martedì 26 novembre 2013

Argentina – Guarda un po’ chi si rivede: Banfield rinato, vetta raggiunta e promozione nel mirino

Il Banfield vola in vetta alla B Nacional (foto: clubabanfield.org)

Fino a qualche mese fa era impensabile un entusiasmo del genere. Quando la "Banda del Sur", frangia estrema della tifoseria del Banfield, a giugno fece irruzione in società devastando tutto per la mancata (e immediata) promozione in Primera Division, tutti si aspettavano l'ennesima stagione di transizione. 


Invece la compagine albiverde ha iniziato bene la stagione, e a metà del cammino si trova inaspettatamente in vetta alla graduatoria di un campionato tra i più complicati di tutto il Sudamerica. Merito del nuovo che avanza; cacciato troppo frettolosamente dal River Plate, Matias Almeyda ha ritrovato la voglia e la grinta di mettersi in discussione a Lomas de Zamora, dove in Avenída Valentin Vérgara è già praticamente un idolo indiscusso. Il suo Taladro gioca alla grande, segna e possiede una discreta intelaiatura che - eventualmente - potrebbe far bene anche nella categoria superiore. Ma questo, forse, è bene dirlo sotto voce.

LA RAPIDA DISCESA - Già, perchè da queste parti ci si esalta e ci si deprime in tempo zero. Che i tifosi del Banfield siano tra i più passionali d'Argentina non v'è dubbio; ma a volte, la troppa affezione, può portare a risultati contrari. Quando due stagioni fa il Florencio Sola gremito vide la squadra retrocedere dopo un semestre senza vittorie, ai tifosi del Banfield non restò che incredulità per una situazione ribaltatasi in pochissimi anni. Era infatti il 2009 quando la squadra vinse incredibilmente la Primera con Julio Cesar Falcioni in panchina: era la squadra di Santiago Silva, James Rodriguez, Sebastian Fernandez e Walter Erviti, che in quel dicembre ottenne la matematica vittoria con l'1-0 al Tigre firmato da una zuccata di Victor Lopez. Da allora, solo delusioni, tradotte in due quindicesimi e due ultimi posti, che hanno di fatto portato il Banfield ad una retrocessione che - come se non bastasse - coincideva con la rapida ascesa dei rivali del Lanus. E' proprio quella con il Granate la partita più sentita, e rinunciare al calcio di vertice mentre i tuoi nemici giocano nelle coppe, peggiora una situazione già delicata di per sé.

Andrés Chavéz, bomber del Banfield

LA RINASCITA - Nell'estate 2013 arriva la vera rivoluzione. Carlos Portell, presidente in carica, si ripresenta per essere eletto, ma questa volta la situazione cambia dato che c'è un avversario agguerrito del quale - i maligni - dicono che abbia importanti scheletri nell'armadio. Comunque Eduardo Spinosa, con uno schiacciante 77%, vince la battaglia burocratica e diventa il nuovo numero uno del Banfield. Pronti, via: Spinosa conferma Almeyda, arrivato qualche mese prima, e gli regala alcuni tasselli importanti per la risalita. Dall'Uruguay ritorna Enrique Bologna, che al Peñarol non ha trovato molta fortuna, per giocare nella squadra che lo ha lanciato, mentre le chiavi della difesa sono affidate all'ex San Lorenzo Bianchi Arce, affiancato dal giovane talento Bettini. A sinistra è stato trattenuto Nicolas Tagliafico nonostante le offerte dall'Europa, e a metà campo la cerniera composta da Bertolo e Domingo dà le adeguate garanzie di copertura ad un reparto offensivo devastante. In tal senso, l'impatto di Andrés Chavéz è stato decisivo; nato trequartista, e annoverato molto spesso tra i centrocampisti, è stato reinventato seconda punta dal Pélado che ne sfrutta l'incredibile velocità ed il fiuto per il gol. Ad oggi ne ha messi dentro 13 in 17 partite, evidenziando una media strepitosa. Con lui, due attaccanti di razza in cerca di rilancio: da una parte Ricardo Noir, ex enfant prodige del Boca Juniors poi costretto a girare il Sudamerica per segnare qualche gol, mentre dall'altra ci si è accaparrati Santiago Salcedo, paraguayano di Asuncion ed ex - tra le altre - di Newell's, Lanus ed Argentinos. Questi tre, in totale, hanno segnato 24 reti sulle 33 totali della squadra, segno di come il modulo di Almeyda esalti particolarmente la fase offensiva.

La barra del Taladro

VETTA SOLITARIA - Con il 3-0 dell'ultimo turno, ed una serie di risultati favorevoli, il Banfield conquista finalmente la vetta solitaria della classifica di B Nacional. Al Florencio Sola, la matricola Sarmiento resiste poco meno di un'ora, per poi capitolare su una botta da fuori di Bertolo e sul raddoppio immediato del solito Chavéz. Nel finale, spazio anche al Títo Noir, che con un assolo scrive i titoli di coda al match. Le inseguitrici balbettano: Independiente e Defensa si annullano nello scontro diretto (che termina 0-0), mentre il Crucero del Norte non molla e batte 1-0 l'Aldosivi a Mar del Plata. Successi anche per Sportivo Belgrano, Brown de Adrogué, Independiente Rivadavia (2-0 all'Union, sempre più in crisi) e Almirante Brown. Notte fonda per il San Martín del Vasco Azconzabal, sconfitto per la sesta volta in trasferta, dove questa volta viene regolato 1-0 dal Patronato, mentre a tornare alla vittoria è il redivivo Huracan, che a Parque Patricios batte 2-0 il Talleres.

- RISULTATI 17° TURNO -
Banfield - Sarmiento Junin 3 : 0
Ind. Rivadavia - Union Santa Fe 2 : 0
Patronato - San Martin S.J. 1 : 0
Douglas Haig - Villa San Carlos 1 : 1
Instituto - Ferro 0 : 0
Brown Adrogue - Gimnasia Jujuy 2 : 0
Defensa y Justicia - Independiente 0 : 0
Boca Unidos - Sportivo Belgrano 1 : 2
Aldosivi - Crucero del Norte 0 : 1
Atletico Tucuman - Almirante Brown 0 : 1
Atl. Huracan - Talleres Cordoba 2 : 0

- CLASSIFICA -
Banfield 40
Defensa y Justicia 37
Crucero del Norte 35
Independiente 32
Ind. Rivadavia 30
Instituto 29
Atletico Tucuman 29
Sportivo Belgrano 28
Union Santa Fe 27
Brown Adrogue 27
Patronato 25
Talleres Cordoba 24
San Martin S.J. 24
Atl. Huracan 23
Almirante Brown 22
Ferro 22
Gimnasia Jujuy 21
Douglas Haig 20
Boca Unidos 20
Sarmiento Junin 19
Aldosivi 14
Villa San Carlos 7

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