lunedì 20 maggio 2013

SPECIALE - Torino, tempo di bilanci: il pagellone della stagione



Tiriamo un sospiro di sollievo. La stagione è finalmente finita e l'obiettivo minimo è stato raggiunto. Salvezza doveva essere, e salvezza è stata. Il Torino mantiene la categoria acquisita un anno fa con la vittoria per 2-0 in casa contro il Modena, blinda una massima serie che alla vigilia non era un traguardo scontato, e approfittando della penalizzazione del Siena e delle annate storte di Palermo e Genoa i ragazzi di Ventura la sfangano, giocando un buon girone di andata ed un pessimo girone di ritorno. La squadra, questo va detto, ha sempre dato l'impressione di essere unita e coesa con gli intenti del mister; Ventura ha cercato di dare un'identità all'undici che domenicalmente mandava in campo, sbagliando paradossalmente quando verso febbraio i fatidici 40 punti erano quasi fatti. La voglia di giocarsela a viso aperto ha scaturito mazzate e goleade da tutti, con una sola vittoria negli ultimi tre mesi (contro la Lazio su un campo innevato) e la tensione del sentirsi quasi salvi senza mai averne la certezza. Però Giampiero Ventura ha anche alcune colpe: la prima è quella di aver praticamente "mobbizzato" Rolando Bianchi, costantemente relegato a ruolo di comprimario. E' soprattutto per "merito" del tecnico genovese se i tifosi oggi salutano una delle poche persone pulite di questo calcio, un ragazzo che non ha mai lesinato impegno e si è sempre messo a disposizione. Le mancanze di una vera e forte società poi hanno fatto il resto. Urbano Cairo non ha la capacità di gestire una società blasonata come il Torino mantenendola nel posto che la storia gli ha attribuito, e i suoi bracci destri - il ds Petrachi e dg Comi - paiono sempre di più come macchiettine in un enorme barattolo di vernice, ovvero marginali. Ma procediamo coi voti, iniziando con quello di squadra.

mercoledì 15 maggio 2013

Dario Benedetto: 1990 - Argentina



Nome: Dario
Cognome: Benedetto
Data di nascita: 27/05/1990
Luogo di nascita: Berazategui (Argentina)
Ruolo: attaccante
Club: Arsenal de Sarandì (Argentina)
Altezza: 175 cm
Peso: 72 kg

Quando si parla di Arsenal de Sarandì tutti storcono il naso. E' la squadra della famiglia Grondona, la più odiata da ogni tifoso di futbòl in Argentina, considerata un giocattolo protetto dalla Federazione nella quale i Grondona nascondono parecchie magagne fiscali. Ma dalle parti del Viaducto si respira calcio; quello vero, organizzato da gente competente e messo in pratica da un genio come Gustavo Alfaro che dalle parti di Sarandì è un'icona per aver portato l'Arse a raggiungere livelli inaspettati.

martedì 14 maggio 2013

Giorgian De Arrascaeta: 1994 - Uruguay



Nome: Giorgian Daniel
Cognome: De Arrascaeta
Data di nascita: 1/06/1994
Luogo di nascita: Nuevo Berlìn (Uruguay)
Ruolo: trequartista
Club: Defensor Sporting (Uruguay)
Altezza: 172 cm
Peso: 69 kg


Defensor Sporting. Un marchio di garanzia. Un'etichetta che non ti si stacca più di dosso. Chi cresce nel vivaio della Violeta, tra i migliori del mondo, ha una marcia in più. Nella nidiata dei classe 1994 sta trovando spazio un centrocampista offensivo che pare destinato a fare grandi cose.

SPECIALE "CAMPIONI 2013" - BARCELLONA, di nuovo sul trono a colpi di record



Solo due sconfitte in tutta la stagione (nelle trasferte di Madrid e San Sebastian) e con i 100 punti ancora nel mirino. E' questo il Barcellona che si porta a casa il titolo numero 22 della sua storia riprendendosi lo scettro dopo solo un anno di intermezzo Real. Il duopolio spagnolo è ormai tale da diverse stagioni, e con le due spagnole che quest'anno possono solo guardare in casa (vista la doppia eliminazione in semifinale di Champions) quest'anno si è assistito alla solita Liga apparsa scontata ai più, ma ricca di contenuti tecnici.

