lunedì 24 settembre 2012

Milan vs Sampdoria - Serie A 2012/13, 1/a giornata, 26/08/2012



In altri tempi la testa sarebbe andata alla classifica, con la Juve già davanti. Ma il Milan sconfitto a domicilio dalla Sampdoria necessita prima di tutto di un brainstorming generale: venduti i top e lasciati a spasso i senatori, il primo step del nuovo corso ammassa interrogativi su quelli già presenti. Senza idee, senza logica, senza ritmo: è bastata una Doria ordinata ad imbavagliare i rossoneri, che ora sperano nel mercato per dar senso ad una stagione altrimenti incolore.

Fuori gioco l’acciaccato Abate, la fascia destra è in mano a De Sciglio; Allegri sceglie le vecchie volpi Yepes e Bonera per presidiare l’area e riscopre Flamini in mediana, accanto all’unica new entry Montolivo. Solo panca per Pazzini, scavalcato all’ultimo da El Shaarawy. “Spuntata” anche la Samp, alle prese coi fastidi dorsali di Maxi Lopez (in panchina), l’ex -per nulla- avvelenato. E allora spazio alla fanteria leggera, con Eder-Estigarribia-Krsticic a pungere. Reintegrato Tissone, Ferrara può così affiancarlo a Poli e Obiang.


Pronti via e il primo coccolone stagionale lo regala Bonera, che prima si perde poi agguanta Eder a tu per tu con Abbiati. Passata la paura, il Milan può iniziare i lavori. Ben presto però ci si accorge che manca il materiale per costruire: il Boateng “falso nueve” fa confusione più che altro, sugli esterni Robinho ed El Shaarawy non alzano la cresta. E chi dovrebbe dirigere -Montolivo- tarda sempre quell’attimo in più, vanificando pure potenziali transizioni. Orfana di uno svedese emigrato in Francia, la manovra è troppo scolastica. Così la Samp non fatica nemmeno a contenere, serrando le fila con diligenza. Obiang -senso tattico “alla Cambiasso”- fa la voce grossa nel mezzo, sradicando palloni qua e là: perfin facile con un Milan tanto molle e prevedibile.

Tre iniziative in pochi minuti, tutte di marca Robinho. Alla ripresa i rossoneri intravedono qualche spiraglio luminoso. Presto offuscato però: su corner Costa sale la pertica e schiaccia in porta per il vantaggio Doria. Mazzata terrificante per Allegri, che butta nella mischia Pazzini ed Emanuelson -fuori Robinho ed El Shaarawy-. Yepes suona la carica, e su angolo per poco non riapre le danze: la sua incornata da due passi sembra vincente, Romero e il legno salvano i blucerchiati. Costant è la carta della disperazione, a cui Ferrara risponde con Maxi Lopez. Ora il Milan ci prova, più di foga che di costrutto. Corner a ripetizione e campanili old style, ma il guizzo non arriva. Boateng, finora non pervenuto, si desta: finta e tiro (deviato) dal limite, ma la sfiga e un altro palo tengono i rossoneri nelle sabbie mobili. Dal mischione finale l’ultimo brivido, con Gastaldello che respinge sulla linea la preghiera di Flamini.


MILAN-SAMPDORIA 0-1
MARCATORE: Costa al 14′ s.t.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; De Sciglio, Bonera, Yepes, Antonini; Flamini, Montolivo, Nocerino (30′ st Constant); Boateng; El Shaarawy (dall’11′ st Pazzini), Robinho (dal14′ st Emanuelson). (Amelia, Gabriel, Acerbi, Mexes, Zapata, Mesbah, Traorè, Carmona, Valoti). All.: Allegri.
SAMPDORIA (4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa: Obiang, Tissone, Poli (dal 36′ st Munari); Estigarribia (dal 29′ st Maxi Lopez), Eder (dal 31′ st Soriano), Krsticic. (Padelli, Berni, Castellini, De Silvestri, Icardi, Mustafi, Renan). All.: Ferrara.
ARBITRO: Banti di Livorno.
 Il ridimensionamento Costa caro: Milan   Samp 0 1
NOTE – Spettatori 36.288 per un incasso di 994.804,00 euro. Ammoniti Krsticic, Gastaldello, Costa, Tissone e Bonera per gioco falloso, Boateng e Romero per comportamento non regolamentare. Angoli 7-2 per il Milan. Recuperi 2′ p.t. e 4′ s.t..

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