venerdì 21 settembre 2012

Emiliano Albin: 1989 - Uruguay



Nome: Emiliano
Cognome: Albìn
Data di nascita: 24/01/1989
Luogo di nascita: Sauce (Uruguay)
Squadra: Peñarol
Ruolo: terzino destro, laterale destro di centrocampo
Altezza: 176 cm
Peso: 76 kg


Nel Peñarol finalista di Copa Libertadores 2011 c'erano un sacco di individualità di spicco; giocatori che, in un modo o nell'altro, si sono consacrati con la maglia aurinegra trascianando il club uruguagio fino all'atto finale, perso contro il Santos di Neymar&Co. Martinuccio, Mier, Urretavizcaya,Corujo... tutta gente che a giugno ha lasciato Montevideo per lidi più ricchi ed ambiziosi come Brasile, Cile, Paraguay e Portogallo ma che non dimenticherà mai la sua esperienza con il Manya.


Di quel gruppo è però rimasta gran parte della difesa, compreso il laterale destro Emiliano Albìn, uno dei leader tecnici e carismatici del Peñarol nonostante la sua giovane età.
Nato a gennaio del 1989 a Sauce, nel Dipartimento di Canelones, Albìn tira i primi calci al pallone nell'Artigas de Sáuce, la squadra del suo paese, che conta circa 6 mila abitanti ed è - dichiaratamente - per la maggior parte simpatizzante del Nacional. Il suo fisico brevilineo e la sua freddezza con la palla tra i piedi, fa sì che il suo tecnico lo impieghi da seconda punta, dopo che in allenamento gli vede dribblare i compagni come birilli non appena gli viene concesso un po' di spazio. Gli anni passano, e Albìn deve decidere il suo futuro formativo; ma per continuare gli studi, e realizzarsi, il ragazzo deve trasferirsi a Montevideo dove il papà lo iscrive ad un istituto tecnico che gli permetterà di diventare un perito agrario. Ma il calcio rimane il vero amore, e per fortuna la capitale uruguagia - che conta circa una dozzina di squadra professionistiche - offre molta scelta. A lui si interessano River Plate, Liverpool e Danubio, che addirittura lo convoca ad un provino, ma a spuntarla è il fascino e il blasone del Peñarol, abile nel 2008 ad assicurarselo e a lanciarlo nella "cuarta divisiòn", una sorta di campionato riserve.

La sua grande occasione arriva nel 2009, il 23 agosto, quando l'allora tecnico del Carbonero Julio Ribas lo butta nella mischia per un buon spezzone di match. Da lì, gradualmente, il ragazzo viene gradualmente inserito per giocare con i "grandi" e lui ripaga la fiducia sfoderando prestazioni maiuscole e di carattere. Ciò che balza all'occhio è la sua assoluta poliedricità; infatti Ribas,come in seguito Diego Aguirre ed ora Gregorio Perez, lo utilizza in una marea di ruoli diversi ed ottiene sempre il medesimo risultato. Nel 2009/10 le presenze saranno in totale 16, la stagione successiva ben 25. Nello scorso Apertura, su sedici gare, Albìn ne ha giocate 12 segnando anche la sua prima rete nella partita contro il Bella Vista. Nel giro da tempo delle varie Nazionali giovanili, Albìn ha partecipato alla spedizione Celeste ai Giochi Panamericani del 2011 in Messico e, con tutta probabilità, farà parte dell'Uruguay Sub'23 che partirà per Londra in vista delle Olimpiadi.

Destro naturale, ma abilissimo anche con il sinistro, Albìn è uno di quegli elementi che tutti i tecnici vorrebbero e che - in un gruppo vincente - non dovrebbe mai mancare. Abnegazione, spirito di sacrificio, mai una parola di troppo. Dove lo metti, lui gioca. In questi due anni ha ricoperto i ruoli più svariati: terzino destro e sinistro, laterale destro nella mediana a cinque, mezz'ala, centrale come "doble cinco", ala. Non è un caso che tutti i tecnici passati da qui, lo utilizzino. Nella finale di Copa Bimbo 2012 ha dato un saggio delle sue capacità balistiche segnando una doppietta e, se il secondo gol è stato un semplice rigore trasformato, è da esaltare la bellezza dello slalom sull'1-0, quando ha saltato tre avversari e col sinistro ha fatto partire una rasoiata letale da fuori.
Buona corsa, abbinata alla capacità psicofisica di non uscire mai dal match, il ragazzo mostra una buona tecnica di base unita a capacità fisiche discrete, poco esaltate dal suo fisico brevilineo. E' poco incline al gol, ma questo scorcio di 2012 pare poter invertire il trend; lo scorso dicembre ha ricevuto alcune offerte di mercato da Cile e Paraguay, ma la società intende valorizzarlo per poi - probabilmente - gettarlo definitivamente sul mercato europeo.

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