Il punto di vista - Petrachi, l'emblema del fallimento - Cairo


Prima o poi avrei dovuto scriverlo. Già sapevo che sarebbe successo. E quindi ecco il mio punto di vista su Gianluca Petrachi. 
Quando arriva, inverno 2009 il Toro è sul punto di implodere.
Compie un'operazione spericolata: setaccia nelle serie inferiori, porta gente sconosciuta ma affamata, con limiti tecnici che vengono sopperiti da una furia ed una grinta in campo che trovano il plauso della tifoseria, ovviamente perchè i risultati non tardano a venire.
Risaliamo la china, arriviamo a giocare la finale play off, ancora oggi ritengo che ci sia stata scippata.
Dopo la finale contro il Brescia direi che il lavoro di Petrachi non possa esser classificato che ampiamente positivo.

SPECIALE "CAMPIONI 2013" - CELTIC GLASGOW, aspettando il gran ritorno



Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se al gatto Tom mancasse il topolino Jerry? E quanti casi sarebbe riuscito a risolvere Starsky senza Hutch? Questa è la storia di un campionato... senza storia.
La Scozia, paradiso situato a nord del Regno Unito, ha un torneo di calcio che perde appeal anno dopo anno, e se negli anni scorsi la colpa era imputabile alla scarsa forza degli avversari, quest'anno il Celtic di Glasgow ha dominato senza praticamente un nemico da affrontare. Già, perchè gli storici rivali giacciono in Third Division (serie vinta dai Gers, che piano piano risaliranno) e nel frattempo la metà cattolica della seconda città scozzese per importanza si gode il titolo praticamente con un mese di anticipo.

mercoledì 8 maggio 2013

Jores Okore: 1992 - Danimarca




Nome: Jores
Cognome: Okore
Data di nascita: 11/08/1992
Luogo di nascita: Abidjan (Costa d'Avorio)
Ruolo: difensore centrale
Club: FC Nordsjælland (Danimarca)
Altezza: 183 cm
Peso: 80 kg

Essere catapultati in un'altra realtà da adolescenti tredicenni non dev'essere semplice. Eppure è la sorte che molti ragazzini africani subiscono un po' per necessità, un po' per speranza. Nella numerosissima cifra delle famiglie che abbandonano il Continente Nero per l'Europa c'è anche quella di Jores Okore.

Christian Eriksen: 1992 - Danimarca


Nome: Christian
Cognome: Eriksen
Data di nascita: 14/02/1992
Luogo di nascita: Middelfart (Danimarca)
Ruolo: centrocampista
Club: Ajax Amsterdam (Olanda)
Altezza: 177 cm
Peso: 71 kg

In passato la Danimarca era un territorio calcisticamente sconosciuto, fino a quando ad Amsterdam non hanno deciso di iniziare alcune collaborazioni interessanti. Mai scelta fu più azzeccata, perchè all'Ajax negli ultimi anni hanno fatto incetta di talenti, uno su tutti ha sciorinato un calcio concreto ma nel contempo bello da vedere, ipnotizzando le attenzioni di diversi club europei. Nell'Ajax che festeggia il terzo campionato di fila Christian Eriksen è il fiore all'occhiello di una squadra - e società - sempre attenta ai giovani prospetti del nord Europa.

SPECIALE "CAMPIONI 2013" - GALATASARAY, la voglia di emergere



"Non è facile uscire da qui con un buon risultato". Parole e musica di Luka Modric, centrocampista del Real Madrid dopo la sfida di Champions contro il Galatasaray. Il "qui" in questione è la Turk Telekom Arena, catino infernale da 50 mila posti dei 40 mila occupati da soli abbonati. Una bolgia, terribile, con le urla che ti dilaniano i timpani non appena ci metti piede.


