venerdì 1 febbraio 2013

Il punto di vista - Torino, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?



Si è concluso da meno di 24 ore il calciomercato di gennaio, la sessione dell'anno che preferisco perchè permette a tutte le squadre di sistemare la propria rosa e di riparare alle carenze palesatesi nella prima metà di campionato. Il tutto in soli ventotto giorni, il che obbliga le società a muoversi con decisione e - se opportuno - ad aprire il portafoglio senza molti margini di trattativa.

Il mio focus di oggi si concentra sul mercato di riparazione del Torino. Un mercato per me enigmatico: il settore che, a detta di chiunque aveva bisogno di un rinforzo di qualità, ovvero il centrocampo, è stato sfoltito e basta. Eppure il rinforzo c'era (Almiron) e c'erano tutti i presupposti per il suo arrivo: il gradimento del giocatore per la destinazione, il gradimento dell'allenatore per il giocatore, l'accordo sull'ingaggio, la volontà di cambiare aria, una resistenza tutt'altro che spasmodica della società di appartenenza. Tutti meno uno, ovviamente, i soldi. 

 


Paulo Vitor Barreto, primo rinforzo di gennaio (Tuttosport)



Questo per me è il reale discrimine tra un buon mercato e un mercato quasi inutile.
Dico quasi perché si è scelto di comprare il (costoso) biglietto della lotteria Barreto. Alcuni, dopo due frazioni di partita, esultano come fosse già stato estratto il primo premio; da parte mia aspetto, speranzoso ma ancora un po' perplesso, che il tempo mi dica che il buon Paulo Vitor sia uscito dall'officina con tutti i pezzi assemblati bene. Se così fosse, indubbiamente un buon acquisto.
Per il resto, dei tre punti di intervento identificati, su due si è deciso di non fare nulla, tanto è vero che al capitolo terzino sinistro, così come a quello regista, non si sono registrati che movimenti (minori, senza dubbio), in uscita, mentre per il terzo e meno importante, ovvero il portiere di riserva, è stata fatta una scelta tutto sommato coerente con le ambizioni di questo campionato e l'importanza del ruolo. Certo che Coppola mi da più o meno lo stesso affidamento di Bocelli in sala operatoria, ma spero di vederlo in campo nel tragitto dal tunnel alla panca e stop. 


Jonathas, secondo acquisto in attacco (Tuttosport)

 

Detto di centrocampo e difesa, e comunque penso che Ventura, a ragione, pensi che a sinistra comunque possiamo reggere così, in attacco ci siamo sbarazzati di Sansone con una leggerezza che spero davvero di non dover rimpiangere in futuro. Di Barreto ho già detto, e abbiamo preso Jonathas che più che altro mi sembra un favora a Mino Raiola, visto che Cairo, dopo avere fatto incavolare mezzo mondo pallonaro qualche amico, sia pure a pagamento, se lo dovrà pur fare. Sulla sua utilità tecnica sono perplesso, tanto più che Bianchi alla fine lo abbiamo tenuto, e spero che Ventura alla fine il placet l'abbia dato, se no questo qui rischia di finire rivettato alla panchina. Sui due giovani belgi sposo in pieno il parere di tutti gli altri tifosi: un 20-30 % di queste operazioni qualche frutto lo da, se incominci a lavorare in questa direzione qualcosa di buono dovrebbe arrivare. Sui movimenti delle giovanili non mi esprimo per manifesta ed ammessa pubblicamente incompetenza, anche se mi parlano un gran bene di Sparacello che Moreno Longo avrebbe richiesto in vista del Viareggio.

In definitiva un mercato che non ci fa fare certo il salto di qualità, ma che ha il pregio di non essere stato condotto con il fuoco al culo, almeno ci siamo evitati il carrello dei bolliti che stava diventando la specialità dell' "osteria Cairo".
 
Vogliamo dare un voto? Per me 5,5 ovvero la media tra le cessioni - 6,5 - e le entrate, esprimibili con un 4,5.

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