sabato 13 ottobre 2012

Albania vs Islanda - Qualificazioni Brasile 2014, Gruppo E, 12/10/2012



Scorrendo il programma degli incontri per le qualificazioni a Brasile 2014 mi cade inevitabilmente l'occhio su una partita non di cartello come Albania - Islanda, e in una serata dove le grandi come l'Italia, la Spagna, la Germania e la Francia (che perde in amichevole con il Giappone) hanno match relativamente facili, provo a gettarmi su uno streaming che mi consenta di valutare l'evoluzione del movimento calcistico islandese. Un calcio che seguo da tempo a livello amatoriale, con risultati e qualche appunto sui giovani che si mettono in evidenza. Ma l'Islanda è cresciuta molto nell'ultimo decennio, e a testimoniarlo sono i successi delle selezioni giovanili che si sono messe in mostra nelle ultime edizioni degli Europei Under 20 ed Under 17. Considero l'Islanda una sorta di piccolo Belgio: talento ancora inespresso, che potrebbe venire fuori prossimamente.

E' comunque una Nazionale molto "europea", nel senso che il Ct Lars Lagerback (svedese che ha condotto la Svezia a diversi traguardi importanti) può contare su elementi che si disimpegnano in campionati di medio-alto livello come quello olandese o norvegese, più alcune realtà che giocano in patria come ad esempio il bomber Gislason.E Lagerback decide di affrontare la rognosa trasferta di Tirana coprendosi con 4-5-1 speculare a quello dei padroni di casa imbastito su attesa e ripartenze cercando di sfruttare la versatilità dei due esterni d'attacco - entrambi classe 1989 - Gunnarsson (Cardiff) e Sigurdsson (Tottenham). In mezzo una mediana muscolare composta dal pescarese Bjarnason, dal muro veronese Hallfredsson e da Gislason che nelle previsioni dovrebbe partire a ridosso del centravanti Finnbogasson ma che ben presto ripiega come regista in stile Pirlo. Dietro invece la retroguardia è rigorosamente bloccata, e nemmeno i due terzini Steinsson e Sigurdsson (l'altro, che gioca nel Copenaghen) si azzardano a superare la metà campo.

La conoscenza dell'Albania invece si limita ai tre giocatori più forti schierati da Gianni De Biasi: il portiere Ujkani, la mezzala del Lugano Sadiku e la punta Cani. L'Islanda parte forte già dai primi secondi, e Finnbogasson impegna Ujkani con un bel destro dal limite che l'estremo difensore devia in angolo. I primi venti minuti sono completamente di marca biancoblu, e al 19' arriva il vantaggio segnato da Bjarnason, bravo a sfruttare una sponda aerea del centrale Arnason servito direttamente da Gunnarsson da rimessa laterale. Il gol scuote gli albanesi, che dal minuto 20 alla mezz'ora creano almeno quattro palle gol: la prima di testa con il laterale mancino Cana, la seconda con un tiro di Sadiku respinto dal portiere ospite, la terza con Meha che non si riesce a saltare Halldorsson e la quarta con Cani che si vede respingere un destro sulla linea da Steinsson. Poi Sadiku e Meha confezionano il cioccolatino per Cani, che a porta spalancata pareggia.

La ripresa è completamente appannaggio dei locali, che sfiorano il raddoppio in diverse occasioni chiamando Halldorsson a fare gli straordinari; strepitosa la parata dell'estremo difensore islandese su Cani al decimo del secondo tempo, mentre su Lika è praticamente un miracolo a salvare gli islandesi da capitolazione certa. E come spesso capita, il calcio punisce chi non segna: all'ottantesimo Sigurdsson calcia una punizione sul palo di Ujkani che si lascia sorprendere e regala la vittoria a Lagerback e ai suoi soldati. Una vittoria importante, perchè permette all'Islanda di portarsi al secondo posto provvisorio con sei punti, dietro alla Svizzera ma davanti alla Norvegia battuta in casa all'esordio. Lagerback può godersi così tre punti importanti, e aspettare il big match di Reykyavik con la Svizzera per continuare la scalata, difficile, verso il Brasile.

Nessun commento:

Posta un commento