domenica 14 ottobre 2012

Sidney FC vs Newcastle Jets - A League 2012/13, 2/a giornata, 13/10/2012



Curioso di vedere l'esordio di Alessandro Del Piero davanti ai suoi nuovi tifosi, mi piazzo davanti al pc alla ricerca di uno streaming decente in un sabato mattina vuoto a causa della pausa per le nazionali. A sidney i padroni di casa ospitano i Newcastle Jets, franchigia che si candida come sorpresa in questa nuova stagione e che ha la fortuna di poter mettere in campo un bagaglio tecnico importante. Ma di questo parleremo dopo, perchè prima va sottolineata l'accoglienza che Sidney riserva per la prima dell'ex capitano juventino: al momento dell'entrata in campo, viene srotolato uno striscione molto bello che rappresenta - in versione cartoon - la nuova avventura di Del Piero. 

Ma non basta avere un grande numero dieci, peraltro in fase calante (ed è evidente per come si è mosso in campo), per costruire una squadra degna di puntare al titolo. Non basta perchè Sidney è un gruppo rivoluzionato, stravolto da una logica di mercato che ha fatto perdere di vista il vero obiettivo alla dirigenza, ovvero valorizzare quei giovani che devono rappresentare il presente ed il futuro - in chiave mercato - di questa franchigia. In campo poi si potrebbe discutere di un 4-2-3-1 che probabilmente viene espresso in maniera blanda e con interpreti poco adatti. Soprattutto sugli esterni, dove lo speculare modulo schierato da Van Egmond (dt dei Jets) riesce a spaccare per novanta minuti una partita che suona da allarme rosso per Sidney, che dopo la sconfitta all'esordio in Nuova Zelanda dovrebbe pensare di più a raccogliere le idee piuttosto che organzzare feste e sponsor per Del Piero.

Newcastle invece è l'esatto opposto: squadra coesa, tignosa, ragionatrice, con un organico non eccellente ma senza dubbio interessante. E la ciliegina sulla torta, che risponde al nome di Emile Heskey. Arrivato tra l'indifferenza dei tifosi e la soddisfazione di una dirigenza che lo ha portato in australia con un anno di ritardo, Emile si è calato perfettamente nella realtà di Newcastle e come terminale offensivo si è rivelato decisivo, proprio come ai tempi della Premier League. Ad aiutarlo, senza dubbio, un'ottima squadra che ha nell'ex Zadkovich (dal dente avvelenato) un cervello importantissimo a centrocampo e nel trio di mezzepunte la vera arma vincente. Sono infatti loro tre a confezionare e mettere mano ai gol con i quali i Jets battono 3-2 i locali in una partita dai contenuti comunque modesti, ma divertente e godibile sotto il punto di vista dello spettacolo.

Dopo dodici minuti è proprio Newcastle a passare, con un gol in mischia di Griffiths sugli sviluppi di calcio d'angolo battuto da Zadkovich che scuote Sidney fino ad allora mai pericolosa. E anche dopo, la musica non cambia di molto se non fosse per Del Piero, bravo a trasformare una punizione dalla sua posizione preferita. Quello di Alex è un tiro imparabile per Kennedy, che prova a raggiungere una palla velenosissima all'incrocio dei pali senza fortuna. Ma gli ospiti hanno una marcia in più, e si vede, anche per come offensivamente tramano e si cercano i quattro attaccanti di Van Egmond. Virgili e Goodwinn, gli esterni d'attacco, sono due piacevoli scoperte almeno per me, e con Griffiths si cercano e si sovrappongono continuamente. Uno di questi incroci tra l'autore del primo gol e Virgili porta Griffiths al cross vincente per Heskey, che segna l'1-2 festeggiando il suo primo gol in maglia Jets. Nella ripresa Sidney riordina le idee e squilla un paio di volte alla porta di Kennedy, ma le vere occasioni le creano ancora i Jets che costringono Necevski ad alcuni interventi difficili come quando il portiere di casa smanaccia in angolo un destro velenoso di Zadkovich. Un'amnesia difensiva permette a Newcastle di triplicare, con Goodwin che abilmente elude il fuorigioco e si incunea in area battendo Necevski con uno scavetto e rendendo di fatto inutile il 2-3 segnato da Powell nel convulso finale, utile solo per le statistiche.

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