domenica 30 dicembre 2012

Amichevole Internazionale: Iraq vs Tunisia, 30/12/12



A meno di venti giorni dall'inizio della Coppa d'Africa, grazie all'assenza di molti campionati, capito di davanti ad un'amichevole che si preannuncia poco emozionante. In campo Iraq e Tunisia, con i maghrebini che preparano la massima competizione continentale cercando di trovare una quadra che permetta loro di presentarsi al via, in Sudafrica, nella miglior condizione possibile.

A Doha è presente solo una sparuta rappresentanza di tifosi tunisini, che sono costretti a sorbirsi un primo tempo praticamente privo di qualsiasi emozione. La ripresa si accende quando proprio gli ospiti passano in vantaggio: Jemaa elude il fuorigioco dei locali e con uno "scavetto" supera per l'1-0 il portiere iraqeno. Per onor di cronaca va detto che l'azione è irregolare, dato che sul lancio Allagui si trova in fuorigioco e corre verso la palla salvo poi fermarsi quando Jemaa si impossessa della sfera per involarsi in area. Ma nessuno protesta. Il raddoppio nasce da calcio piazzato, battuto da Jemaa che pesca benissimo il difensore Ben Youness bravo, di testa, a trovare il palo più lontano. L'infortunio del portiere tunisino nel finale riapre solo per un attimo la partita, perchè il capitano iraqeno Youness Mahmoud accorcia le distanze con un destro ravvicinato. Ma il gol dell'1-2 sarà quello che determina il finale. Tunisia che non mi ha convinto in pieno, anche se è probabile che lo spirito con il quale si affronteranno le prossime uscite sarà totalmente diverso. 

Everton vs Chelsea - Premier League 2012/13, 20/a giornata, 30/12/12



Dopo una partita tiratissima il Chelsea riesce ad espugnare Goodison Park, tana dell'Everton, con un 2-1 non meritato ma sicuramente cercato con le unghie e con i denti.

Primo tempo davvero bello, dove Everton e Chelsea vanno al riposo sul risultato di 1-1. Reti a parte, le due squadre hanno interpretato 45 minuti di calcio propositivo e non distruttivo, e lo spettacolo ne ha giovato. Al primo affondo passano i Toffees grazie ad un destro di Pienaar, molto bravo a trovarsi sulla traiettoria della palla quando questa viene ribattuta dal palo di Cech dopo la capocciata di Anichebe.

Le occasioni non si contano: prima Osman costringe Cech a devìare il suo destro potentissimo in angolo, e poco dopo Mata - di gran lunga il migliore dei suoi - pesca la sovrapposizione di Azplicueta che taglia la sfera sul secondo palo mancando di poco l'assist per Ashley Cole. Poco dopo è Ramires a spaccare il campo in progressione servendo Mata che da buona posizione impegna Howard. Dopo un palo clamoroso dell'Everton, arriva il pari: cross di Ramires dalla destra, Lampard trova il tempo per infilarsi tra le maglie locali e battere di testa il portiere americano dell'Everton. 

Hibernian vs Celtic Glasgow - SPL 2012/13, 21/a giornata, 29/12/12



Clamoroso ad Easter Road. L'Hibernian, con una prova gagliarda, infligge la quarta sconfitta stagionale ai Celtic Galsgow che cedono ad Edimburgo per mano di un gol segnato al nono minuto dal bomber Griffiths. Per il centravanti dei "verdi" è il centro numero 14 in campionato che lo issa in vetta alla classifica dei marcatori alla pari con McKay dell'Inverness. Hibernian che, grazie ai tre punti, salgono ad un quarto posto fino a qualche mese fa inaspettato mentre i campioni di Scozia rimangono in vetta con una partita in meno ed un vantaggio rassicurante sulle inseguitrici.

sabato 29 dicembre 2012

Arsenal vs Newcastle - Premier League 2012/13, 20/a giornata, 29/12/12



Finisce con un pirotecnico 7-3 il match dell'Emirates tra Arsenal e Newcastle. Partita a tratti piacevole e a tratti tatticamente inguardabile. Dopo il primo tempo terminato 1-1 grazie ai gol di Walcott e Demba Ba, la ripresa si apre con il nuovo vantaggio Gunners grazie al giovane Chamberlain. I Magpies però sono vivi come la giornata scorsa a Manchester, e Marveaux trova il 2-2 una manciata di minuti dopo. 

Finita? Macchè. Podolski risolve una mischia in area trovando la rete del 3-2, ma è ancora Demba Ba ad impattare la gara con un'intuizione che sentenzia Sczesny e porta il parziale sul 3-3. Da quasto momento esce l'Arsenal, con Walcott che segna la sua doppietta personale e poi serve a Giroud la palla del 5-3. Il 6-3 è ancora opera di un'incornata del centravanti francese ex Montpellier, mentre il 7-3 finale lo segna ancora Walcott. Per lui tripletta, e conseguente pallone del match portato a casa.

 Tatticamente parlando si è assistito ad un match dove le difese hanno concesso tantissimo e la differenza l'ha fatto il centrocampo dei Gunners, più solido e "fosforicamente" più completo della mediana bianconera. Quest'Arsenal non mi è ancora chiaro cosa deciderà di fare da grande: sono abbastanza maturi per la Champions? Ad oggi io non ne sono ancora sicuro. Il Newcastle si salverà di sicuro perchè comunque è una squadra che segna abbastanza, sfruttando la fame di gol di quell'animale di Demba Ba che, tra l'altro, non partirà per la Coppa d'Africa dato che il Senegal non si è qualificato. Migliore in campo senza dubbio Walcott: il suo problema è sempre stata la continuità. Seconda tripletta per lui in stagione, una stagione condìta da tante, troppe, prove anonime.

