lunedì 24 giugno 2013

FIFA WORLD CUP U-20 TURCHIA 2013 - Review 3° Giornata


Terza giornata archiviata per quanto riguarda il Mondiale Under-20 di Turchia, dove nella giornata di domenica abbiamo visto scendere in campo le ultime otto squadre potendoci così fare un'idea più completa sul livello delle partecipanti alla manifestazione. Era il giorno di Cile e Uruguay, attese ad una prova di forza, ma anche dell'Inghilterra tanto bistrattata a livello giovanile.



NUOVA ZELANDA 0-3 UZBEKISTAN
La giornata si è però aperta con il match tra la Nuova Zelanda e gli asiatici dell'Uzbekistan, nazionale in ascesa che ricalca i buoni risultati ottenuti dalla selezione maggiore, ancora in corsa per qualificarsi a Brasile 2014. Contro gli All Whites i ragazzi di Musaev hanno vita facile, dato che la Nuova Zelanda - sebbene sia disposta discretamente in campo - palese degli evidenti limiti tattici che la portano a sbagliare tutto lo sbagliabile e, aggiungendoci la giornata storta di Payne e Fenton (gli unici due giocatori potenzialmente pericolosi), ecco che che i Kiwi sono completamente disinnescati. Il resto lo fa Crocombe, portiere neozelandese, che nel primo tempo regala il vantaggio agli uzbeki disimpegnando un pallone su Sergev che prende la mira e trova Crocombe pronto; sulla ribattuta si avventa però Makhstaliev che sblocca di fatto la partita. Nella ripresa la ciurma di Musaev maramaldeggia e dilaga: il 2-0 è un destro chirurgico di Sergeev, migliore in campo dei suoi e centrocampista davvero interessante, che nel finale serve a Turpanov la palla del definitivo 3-0.


CILE 2-1 EGITTO
Probabilmente la partita migliore della giornata si gioca ad Antalya, e vede impegnata la Rojita di Mario Salas e l'Egitto campione d'Africa Under-20. Le squadre partono subito forte e non si risparmiano colpi, e nonostante il Cile sia quello decisamente offensivo (4-2-3-1 con Castillo centravanti e Maturana, Rabello, Henriquez mezze punte) sono i Faraoni che sulla destra fanno e disfano a loro piacimento grazie a Kahraba, esterno che al 10° trova l'inserimento giusto per battere Melo e portare in vantaggio l'Egitto. Un vantaggio che l'Egitto prova a gestire, e ogni volta che si propone avanti è un pericolo. Ma il Cile ha qualità, e dopo alcuni tentativi trova il pari su una bella azione imbastita da Henriquez e rifinita da Rabello, che Castillo finalizza con l'aiuto di una deviazione. Nella ripresa si gioca a chi si mangia più gol: clamoroso l'errore di testa a porta vuota di Kahraba (sempre lui), marchiano quello di Castillo davanti al portiere egiziano. Poi Salas trova il jolly: fuori Henriquez, dentro Bravo. E il numero 7 ripaga la fiducia, stoppa un pallone al limite dell'area e dopo due dribbling fredda il portiere avversario per il 2-1 decisivo. Pochi minuti dopo arriva il orimo rosso del torneo: a guadagnarselo è Cuevas, colpevole di un'entrataccia su Gomaa. Ma poco male: il Cile vince, forse immeritatamente, e si candida a sorpresa del torneo.


URUGUAY 0-1 CROAZIA
Sorpresa. Come la Croazia, che in questo Mondiale potrebbe andare parecchio avanti soprattutto se là davanti Rebic e Livaja si confermano sui livelli della partita contro l'Uruguay. Un Uruguay ce per un ora non pensa nemmeno a giocare, pasticcia e fino all'ingresso di Nico Lopez è completamente abulico. Tatticamente schierata con un 4-2-3-1 confusionario, la Celeste paga il posizionamento fuori ruolo di giocatori chiave come Cristoforo - troppo arretrato - e Laxalt, confinato a fare il trequartista a sinistra. La Croazia invece è quadrata e gioca un calcio davvero piacevole, con Canadisa e Pjaca sugli scudi. E anche Livaja, che dopo sette secondi (sì, sette secondi), si fa ammonire è una continua spina nel fianco della coppia Silva - Gimenez. Il gol decisivo lo segna però Ante Rebic, classe 1993 e centravanti dell'RNK Split, che al 41° si beve due difensore uruguagi e di destro fredda De Amores. Nel secondo tempo inizia l'arrembaggio Celeste, che si concretizza con un palo clamoroso colto da Nico Lopez e diversi tentativi imprecisi sotto porta, con De Arrascaeta che getta via l'ultimo pallone utile calciando un angolo ignobile.


INGHILTERRA 2-2 IRAQ
Settantacinque minuti, due gol, zero rischi corsi. Poi la follia di un rigore concesso per troppa leggerezza e il pari subito al 90°. Serata no per l'Inghilterra, impegnata in un esordio sulla carta morbido contro il modesto Iraq. Esordio che si trasforma in incubo, e finisce 2-2. Il primo tempo è spiccatamente di marca britannica, con i Leoni che costruiscono il vantaggio a metà del tempo, nel quale Coady è bravo a sfruttare la sponda di Kane per sbloccare la gara. La partita è in discesa, e ad inizio del secondo tempo arriva anche il 2-0, ancora su preparazione di Kane, segnato da Williams. Sembra finita. E invece no. Minuto 75: stupidaggine nell'area inglese, e rigore trasformato dal terzino Alì Faez per il 2-1 che riapre claorosamente i giochi, raddrizzati al 93° dal colpo di testa del centrale Alì Adnan. Un incubo che si materializza, in un incontro in cui gli inglesi hanno dimostrato ancora una volta di non avere cattiveria nè killer instinct. E se dovessero uscire nel girone non ci si dovrebbe stupire.

RISULTATI
GR E - Cile 2-1 Egitto, Inghilterra 2-2 Iraq
GR F - Uruguay 0-1 Croazia, Nuova Zelanda 0-3 Uzbekistan

CLASSIFICHE
GR E - Cile 3, Inghilterra e Iraq 1, Egitto 0.
GR F - Uzbekistan e Croazia 3, Uruguay e Nuova Zelanda 0.

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