Adesso che Cassani ha lasciato la maglia rosanero il ballottaggio per
la fascia sarà tra Eros Pisano ed il nuovo arrivato Matias
Aguirregaray. Per conoscere meglio le caratteristiche e la storia del
giovane talento uruguayano, abbiamo intervistato il redattore di
Calciosudamericano.it, Andrea Bracco, che ha seguito l’evoluzione del
giocatore ed in tempi non sospetti lo aveva segnalato come uno degli
emergenti più interessanti in Sud America.
Quali sono le caratteristiche fisiche e tecniche principali del giocatore?
Matias è un esterno di fascia destra con una discreta tecnica di
base; le cose migliori le fa vedere in fase offensiva, perchè pur
essendo nato come terzino destro Aguirregaray è il prototipo di laterale
sudamericano, uno alla Maicon, pericoloso in proiezione ma da rivedere
quando si tratta di ripiegare. Dalla parte uruguagia (lui che è per metà
brasiliano e metà uruguagio) ha sicuramente ereditato la ‘garra’ (la
grinta, come la chiamano in Sudamerica) che lo vede spesso andare in
contrasto con l’avversario senza paura. Piede destro, come giocatore è
molto duttile dato che può fare il terzino destro, il laterale di
centrocampo ed addirittura il mediano, come gli è capitato diverse volte
in carriera.
Si tratta di un figlio d’arte…
Eh sì, perchè suo padre Oscar (detto El Vasco) giocava nel suo stesso
ruolo e – nella sua carriera – ha difeso colori importanti quali quelli
del Nacional, del Penarol e del Defensor in Uruguay, del Palmeiras e
dell’Internacional in Brasile. Matias è nato infatti a Porto Alegre, nel
1989, proprio perchè il papà militava nella squadra di Porto Alegre.
Oscar Aguirregaray vanta anche una lunga militanza nella nazionale
Celeste, dove ha giocato con campioni del calibro di Ruben Sosa e del
‘Principe’ Enzo Francescoli.
Nonostante la nascita in Brasile, Aguirregaray ha optato per la nazionale uruguayana, come mai?
Principalmente perchè – come molti giocatori in questo caso – ha
optato per la nazione del padre e per quella dove aveva più probabilità
di mettersi in mostra. Infatti Aguirregaray vanta tutta la trafila delle
selezioni giovanili della Celeste, oltre ad essere stato uno dei
cardini del vivaio del Penarol.
Dopo la trafila nelle giovanili del Penarol, passa in prima
squadra nel 2007. Ad ottobre 2010 viene ceduto in prestito al Terrassa,
squadra della Tercera Division. Nessuna presenza. Come mai questa
cessione e come mai nemmeno una partita disputata?
La decisione di trasferirsi in Tercera Division spagnola ha sorpreso
tutti, anche perchè su di lui c’erano interessamenti di un certo
livello. Diciamo che Aguirregaray avrebbe dovuto fare esperienza e, cosa
ben più importante, era in attesa del passaporto comunitario; qualche
infortunio lo ha fermato, ma ora il giocatore sta bene.
Alla luce di ciò, non è un rischio per il Palermo?
Come dicevo prima, il giocatore sta bene e il Palermo – società seria
e competente – avrà sicuramente fatto una valutazione globale prima del
suo ingaggio. In ogni caso, essendo un classe ’89, ha tempo per imporsi
e fare bene.
Cosa può dare a questo Palermo un giocatore come Aguirregaray?
In senso assoluto potrebbe dare molto: grinta, dinamismo e forza
fisica, nonostante i suoi 174 centimetri. Certo bisognerà vedere come e
dove Stefano Pioli intende collocarlo. Nello schema ‘ad albero di
Natale’, un giocatore come Matias è sicuramente limitato, anche se non
escludo un suo eventuale impiego da mezz’ala destra.
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