SPECIALE "CAMPIONI 2013" - STEAUA BUCAREST, esultanza contro tutti


Sette anni. Tanto ci ha messo la Steaua di Bucarest a tornare sul tetto di Romania passando dalla porta principale. Un campionato iniziato a singhiozzo ma dominato via via che le giornate passavano, con una squadra trascinata dalla ricchissima qualità dei singoli.
Ma i tempi, da una decade, sono cambiati; se una volta prendere i migliori era un gioco da ragazzi, ora le altre società rumene hanno sviluppato una sorta di ostracismo verso la Steaua tanto da sparare altissimo ad ogni richiesta per un proprio tesserato. E non importa se poi non si incassa, basta non spianare la strada alla squadra più amata della Romania.

martedì 7 maggio 2013

Viktor Fischer: 1994 - Danimarca



Nome: Viktor
Cognome: Fischer
Luogo di nascita: Aarhus (Danimarca)
Data di nascita: 9/06/1994
Ruolo: attaccante
Club: Ajax Amsterdam
Altezza: 180 cm
Peso: 71 kg

Ajax, scuola di calcio e di vita. Quando ancora le big d'Europa non sapevano cosa e dove fosse la Scandinavia, l'Ajax di Amsterdam già importava talenti da lassù. Nelle ultime stagioni il giovane tecnico Frank De Boer non ha voluto - a ragione - invertire la rotta; Daniamrca e Svezia vanno forte, da sempre, nei dintorni dell'Amsterdam ArenA e anche se quest'anno è un islandese come Sigthorsson ad incantare le platee Orange, il nucleo ajacide di lingua danese ha dato la giusta spinta verso il terzo titolo consecutivo per il club più titolato d'Olanda. Tra di loro spicca il talento di un ragazzo nato nel 1994 ad Aarhus, città di circa 242 mila abitanti che del calcio ha fatto religione. si tratta di Viktor Fischer, funambolo offensivo che in questa stagione ha trovato spazio e continuità per stupire.

lunedì 6 maggio 2013

SPECIALE "CAMPIONI 2013" - AJAX, presente e futuro si prospettano rosei

L'Ajax campione


Dopo la crisi dei primi anni 2000 dovuta ad un inevitabile cambio generazionale, i campioni tornano e non intendono fermarsi più.
L’Ajax ha conquistato il suo trentaduesimo titolo di campione d’Olanda, e il terzo consecutivo, battendo il Willem II Tilburg per 5-0 in una partita della trentatreesima e penultima giornata della Eredivisie, campionato, uno dei pochi del Continente, combattutissimo fino alle ultime giornate. Con 73 punti, i Lancieri hanno quattro lunghezze di vantaggio sulla seconda in classifica, il PSV Eindhoven, e quindi non possono più essere raggiunti.

Per l’allenatore Frank de Boer, che ha preso la guida tecnica della squadra due anni e mezzo fa, si tratta del terzo scudetto personale dalla panchina, dopo i cinque vinti da calciatore, tra il 1990 e il 1998. ”Sono fiero di questa mia serie”, ha detto De Boer, “perchè mi colloca accanto a miei illustri predecessori come Rinus Michels e Louis van Gaal. E’ molto emozionante”. L’Ajax in questa stagione ha subito solo due sconfitte in campionato, entrambe contro il Vitesse Arnhem, squadra che - paradossalmente - farà fatica a raggiungere una meritata Champions League. 

SPECIALE "CAMPIONI 2013" - MANCHESTER UNITED, chi non sbaglia mai due volte

Lo United festeggia il titolo

Una stagione particolare che termina nel migliore dei modi. Così si potrebbe riassumere il 2012/13 del Manchester United, che a quattro turni dalla fine della Premier si laurea campione grazie alla roboante vittoria sull'Aston Villa nata - ancora una volta - dai piedi di quel Robin Van Persie fiore all'occhiello della campagna estiva.
E' stato un cammino mostruoso, quello dello United, che torna sul tetto d'Inghilterra strappando il titolo a quei cugini del City che nella scorsa stagione vinsero la Premier nel modo più incredibile possibile in pieno recupero dell'ultima partita.