Andrea Bracco vi consiglia Germania Calcio: il commento al pagellone della Bundesliga






Anche se questo è il mio blog, in cui compaiono prevalentemente pezzi prodotti da me stesso, ho deciso di dare visibilità ad uno speciale che è stato scritto da un amico che stimo molto e ritengo un vero conoscitore di calcio. E' uno speciale sulla Bundesliga, che potete leggere "in originale" sul suo blog Germania Calcio, diviso in tre parti fatto, a mio parere, davvero bene e in maniera esaustiva nonchè completa.

Qui sotto trovate i link alle tre parti.

Parte 1
http://germaniacalcio.blogspot.it/2012/12/pagellone-bundesliga-i-voti-alla-fine.html?spref=fb

Beh, d'accordo praticamente su tutto. Personalmente avrei dato mezzo voto in meno all'Amburgo che nelle poche volte che l'ho potuto vedere all'opera mi ha davvero deluso. Il migliore è stato sicuramente Adler, anche se una menzione per Son credo vada fatta. Insufficiente anche l'Augsburg, per me la peggiore della prima metà del campionato, darei però un 6 d'incoraggiamento al Borussia MG perchè il calcio proposto rimane davvero di livello. L'Eintracht è una delle squadre dal migliore impatto, il Leverkusen non gioca benissimo ma possiede individualità importanti come Castro e Schurlle. Il Bayern, beh, non credo debba essere commentato, mentre il Borussia Dortmund è la solita macchina perfetta.

Reading vs West Ham United - Premier League 2012/13, 20/a giornata, 29/12/12



Perdere con questo Reading è veramente incredibile. Eppure gli Hammers sono stati peggio. A decidere la partita è un infortunio di Collins che regala palla a Pogrebnyak, freddo a giustiziare Jaaskelainen a tu per tu. Primo tempo davvero brutto, probabilmente il più brutto di quest'anno al pari con quello di Swansea. Ripresa molto confusa, con Allardyce che prova a mischiare le carte inserendo Maiga, Vaz Te e Collison. Risultati: Maiga evanescente, Vaz Te come al solito (si divora un gol che nemmeno quello di Livaja la settimana scorsa...), Collison bene - forse il meglio - ma predica nel deserto. Reading compatto, tanta corsa ma zero idee di gioco.

Trovare una sufficenza nel West Ham è veramente difficile. Jaaskelainen è un portiere che non dà sicurezza alla sua difesa; Collins troppo teso e scarsissimo coi piedi, per non parlare di Tomkins terzino, una sciagura. In mezzo manca terribilmente Diamè, e quando - come oggi - non girano Nolan e Noble si fa veramente dura. Cole, davanti, predica nel deserto perchè viene servito poco e male. Di Jarvis è meglio non dire niente: il bluff del mercato, 12 milioni di sterline spesi malissimo.

Anche il Reading comunque non può essere soddisfatto se non per i tre punti. Migliore in campo al Madjeski, a mio parere, Kebè.

Sunderland vs Tottenham Hotspurs - Premier League 2012/13, 20/a giornata, 29/12/12



Sono Sunderland e Tottenham ad aprire la giornata numero 20 di Premier League in un grigio pomeriggio allo "Stadium of light". La partita inizia subito forte con i Black Cats che cercano di fare il match e gli Spurs che abilmente attendono i padroni di casa. Tottenham pericoloso in ripartenza, ma parecchio sprecone in almeno tre circostanze con Adebayor, Dembele e Lennon. E' proprio quest'ultimo che si mangia un gol praticamente fatto a tu per tu con Mignolet, e la gravità della cosa si fermerebbe qui non fosse che sul ribaltamento nasce una punizione dal centro-destra che Sessegnon pennella sulla testa dell'ex United, John O'Shea. Gli Spurs incassano, ma in avvio di ripresa ribaltano il match in maniera grottesca e clamorosa: prima lo spagnolo Carlos Cuellar trova una sfortunata deviazione nella propria porta per l'1-1, e due minuti dopo Lennon vince due rimpalli pazzeschi ritrovandosi sul destro la palla del 2-1. Tre punti fondamentali per gli Spurs, che fanno morale e salvano - almeno per ora - la panchina di Villas Boas. Il Sunderland fa un favore alle altre rivali per la salvezza fermandosi tra le mura amiche ma, almeno oggi, la sfortuna ha avuto la sua parte importante.


venerdì 28 dicembre 2012

El País, ecco le votazioni dei tifosi: Neymar è il top



Re delle Americhe, almeno per chi legge e tifa. Neymar è stato eletto miglior giocatore del Sudamerica dai lettori di El País, prestigioso quotidiano uruguaiano, a cui per la prima volta è stato concesso il diritto di votare. Si attende ora il verdetto più importante, quello dei giornalisti, che arriverà entro lunedì ed assegnerà al vincitore il Pallone d’Oro sudamericano.

