lunedì 16 dicembre 2013

Perù – Universitario a valanga, 3-0 al Garcilaso. Decisiva gara-3 di mercoledì

U ok nel secondo scontro per il titolo (elpopular.pe)

Tutto come da copione. Per sapere chi sarà il campione 2013 in Perù dovremo aspettare gara 3, in programma a metà settimana sul campo neutro di Huancayo. Questo perchè l’Universitario riscatta la beffa di Espinal, vincendo 3-0 con un Real Garcilaso che per lunghi tratti di questa gara, ha dato l’impressione di non voler nemmeno giocarsela forse per puntare alla partita decisiva, che si giocherà in altura a 3200 metri di altezza circa. In campo, infatti, di partita non ce n’è proprio, e nemmeno il rigore fallito da Ramos a metà ripresa avrebbe potuto riaprire i conti, dato che fino a quel momento la U aveva consolidato il 2-0 momentaneo maturato dopo un’ora di dominio assoluto.

BASTA UN TEMPO - Con il giovanissimo talento Guarderás in panchina, Comizzo si affida all’imprevedibilità del bomber Ruidiaz che – in coppia con Zlatan Fernandez – ha il compito di attirare la difesa ospite fuori dalla barricata, favorendo così le incursioni del trequartista uruguayano Guastavino, vero e proprio crick per la difesa del Garcilaso. Dopo otto minuti, è proprio il fantasista a battere di destro Carranza, dopo un’ottima imbastitura sull’asse Chavéz – Fernandez. Pronti, via, ma di reaazione nemmeno l’ombra. E’ anzi l’Universitario a voler chiudere i giochi a tutti i costi, così al quarto d’ora Ruidiaz illumina Fernandez che sentenzia il Real con il 2-0. Il monologo della Crema continua, anche dopo il raddoppio: una bella botta di Gonzales esalta ancora Carranza, che alla mezz’ora riesce a superarsi su Ruidiaz, fermato in uscita lanciato a rete. Solo nel finale il Garcilaso potrebbe accorciare, ma il colpo di testa di Bogado finisce largo di poco.

SLIDING DOORS - L’inizio lento di ripresa favorisce la U, abile a controllare il gioco e a far girare la palla denotando capacità di palleggio davvero importanti. Quando il cronometro segna il minuto 74, ecco la seconda occasione per il Real, che nasce da un disimpegno errato di Galliquio costretto poi, in ripiegamento, a stendere Ferreira. Dal dischetto va il paraguayano Ramos, ma Carvallo respinge, e qualche minuto dopo arriva il 3-0 segnato dal neo-entrato Guarderás, lui sì vero assente, che si preoccupa essenzialmente di scrivere i titoli di codaad un film probabilmente mai veramente iniziato. Curiosità: pur essendo un match decisivo per il Real, il tecnico Garcia ha rinunciato a Montes e Ramúa facendoli entrare solo a partita in corso. Segno che, come supposto da molti addetti ai lavori, il vero obbiettivo rimane vincere a Huancayo.

PAROLA AI TECNICI - “Avevamo un solo risultato a disposizione e lo abbiamo centrato”. E’ questo l’esordio davanti alle telecamere di un Comizzo raggiante fresco di rinnovo contrattuale, al quale è piaciuta la reazione dei suoi uomini dopo il 3-2 dell’andata. “Siamo stati bravi, con la giusta attenzione abbiamo a tratti dominato – ha detto l’argentino - e ora partire subito per Huancayo in modo da acclimatarci al più presto“. Ben altro spirito anima Garcia, sotto l’occhio – oltre che di tifo e stampa – anche della società, che in questi giorni discute il suo futuro e vorrebbe affidarsi ad un nome più prestigioso per la Libertadores. “Il mio futuro? Ne parleremo più avanti – ha chiosato Garcia – l’unica cosa che conta adesso è vincere mercoledì. Tutto il resto è marginale“.

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