Algeria, Angola, Burkina Faso, Capo Verde, Congo DR, Costa d'Avorio, Ethiopia, Ghana, Mali, Marocco, Niger, Nigeria, South Africa, Togo, Tunisia e Zambia.
Sono queste le sedici "Regine d'Africa" che dal 19 gennaio al 10 febbraio del 2013 si contenderanno la ventinovesima edizione dell'African Cup of Nations, che si disputerà nel Sudafrica ancora fresco dei ricordi mondiali che hanno portato alla ribalta questo magnifico Continente.
La sede sudafricana è comunque una sorta di ripiego per la CAF, che in precedenza aveva designato la Lybia come Nazione ospitante ma ben presto si è dovuta ravvedere a causa dei violenti dissidi interni al Paese che hanno portato - come epilogo - alla caduta del regime di Gheddafi. Spazio al Sudafrica dunque, che così vede di punto in bianco anche la propria Nazionale qualificata di diritto nella speranza che il 2013 segni una rinascita sotto il profilo calcistico dei Bafana Bafana.
LE GRANDI ESCLUSE - Come ogni volta quando sono gli spareggi a decretare un verdetto, le sorprese di certo non mancano. E fa impressione vedere, tra le escluse, squadre del calibro di Camerun, Egitto, Guinea, Senegal e Gabon; tutte squadre in un momento difficile, e non solo a livello sportivo, che rappresentano veri e propri movimenti calcistici storicamente ritenuti importanti. Per tutte, come anticipato, sono stati fatali gli spareggi; come per esempio quello che l'Egitto ha perso addirittura al primo turno contro la Repubblica Centrafricana, sfortunata nel prosieguo ed eliminata nel recupero dell'ultimo match dal Burkina Faso. Per i Faraoni è stato letale il conflitto che ha portato allo stop del campionato per diversi mesi, e i risultati sul campo si sono visti dato che lo zoccolo duro della Nazionale, costituito da giocatori di Zamalek ed Al Ahly, non ha praticamente avuto modo di giocare assieme per parecchio tempo. Clamorose anche le eliminazioni di Guinea e Gabon, sconfitte da Niger (che nel ritorno della seconda fase ha segnato i due gol decisivi negli ultimi otto minuti) e Togo, trascinato da un Adebayor in grande spolvero e nuovamente in versione "da Nazionale". Nella partita che qualifica la Costa d'Avorio c'è invece tutto ciò che non vorremmo vedere dal calcio africano: in Senegal , sul risultato di 2-0 per Drogba e compagni, i tifosi di casa perdono le staffe e iniziano a lanciare oggetti in campo, tra grida e - si dice - anche qualche sparo. Infine la debacle del Camerun, che nella gara di andata con Capo Verde incassa un sonoro 2-0 e a Yaoundè non riesce che a vincere con uno striminzito 2-1, in cui l'unica nota positiva è la rete del 17enne Olinga, attaccante rapidissimo di proprietà del Malaga. I Leoni (ex) Indomabili devono raccogliere le idee e la Federazione deve interrogarsi su come è possibile che una squadra come il Camerun, blasonata e storica, non sia riuscita a strappare il biglietto per la Coppa d'Africa in due occasioni consecutive anche se , vedendo ancora in campo Wome ed Idrissou, una risposta potremmo darcela da soli.