VERSO IL BIS - Neymar ha vinto il sondaggio popolare con 53.958 preferenze. Dietro di lui il peruviano Paolo Guerrero, decisivo nella conquista del Mondiale per Club da parte del Corinthians, con 43.843. Poi Matías Rodríguez della Universidad de Chile (43.188) e Ronaldinho (40.305). Entro tre giorni, come detto, una giuria di 200 giornalisti voterà il miglior giocatore delle Americhe (compreso il Messico, quindi), e sarà proprio il parere degli esperti ad assegnare il Pallone d’Oro sudamericano 2012. Favorito ancora una volta lo stesso Neymar, come si può ben capire, che già lo vinse lo scorso anno e punta ora al bis.

Dundee FC vs Celtic Glasgow - SPL 2012/13, 20/a giornata, 28/12/12



E' un Celtic che ottiene il massimo con il minimo sforzo quello che scende in campo nel Boxing Day di Scottish Premier League al Dens Park di Dundee. Il 2-0 rifilato ai padroni di casa è figlio di una partita senza aver corso nessun rischio particolare, controllata e ben amministrata da una compagine davvero parecchie spanne sopra tutti. L'equilibrio dura diciassette minuti, il tempo che ci mette il greco Samaras a sbloccare la contesa con uno dei suoi soliti guizzi "anarchici". Il Dundee non perviene, e Foster per tutto il primo tempo non deve nemmeno sporcarsi guantoni. Poi a metà ripresa è Gary Hooper a chiudere definitivamente la partita segnando il raddoppio cercato e meritato. Menzione speciale per il gigante kenyano Victor Wanyama, uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico scozzese.

Melbourne Victory vs Newcastle Jets - A League 2012/13, 13/a giornata, 28/12/12



La tredicesima giornata di A League australiana si chiude con la vittoria pirotecnica dei Melbourne Victory  contro i Newcastle Jets. Partita tiratissima e ricca di emozioni, che vede protagonista l'esterno offensivo neozelandese classe '93, Marco Rojas, autore di una doppietta di pregevole fattura. E' suo il gol che apre la contesa al minuto 34 davanti ai 21 mila dell'AAMI Park della seconda città australiana, emulato poco dopo dal centravanti Archie Thompson bravo ad approfittare di un'indecisione ospite per portare i suoi a riposo sul 2-0. In avvio di ripresa i Jets rinascono, e accorciano subito con il gol numero 6 in campionato dell'attaccante inglese Emile Heskey che ristabilisce la minima lontananza. Il regiasta della squadra, il numero 8 Zadkovich, impatta sul 2-2 a metà ripresa con un bel destro da fuori imprendibile per Coe, ma appena un minuto dopo è ancora Rojas a colpire la difesa ospite e sentenziare Birighitti con il gol del 3-2 finale. Melbourne, con questi tre punti, sale al terzo posto dietro ai Mariners e ad Adelaide. 


L'Equipe stila la sua Top 11 per il 2012



Il quotidiano france l'Equipe ha reso noto la sua Top 11 dell'anno 2012 per quanto riguarda i giocatori che militano in Europa. Come potete notare dall'immagine qui sotto, sono ancora Barcellona e Real Madrid a farla da padrone portando ben otto giocatori su undici nella squadra titolare. Per i blaugrana troviamo il laterale mancino Jordi Alba, il solito duo di geni Xavi - Inieste e naturalmente Leo Messi, che in questo 2012 ha raggiunto quota 91 reti complessive. Le Merengues rispondono con Iker Casillas, il gigante Sergio Ramos, Xabi Alonso e Cristiano Ronaldo. Mica male eh? Alle altre rimangono le briciole.

giovedì 27 dicembre 2012

Wellington Phoenix vs Melbourne Heart - A League 2012/13, 13/a giornata, 27/12/12



Grande match quello tra Wellington Phoenix e Melbourne Heart andato in scena questa mattina nel caratteristico stadio neozelandese della capitale. Il primo quarto d'ora è tutto di marca ospite, con la squadra di Melbourne che nel primo quarto d'ora segna due volte. Il risultato si sblocca grazie ad un'intuizione di Mebrahtu, copito una manciata di minuti dopo da una sfortunata autorete di Durante. Il talento di casa Fenton riesce subito a riaprire i giochi e Wellington prende campo pian piano, pareggiando nella ripresa con un rigore generoso trasformato da Brockie. Lo stesso attaccante, quattro minuti dopo, trova il guizzo del 3-2 finale.

Il punto di vista - Ora parlano anche per noi...


Prendo spunto da questo delirante articolo pubblicato da Toronews tramite la penna di tale Federico Danesi per scrivere un paio di cose a getto.

Ecco il link all'articolo originale: http://www.toronews.net/index.php?action=article&ID=31100

Io abitudinariamente non leggo Toronews che reputo un portale spudoratamente filo-societario. Ma casualmente mi sono imbattutto in questo articolo delirante grazie ad una segnalazione di un utente del Forum, quindi mi vedo costretto a dire la mia.

mercoledì 26 dicembre 2012

Beveren vs Genk - Jupiler League 2012/13, 22/a giornata, 26/12/2012



E' Boxing Day anche in Belgio, dove tra le tante partite andate in scena spicca l'1-1 tra l'ex blasonato Beveren e il Genk.
Partita frizzante e piacevole, aperta dagli ospiti con un bel gol di Jelle Vossen - centravanti classe 1988 che inspiegabilmente gioca ancora in patria - che però vengono raggiunti da una bella segnatura nella ripresa di Badash. Con questo punto il Genk sale momentaneamente al quinto posto superando di una lunghezza lo Standard impegnato domani, mentre per i padroni di casa il punto è importante in chiave salvezza. Nel prossimo turno il Beveren andrà a fare visita al Lierse mentre il Genk ospiterà il Charleroi.

