giovedì 31 ottobre 2013

Allsvenskan, diciassette volte Malmö: Norling e i giovani trascinano i "Di blåe" al titolo


Dopo tre anni il Malmö torna sul trono di Svezia grazie ad un allenatore innovativo e ad un calcio piacevole e frizzante.

Dall'Uruguay ad eroe di Svezia, con tanto di cittadinanza. Guillermo Molins è il nuovo idolo di Malmö, città situata nel sud del Paese scandinavo che pochi giorni fa ha visto la propria gente festeggiare per le strade il diciassettesimo titolo della propria squadra di calcio. Classe 1988, e nativo di Montevideo, Molins ha ufficializzato il ritorno alla vittoria, nella serata di lunedì 28 ottobre in mezzo ad una tempesta di vento devastante, che però non ha avuto la meglio sulla voglia di vincere dei biancocelesti. 


Se il 2-0 esterno sul campo dell'Elfsborg è frutto di una sua doppietta, il merito di questa cavalcata trionfale è del giovane tecnico Rikard Norling, 42enne al quale tutti pronosticano un grande futuro. Norling ha un po' spezzato tutti i luoghi comuni che abbondando riguardo al calcio scandinavo, mettendo in campo una squadra che - nonostante gli evidenti mezzi fisici - si è sempre giocata le partite con un atteggiamento propositivo, facendo correre la palla per terra con velocità e voglia di fare calcio. Verticalizzazioni, una spina dorsale affidabile e qualche giovane speranza: è stata questa la ricetta vincente di Norling, che ora si gode il suo momento di notorietà e staccherà la spina per qualche tempo andando in vacanza, per poi rientrare e costruire il Malmö che - dopo tre anni - tornerà a calcare il palco della Champions League.

Il successo dei biancocelesti ha tanti volti; oltre a Norling, impossibile non citare il capitano Jiloal Hamad (22 anni), pedina imprescindibile del 4-3-2-1 che oggi viene definito come "albero di Natale". Destro naturale, è già stato opzionato dall'Hoffenheim che a gennaio lo porterà in Germania costringendolo a salutare il club che lo ha fatto nascere e crescere, naturalizzandolo svedese quando solo l'Iraq (paese d'origine) pareva essere il suo futuro scontato. Poi c'è Simon Thern, figlio d'arte ed erede designato del padre Jonas anche nella nazionale svedese; 21 anni, visione di gioco ereditata dal papà che, a sua differenza, giocava qualche metro più indietro. Il centravanti Magnus Eriksson e il difensore centrale Pontus Jansson (oltre al già citato Molins) sono gli altri due pezzi pregiati di casa Malmö, loro sì, confermati in vista della prossima stagione. Anche i numeri parlano di dominio; campioni alla penultima giornata, secondo miglior attacco e seconda miglior difesa, oltre ad aver perso meno di tutti (solo 5 volte e mai per più di due gol di scarto).

In senso generale, l'Allsvenskan si è confermato campionato interessante più per gli affari di mercato potenziali a queste latitudini, piuttosto che per il reale livello della competizione. L'Elfsborg, ormai ex campione in carica, è fuori da tutto; i gialloneri pagano una stagione di transizione e si piazzano al sesto posto, coccolandosi l'unica nota lieta dell'anno che risponde al nome di Mohamed Bangoura, attaccante 24enne della Sierra Leone per il quale alcuni club inglesi si sono fatti avanti. In Europa League ci andrà sicuramente l'AIK, sorpresa di quest'anno e seconda in classifica, mentre per la terza piazza tutto si risolverà all'ultima gara, dato che il Goteborg (51 punti) dovrà difensdersi dagli attacchi di Helsingborg e Kalmar, entrambe a quota 49. In coda, retrocedono matematicamente Öster e Syrianska, mentre ai playout ci andrà la perdente di Halmstad - Brommapojkarna, match che la sorte ha riservato per l'ultima giornata con le due compagini divise da un punto solo.

La classifica dei marcatori è stata dominata dai centravanti di razza.Tobias Hysen (Goteborg), Imad Khalili (Helsingborg) e soprattutto il nigeriano - in forza all'AIK - Kennedy Igboanaike (in foto) hanno fatto vedere i colpi più importanti. Da segnalare anche l'ottima stagione dell'ex cagliaritano El Kabir, che rientrato in patria (al Kalmar) ha ricominciato a segnare. Capitolo talenti; in Svezia si punta forte sui giovani dei settori giovanili, e oltre ai già citati Ther ed Hamad (che hanno fatto le fortune dei nuovi campioni), una menzione la meritano Mans Soderqvist, trequartista del Kalmar classe 1993, e Alexander Milosevic, difensore centrale che dirige da ormai tre stagioni la difesa dell'AIK pur essendo solo un '92. Da loro si ripartirà, magari con una plusvalenza, per riversare forze fresche sul mercato e sui vivai, veri e propri mezzi di sostentamento per tutti i club di Stoccolma e dintorni.

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