Tempo di "Top & Flop" in Argentina, dove il Velez si è aggiudicato il titolo stagionale ma il vero protagonista del semestre è stato il Newell's Old Boys di Gerardo Martino. Una stagione dominata, culminata con il titolo di campione del Torneo Finál grazie al 3-0 sul campo dell'Atletico Rafaela che ha matematicamente sancito la vittoria della Lepra.
Ma
questo è ormai il passato, perchè questo semestre ci ha lasciato in
eredità delle ottime indicazioni che ci hanno permesso di imbastire una Top-11 di assoluto livello, schierata con un 3-4-3 abbastanza equilibrato per i canoni sudamericani, ovviamente diretta dal Tata Martino.
FENOMENO RULLI - Partiamo da dietro, dove abbiamo scelto Geronimo Rulli
come estremo difensore. Il portiere lanciato dall'Estudiantes è stata
la sorpresa più piacevole dell'ultima stagione albirroja, con il Pincha
fuori da tutto ciò che è immaginabile, in fase di rifondazione. Una
rifondazione che può partire da questo ragazzo classe 1993, che alla
terz'ultima di campionato ha commesso le sue prime ingenuità sul campo
del San Martin dopo aver tenuto la porta imbattuta per quasi sette
partite consecutive. Di lui ricorderemo senz'altro la parata magnifica
su Anangono nel match contro l'Argentinos Juniors, finito 0-0: roba da
fenomeni veri. Davanti a Rulli spazio ad una classica difesa a tre con Santiago Vergini sul centro-destra, il "solito" Lisandro Lopez in mezzo e un altro classe 1993, Eder Alvarez Balanta
schierato sulla zona mancina. Tre nomi affidabilissimi; Vergini, dopo
aver salutato a malincuore l'Italia (e Verona), si è messo in mostra
come un centrale affidabilissimo. Gioca a tre o a quattro, e a volte
viene utilizzato come terzino, mettendo in campo una poliedricità che
potrebbe presto fargli riguadagnare l'Europa che conta. Poi c'è chi
l'Europa, finalmente, se l'è presa: Lisandro Lopez da ormai due
settimane è un giocatore del Benfica, pagato circa 7 milioni dal sempre
lungimirante Rui Costa, e ha deciso di lasciare il suo Arsenal con 4
reti segnate (e tre nell'Iniciál) prima di trasferirsi a Lisbona. Poi c'è la nuova jóya
del River Plate; Alvarez Balanta, mancino di piede e un fisico
mostruoso è ormai sulla bocca di tutti gli operatori di mercato e pare
che il Monaco abbia già offerto i 15 milioni della clausola rescissoria.
Con due reti, una al Quilmes e una al Godoy Cruz, ha corredato un
curriculum di tutto rispetto mettendoci in calce la firma per spiccare
il volo.
QUALITA' SULLE FASCE - Due nomi su tutti: Julio Buffarini a destra e Leonel Vangioni
a sinistra. L'ala destra del San Lorenzo non può che trovare spazio in
questo undici ideale, perchè lui è l'esterno ideale. Gioca a tutta
fascia, sa difendere, segnare ed attaccare. E' un alter ego destro di
Vangioni, nominato dalla lega argentina come il migliore della stagione
per quello che ha fatto vedere con Newell's e River Plate. Ma è con la Banda che il Piri
ha espresso tutto il suo potenziale, tanto che il Catania farebbe carte
false per averlo. Il suo sinistro è un bazooka pronto a colpire quando
meno te lo aspetti, il tutto mischiato a dinamismo e grinta da fare
invidia. Con loro sulle fasce vai sul sicuro, e se poi a dettare il
gioco c'è Castellani, meglio ancora. Gonzalo Castellani,
classe 1992 e grande scoperta di Martin Palermo - che lo ha lanciato
definitivamente - è la pietra preziosa del Godoy Cruz targato Loco che piano piano si sta rialzando, ma nel prossimo campionato partirà da un pessimo Promedio. Con Castellani spazio ad un altro giovanissimo, anche lui un '93 di ferro, ovvero Bruno Zuculini.
Fratello del ben più celebre Franco, ormai del maggiore nessuno si
ricorda più; questo perchè Bruno, ad appena 20 anni gioca con una
personalità pazzesca, copre diverse zone del campo e - cosa non da poco -
segna e fa segnare. I suoi inserimenti partendo tra le linee sono
pericolosissimi, e come se non bastasse questo centrocampista possiede
tempismo e stacco per fare male anche di testa. Un giocatore completo.
QUANTI GOL DAVANTI - Se contiamo i loro gol stagionali otteniamo 63 marcature. A comporre il tridente d'attacco schieriamo Ignacio Scocco del Newell's, Emanuel Gigliotti del Colon e Silvio Romero del Lanus. Tre sicurezze in area di rigore. Scocco chiude la sua prima stagione dopo il ritorno alla Lepra,
e probabilmente l'ultima, con 29 gol totali e la macchia di tre calci
di rigore sbagliati, di cui uno decisivo nella finalissima con il Velez.
Ma Nacho è un eroe dalle parti di Rosario, e la sua partenza -
oltre a quella di Martino - farà piangere parecchi tifosi. Con 21 gioie
stagionali c'è Emanuel Gigliotti, eterno bomber infelice dalla faccia
perennemente triste ma finalizzatore letale, tanto che il Boca Juniors
se lo è appena assicurato dopo il suo girovagare terminato con la grande
temporada al Colon. Meno prolifico a causa del primo semestre scarso, Silvio Romero; attaccante del Granate, il Chino si è rivitalizzato grazie alla cura dei Mellizos
Barros Schelotto che da attaccante di movimento lo hanno trasformato in
bomber d'area. Tredici reti per lui, che hanno tanuto a galla il Lanus
per tutta la stagione.
UN UNDICI "DI RISERVA" - Alcune menzioni d'onore non possono mancare, ed ecco un undici di potenziali riserve sempre imbastite sul 3-4-3. In porta Sebastian Saja, portiere goleador del Racing, che davanti vede agire un trio composto dal velezáno Gino Peruzzi (classe 1992, piace a Di Canio per il suo Sunderland), dal gigante del Lanus Juan Carlos Izquierdoz e dal Gringo Gabriel Heinze, leader carismatico del Newell's. A sinistra il più sfortunato di questa selezione, Milton Casco,
relegato in seconda fila a causa della stagione strepitosa di Vangioni.
Casco, laterale mancino ambidestro per il quale Martino stravede, aveva
tutto per entrare tra i top ma paga il fatto di avere Vangioni davanti,
cosa che comunque non inficia il valore di questo ragazzo. A destra
altra corsa e altro talento, quello di Rodrigo De Paul,
laterale tuttofare del Racing. Il Catania lo ha nel mirino, lui può
ricoprere diversi ruoli e Zubeldia vorrebbe tenerselo stretto.
Retrocesso con onore, il regista del San Martin Jorge Luna dirige le operazioni in mezzo al campo affiancato da Pablo Ledesma, del River Plate. Grande giocatore il Lobo, dopo Vangioni il migliore dei Millonarios,
in rotta però con Passarella che non vuole rinnovargli il contratto -
pare - a causa della sua presenza ingombrante per Leo Ponzio. Tridente
ricchissimo di forza e imprevedibilità: Duvan Zapata, ariete colombiano dell'Estudiantes, è uno dei centravanti più completi visto questa stagione mentre Martin Cauteruccio e Luciano Vietto hanno contribuito massicciamente ai campionati di Quilmes e Racing. Allenatore? Che domande, ovviamente Omar De Felippe, autore del miracolo Cervezero.
TOP-11
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