Manchester United vs Newcastle - Premier League 2012/13, 19/a giornata, 26/12/2012



La 19ª giornata sorride al Manchester Utd, che vince una partita complicatissima contro il Newcastle rimontando tre volte. Finisce 4-3 all'Old Trafford e il vantaggio sul Manchester City in classifica sale a 7 punti, perché la squadra di Mancini perde 1-0 a Sunderland con il gol dell'ex Johnson.

Partita incredibile al Teatro dei Sogni: piena di errori e bruttina tecnicamente e tatticamente, ma ricca di emozioni per tutti i 90 minuti (e oltre) di gioco. Nel primo tempo, lo United è irriconoscibile: Giggs e Scholes sono due monumenti in campo, ma purtroppo per Ferguson non solo in senso figurato. Manca velocità in mezzo al campo (non solo per colpa loro, ovviamente), non c'è organizzazione nella manovra, la difesa balla paurosamente e le consute incertezze di De Gea tra i pali fanno venire i brividi. Dopo appena 5' il Newcastle è in vantaggio: rasoterra di Ba, respinta corta di De Gea e tap-in vincente di Perch. Lo United impiega venti minuti a riprendersi, poi Van Persie calcia una punizione in mezzo all'area, Hernandez impegna Krul ed Evans mette dentro l'1-1 a porta vuota. Passano centottanta secondi e il difensore nordirlandese è protagonista in negativo dall'altra parte: Simpson mette in area un diagonale rasoterra ed Evans lo devia alle spalle di De Gea. Ci sarebbe il fuorigioco di Cissé, il guardalinee lo segnala ma l'arbitro Dean, sbagliando, concede l'1-2 con cui si va all'intervallo.

Adelaide vs Brisbane - A League 2012/13, 13/a giornata, 26/12/2012



Dopo tre gare in cui ha raccolto un solo punto, Brisbane torna alla vittoria contro la seconda forza del campionato. Ad Adelaide è un gol a metà ripresa dell'ala brasiliana Henrique a risolvere la partita, rilanciando così i campioni in carica in classifica nel match che ha aperto la giornata numero 13 che si giocherà interamente in infrasettimanale.

 

domenica 23 dicembre 2012

Il punto di vista - Mandorla, ne hai fatta un'altra!


L'influenza dei giorni scorsi non mi ha permesso di dire la mia sulla squalifica di Andrea Mandorlini fino al 31 gennaio. 

Io vado controcorrente, Mandorlini non merita quella squalifica, almeno sicuramente non la merita così lunga e ancor meno merita la derisione di dover dichiarare nelle interviste di essere un fautore della lealtà sportiva o di credere nei valori del fair-play. E' una gogna mediatica assurda e meschina intrisa di falso moralismo, vogliono solo esporlo al pubblico ludibrio per ridicolizzarlo ingiustamente, almeno questa volta è così. Sono un tifoso del Toro, e posso dire che in Italia l'Hellas è la mia "seconda squadra" assieme ai Viola, e penso che questa volta il razzismo non abbia nessuna inerenza con la squalifica di Mandorlini, perché lui ha semplicemente affermato la sua opinione sui livornesi. Il concetto era che lui è fiero di essere offeso dai tifosi del Livorno che è una squadra notoriamente nemica degli scaligeri con cui intercorre un odio feroce e profondo, quasi come tra noi Granata ed i gobbi.
Ma non mi sembra stavolta Mandorlini non li ha discriminati o accusati di essere inferiori a lui o ai veronesi nel senso della razza e della loro etnia, semplicemente anche noi siamo orgogliosi di essere odiati dai tifosi (schifosi) della Juventus proprio perché li disprezziamo e ci odiamo reciprocamente. 

sabato 22 dicembre 2012

Copa Santander Libertadores 2013 - Sorteggiati i gironi, brasiliani ed argentini in prima fila

Credito foto: Agenzia EFE

Con il sorteggio di Luque si è ufficialmente aperta la Copa Libertadores 2013. Per la prima volta si è proceduto già conoscendo i nomi di tutte e 38 le squadre qualificate alla massima competizione sudamericana per club, 26 delle quali già pronte per la fase a gironi, le altre 12 in lotta per aggiudicarsi i restanti sei posti.

E' proprio dal sorteggio dei preliminari che portano poi alla fase a gironi che arrivano i primi interessanti spunti di discussione. I vicecampioni di Sudamericana del Tigre se la vedranno con l'ostica matricola venezuelana del Deportivo Anzoategui. Il Matador, che già si sta muovendo sul mercato in ottica futura, dovrà stare molto attento ad interpretare con il giusto piglio l'impegno in doppia competizione dato che in Argentina i ragazzi di Gorosito sono coinvolti nella lotta salvezza. Lo spareggio più affascinante è senza dubbio l'incrocio tra Paraguay ed Uruguay: Olimpia - Defensor escluderà inevitabilmente una squadra interessante, che gioca bel calcio e propone un ricambio generazionale sempre più interessante. Altro match stuzzicante è quello che vedrà opposte Gremio ed LDU Quito; i portoalegrensi hanno una grande occasione di tornare alla fase finale di Libertadores e non dovranno farsela sfuggire mentre il colosso ecuadoregno è una squadra che in coppa si è consolidata negli anni. Partita agevole, almeno sulla carta, per il San Paolo campione di Sudamericana che affronterà i boliviani del Bolivar di La Paz, giocando l'andata ai 3600 metri dell'Hernando Siles ma avendo il vantaggio del ritorno al Morumbì. Più incerte le ultime due gare, che vedranno sfidarsi Cesar Vallejo e Tolima da una parte e Iquique e Leon dall'altra. I colombiani sembrano la squadra più attrezzata per approdare ai gruppi, sfruttando il fattore campo dell'Estadio Manuel Murillo Toro.