La superiorità del Manchester United è stata netta nel corso di tutta la stagione e, i 16 punti di vantaggio proprio sul City a quattro turni dal termine sono più eloquenti che mai. Deludenti in Europa, i Red Devils si sono riscattati alle grande in patria conducendo per larghi tratti il torneo.

giovedì 2 maggio 2013

CALCIOMERCATO - Non solo Argentina e Brasile: il Sudamerica emergente è pronto ad invadere l’Europa

Yordy Reyna (Alianza Lima)


Non solo Argentina e Brasile. Le botteghe delle due potenze Sudamericane sono carissime e non alla portata di molti club europei che, sempre più spesso, dirigono le proprie risorse verso lidi più inesplorati. Intendiamoci, l'affare in Sudamerica si può ancora fare. Eccome. Bisogna però essere più smaliziati e puntare con oculatezza verso campionati considerati "minori", comunque ricchi di qualità. La bravura però - va detto - dev'essere doppia in quanto la capacità di individuare il talento giusto ha ancora più importanza visto l'impossibilità di tesserare molti di loro come comunitari. A volte si ha una sola possibilità e può capitare, come ad esempio nelle ultime stagioni, di "bruciare" il proprio investimento per un Cruzado o un Uribe qualsiasi. Meglio il meticoloso scouting quindi, rispetto alla fiducia in qualche agente che ha il solo obiettivo di piazzare un suo assistito.

Kurt Zouma: 1994 - Francia




Nome: Kurt
Cognome: Zouma
Data di nascita: 27/10/1994
Luogo di nascita: Lione (Francia)
Ruolo: difensore centrale
Club: Saint-Etienne (Francia)
Altezza: 185 cm
Peso: 85 kg


Chi lo conosce assicura per lui: "E' un muro, un gigante. Oltre al fisico possente mette in campo un agonismo pazzesco, che però non sfocia mai nella violenza". Questo è solo uno degli esempi della considerazione di cui Kurt Zouma gode di fronte agli addetti ai lavori. La sua storia è la classica favola del ragazzo di periferia che non riesce a sfondare nella squadra della sua città perchè ritenuto inadatto e, di rimbalzo, si catapulta in una realtà parallela dove il suo talento è chiaro a tutti.

Ante Rebic: 1993 - Croazia


Nome: Ante
Cognome: Rebic
Data di nascita: 21/09/1993
Luogo di nascita: Imotski (Croazia)
Ruolo: attaccante
Club: RNK Split (Croazia)
Altezza: 185 cm
Peso: 77 kg

La Croazia diventa un Paese comunitario e lui finisce sui taccuini di tutta Europa. Un'occasione da non farsi scappare, soprattutto se riguarda l'ingaggio di Ante Rebic, centravanti del piccolo RNK Split che nell'ultima stagione è balzato all'onore delle cronache grazie ad una vena realizzativa invidiabile.

SPECIALE "CAMPIONI 2013" - UCRAINA, la storia si ripete: lo Shakthar campione studia da grande


Lo Shakthar Donestsk

Seconda puntata - Un viaggio alla scoperta dei campioni di tutto il mondo. La seconda meta del nostro "giromondo" è Donetsk, centro che vanta oltre un milione di abitanti che popolano questa città dell'Ucraina orientale. Qui ha sede lo Shakthar neo-campione d'Ucraina, squadra guidata da Mircea Lucescu arrivata all'ottavo titolo della sua storia.

L'ottavo urlo è servito. Lo Shakthar Donetsk si aggiudica con quattro turni di anticipo l'edizione 2012/13 della massima divisione ucraina. La concorrenza è davvero poca, paradossalmente inferiore anche a quella delle tre edizioni passate dove i "Minatori" si sono imposti con una distanza siderale dalla seconda classificata. Già, perchè lo Shakthar di oggi non può non essere considerato una realtà di primo piano in Europa; a parlare sono i risultati, non ultima la qualificazione agli ottavi di Champions League dove i ragazzi di Lucescu hanno dato vita ad una doppia sfida contro il Borussia Dortmund nella quale hanno avuto la sola colpa - se così si può dire - di non aver retto l'urto tedesco nel match di ritorno dopo aver giocato una gara di andata perfetta, dove il 2-2 finale penalizzò oltremodo gli arancio-neri.