venerdì 18 gennaio 2013

Sudamericano Sub’20 :Vola il Cile a punteggio pieno,primo punto per l’Argentina



Cade la Colombia del pescarese Quintero, mentre l’Argentina è quasi fuori
 
Cominciamo dalla prima della classe, Cile-Colombia che ha visto uscire vincitrice la rojita con il risultato di 2 a 1. I ragazzi di Mario Salas sconfiggono la selezione colombiana e staccano il biglietto per la fase finale del torneo con un turno di anticipo, e con la certezza di partecipare anche al prossimo mondiale under 20 che si disputerà in Turchia. E’ una grandissima soddisfazione per questa selezione arrivata in Argentina con il ruolo di outsider, di potenziale mina vagante, e che invece si è ritrovata a dominare un raggruppamento che avrebbe dovuto essere un feudo dei padroni di casa dell’Argentina. 


La partita si mette bene subito per il Cile che dopo 8′ passa in vantaggio con Cristian Cuevas, che liberato al limite dell’area insacca alle spalle di Bonilla grazie ad una sfortunata deviazione di Palacio. Il Cile vuole il raddoppio e dopo un occasione fallita, il gol arriva puntualmente al 33′ grazie all’imperioso colpo di testa del capitano Igor Lichnovsky. Nella ripresa la Colombia prende in mano il controllo delle operazioni e si getta all’attacco, l’espulsione di Cuevas per doppia ammonizione costringe il Cile a schiacciarsi nella propria metacampo. Momento chiave della gara è l’80′ quando l’arbitro assegna un calcio di rigore ai cafeteros, con espulsione del portiere Dario Melo. Quintero trasforma perfettamente, e il Cile è costretto a difendere in 9 uomini e con il centrocampista Franco Ragusa a  difendere i pali, poichè Salas al momento del rosso a Melo aveva già esaurito le sostituzioni. L’infortunio a Higuita che lascia anche la Colombia in inferiorità numerica restituisce un pò di equilibrio alla gara. Il Cile resiste agli assalti della Colombia, fino al brivido finale, con i cafeteros che sprecano una clamorosa occasione. Per la nazionale di Restrepo la sconfitta non mette la parola fine ai sogni di secondo posto, al prossimo turno i cafeteros si troveranno di fronte il fanalino di coda Bolivia, mentre il Paraguay se la vedrà con i cileni già qualificati. Nota positiva per il ct. Restrepo e per i tifosi pescaresi, l’ottima prestazione di Fernando Quintero, che si conferma prospetto dal brillante futuro.

Colombia: Cristian Bonilla; Helibelton Palacios, Jherson Vergara, Deivy Balanta, Cristian Palomeque; José David Leudo, Sebastián Pérez, Juan Fernando Quintero, Juan Pablo Nieto; Jhon Andrés Córdoba, Brayan Perea. CT: Carlos Restrepo.
Chile: Darío Melo; Felipe Campos, Igor Lichnovsky Osorio, Valber Huerta, Mario Larenas, Claudio Baeza, Sebastian Martínez, Diego Rubio, Bryan Rabello, Cristian Cuevas, Nicolás Castillo. CT: Mario Salas
Gol: Cuevas al 8′ e Lichnovsky al 33′ (Cile), Quintero al 80′ (Colombia) Espulsi: Cuevas al 67′ e Melo al 80′


Per la seleccion argentina le probabilità di spezzare quell’incantesimo che la separa da questo trofeo e che dura dal 1999 sono appese ad un filo sottilissimo. La seleccion di Trobbiani occupa la quarta posizione, con gli stessi punti della Bolivia, a due lunghezze da Colombia e Paraguay che però hanno disputato una partita in meno. Il destino dell’albiceleste è quindi appeso ad un filo, intrecciato a filo doppio a quello di Cile e Colombia. Ma passiamo alla partita, Argentina-Bolivia si è chiusa 2 a 2, una gara ricca di rimpianti per i padroni di casa, che dopo aver regalato un tempo agli ospiti hanno dominato la ripresa andando più volte vicino al gol del 3 a 1 venendo invece raggiunti grazie ad un’ingenuità di Gianetti che colpendo il pallone con la mano in area di rigore regala il penalty del pareggio alla Bolivia.  La Verde passa in vantaggio all’11′ grazie al destro dai 16 metri di Danny Bejarano che sorprende Benitez e gela il Malvinas Argentinas. Dopo essere andata vicina al raddoppio l’Argentina si scuote e dopo l’intervallo rientra in campo con un piglio diverso e comincia ad assediare la porta boliviana. In un quarto d’ora fioccano le occasioni, il pareggio arriva al 49′ con Lucas Melano che di testa sorprende Viscarra, e dopo un paio di occasioni fallite tra cui un gran tiro di Aguirre respinto sempre da Viscarra al 65′ arriva il raddoppio albiceleste, punizione a due dentro l’area e schema perfetto concluso dalla stella della squadra Luciano Vietto che trasforma il rigore in movimento con un destro violentissimo. L’Argentina vuole chiuderla e va ripetutamente vicino al gol della sicurezza, e il palo colpito da Vietto con un bellissimo destro da dentro l’area di rigore suona come una beffa. Perchè all’87′ arriva il disastroso fallo di mano di Gianetto e il rigore trasformato da Vargas che fa ripiombare l’intero stadio nell’incubo eliminazione. Ultimo sussulto di Vietto nei minuti di recupero che però vede infrangersi il suo tiro e forse le speranze di qualificazione sulla parte alta della traversa. Trobbiani è nella bufera, la scelta di non schierare dall’inizio Ricardo Centurion e Iturbe hanno causato un mare di polemiche tra gli addetti ai lavori, sotto accusa l’inesperienza del tecnico, che di certo ha le sue colpe ma che è anche parecchio sfortunato, poichè l’episodio decisivo è stato causato da Gianetti, inserito da Trobbiani nella ripresa per coprire meglio la difesa dopo aver segnato il gol del momentaneo vantaggio. L’Argentina potrebbe salutare il torneo già al termine della prossima giornata, senza nemmeno aver disputato la propria ultima partita, per quella che sarebbe davvero una disfatta senza precedenti. Per la Bolivia un ottimo risultato, per questa nazionale giunta a questo torneo senza troppe pretese.

Argentina: Walter Benitez, Lisandro Magallàn, Alan Aguirre, Jonathan Valle, Lucas Rodriguez, Lucas Romero, Manuel Lanzini (Gianetto al 69), Marcos Fernandez (Ruiz al 46′), Juan Cavallaro (Centurion al 46′), Luciano Vietto, Lucas Melano
CT: Marcelo Trobbiani
Bolivia: Guillermo Viscarra, Luis Rodriguez, Carlos Paniagua, Stalin Taborga, Pablo Pedraza, Danny Bejarano, Pedro Azogue, Gerardo Castellòn, Vargas, Ricardo Vaca, Alex Pontons
CT: Marco Barrero
Gol: Danny Bejarano al 11′ e Vargas al 87′ (Bolivia) Lucas Melano al 49′ e Luciano Vietto al 65′ (Argentina)

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