella massima competizione continentale è ancora una messicana a trionfare.
Il Rayados de Monterrey si laurea Bicampeòn (perchè bissa il successo dell'anno scorso) dell'edizione 2011/2012 della manifestazione, battendo in finale i connazionali del Santos Laguna dopo aver eliminato, nella doppia semifinale, i Pumas.
Un'altra messicana, il Morelia, ha preso parte alla competizione venendo eliminata proprio dai futuri campioni del Centro-Nordamerica.

Il Messico domina, spadroneggia, e in alcuni tratti si vede il solco tra le compagini Tricolòr e le altre partecipanti ma, come accennato prima, non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
L'anno scorso solo un doppio incrocio ai quarti di finale non permise alle squadre messicane di tingere le semifinali di rosso, bianco e verde e - se ancora non bastasse - nell'edizione 2009 furono Toluca, Cruz Azul, Pumas e Pachuca ad animare le ultime notti caraibiche, che videro gli ultimi alzare il trofeo nella notte dell'epilogo finale.

SPECIALE - Coppa Libertadores 2012, conclusa la fase a gironi: ecco la Top 11 dei migliori giovani



Venerdì scorso si è conclusa una tiratissima fase a gironi di Coppa Libertadores 2012.
Tra verdetti clamorosi (ad esempio, l'eliminazione del Flamengo), conferme (il Santos campione), illustri ritorni (Boca Juniors) e delusioni (Penarol) ovviamente c'è stato spazio per decine e decine di giovani talenti in rampa di lancio.
La maggior parte sono già sulla bocca di tutti e molti, di conseguenza, potrebbero animare il prossimo mercato estivo e noi di generazioneditalenti.com abbiamo deciso di stilare una Top11 di questa prima fase.
Chi è la rivelazione di questa prima fase? E chi si riconferma sulla ribalta internazionale di un continente grande e magico come quello sudamericano?
Ecco le nostre scelte, fatte in base anche agli obiettivi raggiunti dalle rispettive squadre e disposte in un 4-2-3-1 decisamente offensivo.

RAFAEL Cabral Barbosa (Santos, 1990) - Il portierino del Santos, considerata la giovane età, è uno dei migliori interpreti del ruolo e si candida come uno dei nominati al prossimo Pallone d'Oro sudamericano. La vittoria della Libertadores dello scorso anno lo aveva lanciato, poi al Mondiale per Club si è riconfermato e, infine, le belle prestazioni di questa fase inziale soprattutto nella trasferta boliviana contro The Strongest dove limita la sconfitta del Peixe con almeno due interventi decisivi.

SPECIALE GIAPPONE - I sei talenti da conoscere della J-League 2012



Sabato 10 marzo partirà il massimo campionato giapponese, la J-League 2012, un torneo ricco di spunti di discussioni e rappresentante di un calcio - quello asiatico - costantemente in ascesa. Le squadre al via saranno 18, che si daranno battaglia fino alla fine per succedere e spodestare dal trono di campione i Kashiwa Reysol. Ma ciò che ci interessa maggiormente è andare a "rovistare" nelle rose delle partecipanti per vedere se ci sono giovani da seguire, che potrebbe costringerci per l'ennesimo anno a levatacce mattutine per seguire le gesta di qualche novello Keisuke Honda. Noi di Generazione di Talenti ne abbiamo scelti sei in base a ciò che ci è stato offerto lo scorso anno, in attesa che la J-League 2012 porti alla ribalta un'altra nidiata di ragazzi pronta ad affermarsi.

HIROKI FUJIHARU (1988 - GAMBA OSAKA) - Le sue undici presenze (condite da una bellissima rete) collezionate nella scorsa J-League gli sono bastate per farsi conoscere ed apprezzare. Stiamo parlando del terzino sinistro Hiroki Fujiharu, freccia mancina del Gamba Osaka che nel club nerazzurro è cresciuto e si è affermato a suon di prestazioni. Fisico brevilineo (175 cm per 77 kg), Fujiharu è il classico incursore di fascia che ama partire largo in velocità per puntare il fondo ed andare al cross. Oltre ad una discreta confidenza con il dribbling, cosa non comune ad un laterale difensio come lui, Hiroki abbina una buona velocità con un'ottima capacità aerobica che gli permette di non prendersi pause durante la gara. Partito come riserva l'anno scorso, non dovrebbe avere molti problemi a conquistarsi un posto da titolare in questo 2012.

GENKI OMAE (1989 - SHIMIZU S-PULSE) - Il genietto dello Shimizu S-Pulse si chiama Genki Omae, ha 22 anni e nell'ultima stagione è stato eletto miglior giocatore dalla madre di tutte le giurie, i tifosi. Destro naturale, agisce indifferentemente da mezzapunta o da esterno offensivo, dove sfrutta la sua progressione e il suo dribbling nello stretto. Molto bravo ad inserirsi e ad attaccare gli spazi, possiede anche una discreta media realizzativa e - nonostante la giovane età - in alcune occasioni ha avuto l'onore di vestire la fascia di capitano di una squadra dove militano elementi esperti come Takahara, Ono e Brosque.