mercoledì 1 ottobre 2014

Fiji, appuntamento con la storia


Le piccole Isole Fiji si preparano all'appuntamento con la storia. Dopo aver vinto la Coppa OFC nello scorso maggio, parteciperanno al loro primo Mondiale Under 20 rappresentando un continente abituato, con la sola eccezione di Tahiti (2009), a veder trionfare perennemente la Nuova Zelanda.


Eppure molti non sanno che la piccola nazione melanesiana è una delle più importanti a queste latitudini; infatti, tra le partecipanti abituali alle varie qualificazioni, le Fiji sono la selezione che ha collezionato più punti dietro proprio agli All Whites, imparagonabili però a livello di strutture e - soprattutto - di bacino d'utenza. Eppure i risultati ci hanno messo parecchio ad arrivare: "La vittoria del maggio scorso - dice il selezionatore dell'Under 19 Ravinesh Kumar - è soprattutto degli allenatori, dei medici, dei professori che fino ad oggi ci hanno aiutato a crescere questi ragazzi". Negli ultimi sessant'anni il calcio fijiano è cresciuto a livello locale, tanto da competere per alcuni versi con un mostro sacro come il rugby.

Ma per salire ancora più di grado era necessaria una scelta importante, come ingaggiare alcuni addetti ai lavori stranieri. Con il primo, l'uruguayano Carlos Buzzetti, hanno affrontato le qualificazioni al mondiale brasiliano facendo una buona impressione. Un paio di settimane fa è invece stato messo sotto contratto Frank Farina, un tecnico australiano che svolgerà il ruolo di direttore tecnico per tutto ciò che riguarda il settore nazionali nel piccolo arcipelago oceanico. "Ho accettato perchè qui ci sono le potenzialità per arrivare a qualcosa di importante - ha detto Farina al momento del suo insediamento - e perchè credo nel progetto di cui abbiamo parlato con la federazione". Conosciuto in Italia per aver militato (con scarsa fortuna) nel Bari, Farina ha recentemente allenato i Sydney Fc, squadra nella quale per un biennio ha militato Alessandro Del Piero, ma in passato ha avuto esperienze come commissario tecnico alla guida di Papua Nuova Guinea, paese nel quale ha vissuto con la famiglia quando era bambino. 


Farina è stata una scelta facile; l'ex centrocampista dei Socceroos conosce l'ambiente, la mentalità e ci si aspetta che possa far leva sullo spirito di abnegazione che non manca da queste parti, puntando molto sui ragazzi provenienti dalle accademie locali che - per inciso - hanno formato interamente la rosa vincitrice del torneo disputatosi a Suva, dove non erano presenti i giocatori che militano nel più "competitivo" campionato neozelandese. L'obbiettivo primario è emulare, a livello maggiore, l'exploit di Tahiti nella Coppa OFC provando così ad entrare nella prossima Confederations Cup. In termini di esperienza la squadra ne beneficerebbe tantissimo, così come il giocare più partite possibili aiuterà questi ragazzi ad affinare la loro intesa. Per questo a dicembre, in Nuova Zelanda, la rappresentativa fijiana Under 20 presenzierà alla President Cup, dove affronterà i pari età delle altre nazioni oceaniche. Sarà l'ultimo atto di preparazione prima del mondiale neozelandese: "Il fatto che nel 2015 il mondiale si giochi qui - spiega Farina - può essere un grande vantaggio anche per noi".


Nel frattempo il campionato locale si è concluso, appena una settimana fa, ed ha visto trionfare il Suva che succede ad un triennio dominato dal Ba, squadra che si è portata a casa ben cinque delle otto edizioni fin qui disputate. Nickel Chand e Praneel Naadu, le due stelle offensive del Suva, sono anche i due attaccanti che avranno il compito di segnare i gol nel prossimo appuntamento iridato, dopo aver risolto la finalissima di maggio. Cercati anche da franchigie australiane, i due ragazzi vengono considerati punti di forza per il prossimo futuro del calcio fijiano. E Farina se li coccola: "Per ora farebbero meglio a rimanere in patria - chiosa l'australiano - sono  giovani e devono fare esperienza. Per emigrare avranno tempo nei prossimi anni".

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