venerdì 13 dicembre 2013

Messico, finale atto primo: due ruggiti stendono l'America. Leon vicino al titolo, Boselli show


Dopo alcune stagioni anonime, che questo semestre rappresentasse una grande opportunità per il Léon si era capito dall'inizio. Il cammino perfetto dei ragazzi dell'uruguayano Gustavo Matosas sta per chiudere un cerchio senza particolari sbavature; domenica notte basterà non fare stupidaggini per festeggiare un alloro impronosticabile da tutti, a patto di rimanere concentrati e non lasciare al furente America campo per riparire i giochi. all'Azteca, il Léon si presenta in grande spolvero, con tutti gli uomini in pienissima forma. Come dimostrato questa notte.


BOSELLI SHOW - A Palermo e Genova lo consideravano un ectoplasma, mentre in Inghilterra è stato nominato come uno dei peggiori stranieri mai passati per la terra d'Albione. Eppure Mauro Boselli - a queste latitudini - è un attaccante senza dubbio impattante. La finale contro l'America testimonia questo fatto in maniera acclarata, dato che dopo i tredici gol realizzati fino ad oggi, contro l'America è arrivato il quattordicesimo sigillo che - probabilmente - lo lancia tra i candidati a giocatore dell'anno in Messico. Al suo fianco, prestazioni preziose di Britos e del sempre pronto Arizala, in una compagine guidata - dietro - con sapienza da Rafa Marquez e Magallón.

AMERICA IN CRISI - Dopo gli sforzi profusi per arrivare fin qui, l'America del Pjojo Herrera potrebbe aver compromesso tutto. Intendiamoci, con una reazione d'orgoglio il discorso può riaprirsi domenica, ma fare male a questo Léon non è poi così facile. Da sottolineare le critiche feroci piovute sulla testa del tecnico, accusato di poca propositività con l'esclusione dal primo minuto di Narciso Mina e della mezzapunta Bermudez, sostituita con il più pragmatico paraguayano Martinez. Dietro, le solite amnesie, in passato mascherate con un ottimo attacco, dove Mosquera si è mostrato particolarmente in crisi dando il là alla vittoria dei locali con un errore marchiano di posizione sull'1-0.

DECIDE GULLIT - Dopo dieci minuti il Léon passa subito in vantaggio, con Boselli che protegge un bel pallone che arriva all'accorrente Carlos Peña - soprannominato Gullit - bravo di destro a battere imparabilmente Muñoz dopo un disimpegno errato di Mosquera. L'America non ci sta, e prova a reagire con un'ottima iniziativa di Rey, bravo a manovrare un pallone che Raul Jimenez non riesce a trasformare nel gol del pari. Poco dopo, a cavallo tra i tempi, arrivano altre due ghiotte occasioni per gli ospiti: prima Valenzuela ci prova da fuori trovando pronto Yarbrough, poi lo stesso Topo serve Hernandez che da due passi sparacchia alto. E alla mezz'ora della ripresa La Fiera raddoppia, cn quel Mauro Boselli invisibile fino ad allora ma letale al primo pallone buono sotto porta. E' il 20 che potrebbe chiudere definitivamente i giochi, perchè tra novanta minuti, il Léon ha l'occasione di festeggiare un titolo insperato.

TABELLINO
León: Yarbrough, González, Márquez, Hernández, Magallón, Peña (Navarro 88′), Vázquez, Burbano (Loboa 57′), Montes (Arizala 75′), Boselli e Britos.
América: Muñoz, Mosquera, Rodríguez, Valenzuela (Bermúdez 85′), Layún, Aguilar, Martínez (Mendoza 75′), Sambueza, Medina, Rey (Mina 79′) e Jiménez.

Gol: 10° Peña, 76° Boselli
Arbitro: Ramos Ammoniti: Rodriguez, Mosquera, Sambueza

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