Calci Mondiali - La dura vita di un tifoso


Diciamo la verità. A quanti di noi è successo, discutendo di calcio, di rafforzare la propria fede campanilistica mettendoci di mezzo i personaggi famosi?
Ostentare Mauro Berruto, Chiambretti, il buon Gramellini o anche Stefano Borghi (una delle ultime new entry nel gruppo dei “Vip granata riconosciuti”) ci rende orgogliosi, conoscendo l’integrità morale e ciò che fanno – e rappresentano – questi signori.
Dall’altro lato ci sono appunto loro, i Vip. Spesso presenti in prima linea timbrando costantemente il cartellino allo stadio, questi personaggi tengono a quei novanta minuti in maniera spasmodica ma, mentre noi possiamo sfogarci liberamente, loro devono mantenere l’aplomb (?) del professionista per tutta la settimana presenziando a trasmissioni ed eventi dovendo talvolta magnificare le imprese di qualche società non proprio ben vista.
Ma ci sta, è la vita del tifoso.

venerdì 14 dicembre 2012

Sudamerica, non solo San Paolo - Tigre: le partite più calde di coppa (VIDEO)

  


La vergogna vista la scorsa notte del Morumbì è unica, ma allo stesso non lo è. Intendiamoci, certi episodi rimangono unici in quanto spregevoli, deprecabili, figli di esagerazioni nelle quali trovare colpe è superfluo. Ma i precedenti parlano chiaro. Esistono, ci sono. Calcio Sudamericano ha raccolto per voi le partite più calde della storia continentale, nate da rivalità storiche e sempre, rigorosamente, successe quandi ci si confronta oltre confine. Buona visione!     

 COPA LIBERTADORES 1971: Boca 2 - 2 Sporting Cristal alla Bombonera di Buenos Aires

     

ESCLUSIVA CS – Costantino Parisi: “I sudamericani? Gente che si adatta. Vi racconto perchè ho scelto l’Argentina…”


I microfoni di Calcio Sudamericano raggiungono oggi Costantino Parisi, che ha da poco conseguito l’abilitazione come agente FIFA e che, come area di lavoro, ha scelto di getto l’Argentina. Nato in provincia di Isernia e calciatore fino al 2010 quando diventa Dottore in Giurisprudenza all”Università degli Studi di Campobasso. Oggi ci racconta il come ed il perchè di questa sua scelta.

Buongiorno Signor Parisi. Lei è un Agente FIFA che ha appena intrapreso questo percorso lavorativo, ma come “terreno di caccia” ha scelto subito il Sudamerica. Perchè?

Ho scelto subito il Sudamerica perchè è una terra ricca di talenti e dove non si ha paura di buttare nella mischia del calcio che conta ragazzi di 16 o 17 anni. E poi perchè cartterialmente sono molto vicini a noi e dunque è molto più facile che si ambientino e in breve tempo anche in Italia.

ESCLUSIVA CS – Arnel Dalmedo: “Calcio uruguagio povero, questo è il nostro limite. Vecino e Maxi Rodriguez arriveranno in Italia…”


Oggi Calcio Sudamericano ha il piacere di ospitare sulle sue pagine un vero esperto di calcio uruguagio. Si tratta di Arnèl Dalmedo, giornalista sportivo che lavora per la testata periodica online Quenonimo.com e che si occupa principalmente di seguire le due grandi del futbòl celeste. Con lui abbiamo fatto una chiacchierata sul movimento calcistico uruguagio, oltre a tessere le lodi del Peñarol fresco campione.

Buonasera Arnèl e benvenuto sul primo portale italiano dedicato al calcio sudamericano. Partiamo dalla fine. Peñarol campione: c’era da aspettarselo?

Beh, l’ostacolo Juventud è stato superato agilmente. Troppo morbida la neopromossa. Comunque il Peñarol ha vinto solo l’Apertura, perchè per laurearsi campione uruguagio dovrà aspettare la fine del prossimo semestre e giocare per la finale per il titolo. A meno che non vinca anche il Clausura.

ESCLUSIVA CS – Massimo Callegari: “Fluminense, un collettivo solido. Palmeiras nel baratro, Paulinho un craque. Che vergogna al Morumbì”


Son ormai passate due settimane dalla fine del Brasileirão 2012, ma le immagini del Fluminense campione sono ancora nitide. Davanti ai nostri occhi la festa del Tricolor Carioca, che bissa il successo ottenuto nel 2010 grazie ad una spettacolare cavalcata.Dall’altra parte, come ignorare le lacrime dei tifosi del Palmeiras? L’Alviverde è retrocesso, dopo aver vinto la Copa do Brasil, inanellando una serie negativa da urlo. E poi il Santos, Neymar, il Corinthians al Mondiale per Club. Abbiamo parlato di tutto questo con Massimo Callegari, giornalista esperto ed amante viscerale del Sudamerica attualmente commentatore per Sportmediaset dopo il suo passato a Sportitalia.

