martedì 24 gennaio 2012

Andrè, dalla strada all'Europa



E’il nome nuovo del campionato brasiliano; si chiama Andrè Filipe Ribeiro de Souza, per tutti semplicemente Andrè, vent’anni ancora da compiere, ma già sulla cresta dell’onda con la maglia bianconera del Santos.


Mai come quest’anno l’accademia della squadra di San Paolo sta mettendo in mostra le migliori giovani promesse verdeoro: negli ultimi mesi il Santos ha espresso il miglior gioco probabilmente di tutto il Sudamerica grazie, oltre che al ritorno a “Vila Belmiro” del figliol prodigo Robinho, a Paulo Henrique “Ganso”, Neymàr, Arouca, Ze Eduardo e Madson, tutta gente che avrà, o in alcuni casi ha già, mercato in Europa.
Si è parlato poco di Andrè, classe 1990, centravanti brevilineo già praticamente bloccato, a quanto pare, da Marco Branca per l’Inter che, sempre stando ad alcune fonti giornalistiche, lo girerebbe in prestito al Chievo per un anno di ambientamento in Italia.
Nato in un quartiere periferico di Rio de Janeiro, Andrè ha una storia simile a molti altri: il calcio infatti lo ha salvato da una quasi sicura vita di strada dato che, come ha detto lui stesso in una recente intervista, la famiglia era molto povera e viveva in condizioni precarie fin quando, un emissario del Santos lo nota in una partita nelle vicinanze di Cabo Frio e blocca subito il ragazzo portandolo a studiare nelle giovanili bianconere.

Che Andrè avesse tutte le carte in regola per sfondare lo si poteva immaginare: il calcio lo porta nel sangue visto che il papà, Lenílson Marins de Souza, e anche lo zio Luís hanno giocato a buoni livelli.
Attaccante molto rapido, abile nell’un contro uno palla al piede e nel gioco in profondità , in alcune movenze Andrè ricorda Pippo Inzaghi; come il milanista ha due caratteristiche fondamentali per un attaccante: la freddezza sotto porta e la l’imprevedibilità che lo porta sempre a trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
Inoltre Andrè è molto abile anche nei colpi di testa, con la quale spesso riesce a segnare, e pur usando prevalentemente il piede destro sa disimpegnarsi bene anche col mancino.

Nessun commento:

Posta un commento