Suo padre John Jairo, soprannominato ‘Pantera‘, è stato un
attaccante che negli anni 80/90 ha vestito le maglie di Atletico
Nacional, Boca Juniors, Zurigo, Al Hilal e Dallas Burns segnando
raffiche di gol, soprattutto nei derby con l’Independiente Medellin;
lui, Santiago Trellez, veste proprio la maglia dell’Independiente che
indossa da quando è bambino.
Nato ad Antioquia nel 1990, Santiago cresce nel vivaio rossoblu ma
nel 2007, dopo un ottimo Sudamericano Sub’17 (disputato in Ecuador) in
cui si mise in mostra con i suoi compagni Nazarith e James Rodriguez,
venne notato da diversi club. Il Flamengo alla fine la spunta e Trellez
si trasferisce a Rio de Janeiro, dove si ferma solo una stagione per
giocare nella squadra giovanile rubronegra; a fine 2007 il
Velez si assicura le prestazioni del ragazzo, ma quando sembra che
Trellez possa finalmente giocarsi le sue possibilità tra i grandi, viene
bloccato da un infortunio.
La stagione dopo si riprende dai problemi fisici, ma la musica non
cambia: la punta colombiana non si muove dal settore giovanile biancoblu
e pensa ad un ritorno anticipato in patria. Arriva un’altra chiamata,
quella del River Plate, con cui Trellez vince il campionato primavera
nel 2010 prima di accettare l’offerta della sua vecchia società.
L’Independiente, alla ricerca di un centravanti fisico, decide di riportarselo a casa; per il Colorado è
un ottimo affare, dato che Trellez ha anche già fatto parte della
nazionale maggiore durante le qualificazioni al Mondiale di Sudafrica
2010. L’esperienza non gli manca dunque. E nemmeno il fisico; poco più
basso di suo padre (1 metro e 90 contro 1 metro e 93 del genitore),
Santiago ha però le stesse movenze da attaccante d’area del padre. Gioca
prevalentemente di destro, anche se il suo punto forte è il colpo di
testa col quale può far male veramente a chiunque.
Nell’attuale campionato ha messo assieme cinque presenze, condite da
due reti, che gli valgono l’attenzione di parecchi altri club. L’Once
Caldas pare abbia fatto un sondaggio negli scorsi giorni, ma
l’Independiente è deciso a tenerlo per fargli ripercorrere le orme
paterne e per rilanciare il club di Medellin. Col desiderio, un giorno,
di vedere Santiago alzare quella Copa Libertadores che John Jairo ha
alzato con la maglia degli odiati cugini dell’Atletico.
Pubblicato su Calcio Sudamericano
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