Buonasera Massimo. Come esperto di calcio sudamericano siamo felicissimi di ospitarti sulle nostre pagine per parlare di Brasile e del campionato appena concluso. La prima domanda sorge spontanea, e riguarda i campioni. Ti aspettavi un Fluminense così devastante?

Grazie a voi. Durante la Libertadores si era visto che il Flu era solido, con giocatori esperti e di qualità. La vera sorpresa è stata la continuità, che ha fatto la differenza…

Toro.it - Scandalo in Sudamerica!


Alzare una coppa dopo quarantacinque minuti? E’ solo l’epilogo della notte più pazza e violenta che il Sudamerica ricordi da qualche anno a questa parte. San Paolo e Tigre, nel ritorno della finale di Coppa Sudamericana (equivalente della nostra Europa League), nella notte italiana tra mercoledì e giovedì mandano in onda uno spot pubblicitario da brividi.

Perché definirlo spot? Beh, innanzitutto perché da qui ad un anno e mezzo il Brasile avrà gli occhi di tutto il mondo puntati addosso per i campionati del mondo di calcio, e poco dopo proseguirà la sua marcia di protagonista organizzando le Olimpiadi a Rio de Janeiro. Un paese in ascesa come il Brasile, che sta entrando di prepotenza nella cerchia delle cosiddette “potenze economiche” e che svetta in mezzo alle confinanti nazioni per ricchezza e sviluppo, non è stato in grado di garantire il regolare sviluppo di una semplice partita di pallone.

SPECIALE - Copa Sudamericana 2012: il meglio, il peggio ed i protagonisti. La Top 11 di GT e i migliori giovani in evidenza


La Copa Sudamericana 2012 volge al termine non senza strascichi polemici. Dopo aver sentito e letto molto, forse troppo, riguardo alla finale giocata da Tigre e San Paolo è arrivato il momento di tirare le somme. Il primo fatto interessante da evidenziare è come in finale sia tornato il duello Brasile - Argentina, che dopo un anno di pausa (il 2011, quando vinse l'Universidad de Chile) si ripete. Ancora una volta Davide contro Golia: nel 2010 il colosso Independiente battè il Goiàs, mentre in questa edizione il San Paolo - ad oggi - ha avuto la meglio sulla rivelazione Matadòr.

giovedì 13 dicembre 2012

FIFA CLUB WORLD CUP JAPAN 2012 - Ancora Europa contro Sudamerica: Chelsea e Corinthians volano in finale

Fonte: wikipedia.it

Tanto Chelsea, poco - quanto basta - Corinthians. Saranno loro a giocarsi il titolo mondiale per club del 2012 dopo le semifinali vittoriose contro Monterrey e Al Ahly. Vincenti, ma agli antipodi: per quanto si è visto in campo, i britannici paiono iniziare ad assimilare qualcosa che somiglia ad un gioco, e scelgono il momento migliore per farlo dato che domenica mattina o la va, o la spacca. Contro il Corinthians sono proprio i Blues a partire favoriti, rispolverando anche la loro batteria di bocche da fuoco probabilmente tra le migliori del mondo. Mata ed Oscar sono tornati a furoreggiare, e nel 3-1 rifilato al Monterrey c'è tutto il Chelsea in fatto di qualità e quantità. Messicani spenti, che al primo affondo vanno subito in svantaggio lasciando troppo spazio ad Ashley Cole per percorrere tutta la fascia sinistra e servire uno smarcatissimo Juan Mata, che di sinistro impallina il portiere messicano senza particolari problemi.

lunedì 10 dicembre 2012

Argentina, un semestre a tutto… Velez: i campioni si godono la festa e puntano il 2013. Sorprese, delusioni e Top 11 del Torneo Inicial 2012

Credito foto: ole.com

E Velez fu. Tutti ci aspettavamo un Boca Juniors arrembante, ed invece è il Fortìn che si prende il primo storico titolo messo in palio nel neonato Torneo Inicial de Argentina. In realtà di vero e proprio titolo non si tratta: infatti, la riforma che in federazione è stata approvata ad inizio del 2012, prevede che la vincitrice del Torneo Inicial - in questo caso il Velez - debba scontrarsi con la vincitrice del prossimo semestre, il Torneo Final, per far sì che la stagione incoroni una sola regina. Ma questi sono dettagli, perchè ciò che davvero conta sono le miriadi di emozioni e gli argomenti che il 2012 si porta via. Il Velez Sarsfield, come detto, si è mostrata la compagine più continua: rosa ben amalgamata, esperienza mixata a giovani talenti in rampa di lancio ed un tecnico di gran lunga tra i migliori al mondo hanno creato icpresupposti per una semestre inziato in chiaroscuro e finito in crescendo.

Pfannenstiel: il portiere giramondo amico dell'ambiente

Lutz Pfannenstiel non è molto conosciuto, ma a 36 anni ha stabilito un record nel mondo del calcio, un primato difficilmente imitabile: e' l'unico calciatore professionista ad aver giocato nei cinque continenti. La sua ultima tappa è stata l'Africa, dove ha firmato l'ultimo contratto della sua carriera per una squadra della Namibia, il Ramblers. Per Pfannenstiel si tratta della venticinquesima squadra della carriera.

Nel leggere per la prima volta questo nome è inevitabile chiedersi qualcosa di più su questo personaggio. Chi è Pfannenstiel? Ma soprattutto, perché ha fatto queste scelte? Nato a Zwiesel, in Bavaria, il 12 maggio del 1973, questo ragazzo inizia a giocare sin da ragazzino quando entra nelle giovanili della squadra del suo paese natale, per poi passare al Vilshofen. Il salto nel professionismo arriva nel 1991, il Bad Kotzing gli offre un contratto di due anni, al termine del quale arriva l'offerta del titolato Bayern. Lutz però è uno spirito ribelle, e a 19 anni accetta il trasferimento al Pennang FA, una squadra della Malesia. E qui iniziano le avventure: Pfannenstiel, dopo aver messo insieme qualche decina di presenze, viene accusato di essersi venduto delle partite assieme ad alcuni compagni di squadra e passa 101 giorni in carcere, prima di venir processato e successivamente assolto. Ma l'avventura malese è al capolinea, e dopo un anno torna in Europa, al Wimbledon di Vinnie Jones e della sua crazy gang, passando l'anno successivo al Forrest, Dopo una sola stagione, il Nottingham lo cede in prestito agli Orlando Pirates (Sudafrica), dove l'estremo difensore tedesco inizia ad interessarsi dei problemi ambientali che riguardano il globo e soprattutto l'ecosistema africano. Non è ovviamente finita: l'annata 1997 è divisa tra Tampereen Pallo-Veikot e FC Haka, due squadre finlandesi. Il 1998-1999 sembra essere un anno di svolta: torna in Baviera, dove milita nel SV Wacker Burghausen.

domenica 9 dicembre 2012

FIFA CLUB WORLD CUP JAPAN 2012 - Monterrey e Al Ahly avanti, le asiatiche salutano ai quarti



Le asiatiche salutano il campionato del mondo per club. Sono infatti Monterrey e Al Ahly a staccare il pass per le semifinali, dopo due match tirati e discretamente piacevoli che vedono messicani ed egiziani conquistarsi sul campo la possibilità di affrontare le due potenze Chelsea e Corinthians.

Davanti ai quasi 21 mila spettatori del Toyota Stadium, gemma del Paese nipponico costruito nell'omonima città e sponsorizzato dall'omonimo marchio, il Monterrey tira su una prestazione da applausi e annichilisce i campioni d'Asia dell'Ulsan Hyunday. I sudcoreani ci provano, cercano il fraseggio per mettere in difficoltà una compagine che fa del palleggio e delle trame offensive il suo punto forte se non fosse che al primo affondo l'esterno destro Jesùs Corona buca la difesa avversaria al termine di una bella azione corale. Come un coltello nel burro, il vantaggio sfalda le sicurezze degli uomini di Ho-Gon Kim che accusano il colpo e non riescono a riordinare le idee. Così, dopo un'ora in cui è a metà campo che si sviluppa la maggior mole di gioco, l'argentino Cesar Delgado (ex Lione, ricordate?) trova il raddoppio mostrandosi integrato al massimo con la punta De Nigris, che a pochi minuti dalla fine parecipa anche al 3-0, segnato sempre da "Chispa" Delgado. La rete di Keun-Ho Lee serve solo per le statistiche, perchè sono i centroamericani che avanzano nella manifestazione e ora se la vedranno con i campioni d'Europa del Chelsea.

giovedì 6 dicembre 2012

FIFA CLUB WORLD CUP JAPAN 2012 - Aoyama pesca il jolly, Hiroshima ai quarti. Auckland saluta e se ne va

Credito foto: www.fifa.com

Sorrisi e saluti. Comincia con il match tra Sanfrecce e Auckland l'edizione 2012 del Mondiale per Club, che questa mattina ha ufficialmente sancito chi può continuare a sognare un posto nell'Olimpo del calcio e chi, a malincuore, dovrà tornare a casa.
I campioni del Giappone vincono 1-0 una partita discretamente dominata, dove la capacità di palleggio e la voglia di emergere ha prevalso sulla generosità della compagine neozelandese.
Che comunque si è fatta apprezzare per alcune sortìte, e per aver tenuto più di un'ora prima che il mediano Toshihiro Aoyama riesce a sbloccare la contesa con un terrificante destro da fuori area che sentenza il portiere Williams.

Calci Mondiali - Derby: e la chiamate partita?


Che cos'è un derby? Difficile da dire. Possiamo però iniziare col dire cosa non è. Non è una partita come tante altre, come qualcuno spesso afferma, mentendo sapendo di mentire: é “La Partita”. 
“Non é un evento che nasce e muore nelle due ore nelle quali si svolge l'incontro, ma esce dal rettangolo di gioco, attraversa la città e diventa pensiero, trincea, odio, amore, stile di vita.”Queste più o meno sono all’incirca le parole di una canzone di non so chi, che descrivono alla perfezione cosa sia il derby.Amore all'eccesso per i propri colori, per la propria squadra, per la propria città, per il proprio striscione, per il proprio gruppo.Odio (calcistico) per chi hai di fronte e che è tutto quello che tu credi di non essere e che sei sicuro che non sarai mai.Stile di vita, il Capoluogo contro il Casinò, il Bronx contro le Baracche, gli eterni perdenti che non si arrendono mai, contro i vincenti che alla prima difficoltà mollano la presa. Indiani contro cowboys, l’Enterprise contro le flotte spaziali, Paperino contro l’eterno fortunato cugino Gastone. Questo è un derby.

FIFA CLUB WORLD CUP JAPAN 2012 - Si parte il 6 dicembre, sette le protagoniste. Chi succederà al Barcellona?


Corinthians, San Paolo, Internacional, Milan, Barcellona (due volte), Manchester United ed Inter. La nona edizione del Mondiale per Club vedrà impegnata solo una di queste squadre, che rappresentano ognuna una targhetta nell'albo d'ora della manifestazione. Infatti il Timào, che vinse un'inedita edizione nel 2000, torna a giocarsi il titolo mondiale dopo aver trionfato in Coppa Libertadores e partendo alla pari con un Chelsea sì campione d'Europa, ma in balìa degli ultimi eventi poco piacevoli culminati con l'esonero di Roberto Di Matteo. A fare da sparrin partner saranno i messicani del Monterrey, gli egiziani dell'Al Ahly, i sudcoreani dell'Ulsan, i neozelandesi di Auckland e i campioni della J-League giapponese, i Sanfrecce Hiroshima.
Ma cosa aspettarsi da questa manifestazione? I più nostalgici la vorrebbero vedere abolita per tornare alla vecchia Coppa Intercontinentale; al contrario, le decine di sponsor che si muovono ogni anno gradiscono assai un format del genere, che protrae la competizione nell'arco di quindici giorni creando un giro di affari notevole. Si inizia giovedì 6 dicembre con il match preliminare tra Hiroshima e Auckland, mentre per la conclusione dobbiamo aspettare domenica 16 dicembre. Chi salirà sul tetto del mondo non è ancora dato saperlo. Nel frattempo, andiamo a conoscere le sette squadre in gara.

Superscommesse.it intervista: Calcio Sudamericano, tutte le notizie dal Sud America


Roma - La rubrica "Dietro Le Quinte con...",  lo spazio di Superscommesse dedicata a chi lavora nel mondo delle Scommesse, del gaming online e dell'informazione sportiva, prosegue il suo viagio attraverso le realtà più interessanti del web: dal Calcio dell'Est Europeo, al baseball, alla scoperta dei prossimi campioni, fino ad arrivare in Olanda.
 
Oggi andiamo oltreoceano grazie ad Andrea Bracco,  di Calcio Sudamericano.


Buongiorno Andrea, come e quando nasce Calcio Sudamericano?
Calcio Sudamericano nasce alla fine del 2010 quando io e l'attuale Direttore, Stefano Gorgoni, decidiamo di rilanciare un portale da lui aperto qualche mese prima ma ancora in fase di assestamento. Dal dicembre del 2010 io assumo la carica di caporedattore con, al mio fianco, tre ragazzi che ancora oggi si occupano di aggiornare il sito: Stefano Silvestri, Michele Bresciani e Carlo Griseri. E' grazie a loro se il portale, oggi, è diventato ciò che è; inoltre, col tempo, la redazione è cresciuta con l'ingresso di forze fresche ed oggi, tra redattori e collaboratori, tocchiamo le 18 unità.

SPECIALE - Sette volte Al Ahly: gli egiziani sul tetto d'Africa. La top 11 di GT

Credito: lechampions.it


Chi poteva pensare che una squadra il cui campionato è fermo da tempo immemore, potesse vincere la Champions League?
Eppure è così. Per la settima volta nella sua storia, l'Al Alhy è campione d'Africa. Il club egiziano con sede nella capitale del Cairo stravolge tutti i pronostici della vigilia e riporta la Coppa dei Campioni del Continente Nero in Egitto, strappandola di mano proprio ai campioni in carica dell'Esperance di Tunisi, battuti nella doppia finale grazie alla vittoria per 2-1 nella capitale maghrebina dopo il pareggio dell'andata, 1-1, davanti ai quarantamila tifosi del Borg El Arab Stadium.
A quattro anni di distanza quindi, il club più titolato d'Egitto si riprende la vetta più alta dell'Africa trascinato dallo zoccolo duro rappresentato, per lo più, da giocatori della Nazionale.

Brasile. Prima il buio, poi le lacrime: il Palmeiras è retrocesso


E buio fu. Strana la vita, e strano anche il calcio. Non capita tutti i giorni di piangere per un pareggio, ma dalle parti di San Paolo – sponda Palmeiras – la serata di domenica ha segnato uno dei punti più bassi per la storia del club paulista.
 
Dopo 10 anni il Palmeiras torna in Serie B, categoria che aveva frequentato per una stagione scarsa nel 2003 e dalla quale era prontamente risalito, salvo poi collezionare un’intera fila di campionati anonimi. Non è infatti una novità vedere barcamenarsi il Verdào nei bassifondi della classifica, anche se in passato la situazione non è mai degenerata come quest’anno. La matematica è la definitiva condanna: al termine del match con il Flamengo, terminato 1-1, le lacrime di disperazione dei tifosi si mischiano a quelle di ragazzi attoniti, incapaci ancora di comprendere cosa gli è appena accaduto. L’amarezza è tanta, e la crisi in cui versa la società dopo i fasti FIAT degli anni ’90 (i più attenti ricorderanno la maglietta che come sponsor raffigurava il logo della celeberrima casa automobilistica piemontese) non sembra avere fine. Nelle stagioni passate solo colpi di coda finali e la sapiente mano di un mago della panchina come Luis Felipe Scolari avevano tirato fuori dal fango la società, che dopo aver dato il benservito a Felipào – reo di aver chiesto maggiori sicurezze tecniche – ha perso completamente credibilità verso un gruppo che, sulla carta, nessuno poteva dare per spacciato alla vigilia del Brasileirao.