venerdì 17 gennaio 2014

I migliori asiatici si sfidano in Oman: archiviata la prima fase di Asian Championship Under 22 tra conferme e sorprese

Una fase del sorteggio

Non solo mare, calco e spiagge. L'Oman, da una settimana a questa parte, ospita la prima storica edizione della Coppa d'Asia giovanile riservata alla categoria di Under 22. Particolare, questa scelta della federazione, che anzichè omologarsi a molte altre decide di alzare di un anno il limite solito, riservato da molti ai ventunenni.


Le sedici squadre al via si sono sfidate nei classici quattro gironi della fase a gruppi, e domenica ci sarà il fischio d'inizio dei quarti di finale, inaugurati dal match tra Siria e Corea del Sud. A seguire, gli Emirati Arabi - a naso, una delle favorite per arrivare fino in fondo - sfideranno la Giordania, mentre lunedì scenderanno in campo altre due favorite al titolo, Australia e Giappone, che se la vedranno rispettivamente con Arabia Saudita ed Iraq. Inserite entrambe nel Gruppo C, Socceroos e Samurai hanno dato vita ad un match che sulla carta poteva rivelarsi equilibrato, dove invece l'Australia è arrivata già qualificata e il Giappone invece con un unico risultato a disposizione (la vittoria). Il 4-0 finale dei giapponesi non deve quindi sorprendere, dato che gli Aussies hanno lasciato fuori sei giocatori titolari (i difensori Chapman e Brillante, il laterale destro Good e le punte Pain, Taggart e Skapetis), proponendo un 3-4-3 nel quale il ct Aurelio Vidmar ha dovuto sparigliare molto le carte. Dall'altra parte invece si è visto probabilmente il miglior giocatore del torneo, almeno fino ad oggi. Shoya Nakajima, numero 10 della selezione allenata da Teguramori, ha segnato tre reti - tutte decisive - coronando le sue prestazioni maiuscole anche con un paio di assist dall' "alto" del suo metro e sessantatre centimetri. Trequartista brevilineo, Nakajima sulla carta parte da esterno di sinista ma molto spesso lo si vede agire in zona centrale, proprio come in occasione della doppietta all'Australia che ha acceso inevitabilmente i radar sul ragazzo che milita nei Tokyo Verdy.
Shoya Nakajima, talento giapponese

Australia e Giappone, dunque, vanno avanti; con buona pace di Iran e Kuwait che abbandonano la competizione nonostante le discrete prove fornite. Soprattutto gli iraniani possono recriminare molto nella partita che poi è risultata decisiva, contro l'Australia, persa per 1-0 a causa di un gol di Petro Skapetis, eclettico esterno d'attacco svezzato dall'Academy dei South Melbourne e ingaggiato pochi mesi fa dai Queens Park Rangers. Equilibrata anche la situazione degli altri gironi; nel Gruppo A, Giordania (possibile outsider, con il miglior attacco di questa prima fase) e Corea del Sud strappano il pass per i quarti a braccetto, con sette punti conquistati in tre partite collezionati grazie a due vittorie dopo l'esordio in cui hanno incrociato le spade (1-1 il finale). A farne le spese sono stati così i padroni di casa dell'Oman, dei quali rimangono solo gli impianti che ospitano la manifestazione, e l'esordiente Myanmar, che pur chiudendo con un passivo di -12 nella differenza reti, può festeggiare questo primo traguardo importante.

Nel girone B ha comandato la Siria, prima con sette punti frutto di un pari con gli Emirati (1-1) e due vittorie per 1-0 ottenute contro Corea del Nord e il cuscinetto Yemen. Per il secondo posto è stato un vero testa a testa, in cui l'hanno spuntata gli Emirati per un solo punto contro la sorprendente Corea. Infine il Gruppo D, dove nell'ultima giornata un gol di Zakaria Al Sudani, centrocampista dell'Arabia Saudita, ha permesso alla selezione araba di superare al secondo posto l'Uzbekistan. Primo, con nove punti (unica nazionale a punteggio pieno delle 16), l'Iraq, che nei quarti con il Giappone promette battaglia e non di sicuro è avversario da non sottovalutare, mentre la Cina chiude a zero punti.
Il bomber iraqeno Hussein

Come di consueto, in competizione come questa sono molti i talenti da seguire. Oltre al già citato Nakajima, una menzione d'obbligo la merita Marwan Hussein Al-Ajeeli, attaccante dell'Iraq e vicecapocannoniere provvisorio del torneo con quattro gol segnati dietro all'iraniano Rezai. Classe 1992, Hussein milita in patria nell'Al-Zawra'a, e sa segnare in tutte le maniere, oltre a risultare micidiale negli ultimi sedici metri. Ahmad Shambih, portiere emiratino, è un altro profilo interessante, così come il collega coreano No Donggeon, mentre tra i difensori ha brillato particolarmente Amro Jeniat, gigantesco centrale in forza alla selezione siriana. Diverso il discorso che riguarda l'Australia, dove la maggior parte dei giocatori fa parte in pianta stabile delle franchigie di A-League e vanta esperienze internazionali nelle coppe. Brillante, Good, Galloway, Pain e Taggart non hanno certo bisogno di presentazioni, e allora qualche centesimo ce lo si può giocare su Dylan Tombides, attaccante che nella squadra riserve del West Ham sta facendo vedere cose importanti. E se vi sembra di aver visto molto, ricordate la frase di un celebre artista italiano: "il meglio deve ancora venire". Anche qui, in Oman.

GRUPPO A  - Corea del Sud 1-1 Giordania, Oman 4-0 Myanmar; Myanmar 0-3 Corea del Sud, Giordania 1-0 Oman; Oman 0-2 Corea del Sud, Giordania 6-1 Myanmar. CLASSIFICA - Giordania e Corea del Sud 7; Oman 3; Myanmar 0.

GRUPPO B - Corea del Nord 3-1 Yemen, Emirati 1-1 Siria; Siria 1-0 Corea del Nord, Yemen 0-1 Emirati; Corea del Nord 0-0 Emirati, Siria 1-0 Yemen. CLASSIFICA - Siria 7; Emirati Arabi 5; Corea del Nord 4; Yemen 0.

GRUPPO C - Australia 1-0 Kuwait, Giappone 3-3 Iran; Iran 0-1 Australia, Giappone 0-0 Kuwait; Iran 3-1 Kuwait, Australia 0-4 Giappone. CLASSIFICA - Australia 6; Giappone 5; Iran 4; Kuwait 1.

GRUPPO D - Uzbekistan 2-1 Cina, Iraq 3-1 Arabia Saudita; Iraq 2-1 Uzbekistan, Arabia Saudita 2-1 Cina; Arabia Saudita 1-0 Uzbekistan; Iraq 1-0 Cina. CLASSIFICA - Iraq 9; Arabia Saudita 6; Uzbekistan 3; Cina 0.

PROGRAMMA QUARTI DI FINALE
19/01 - Siria vs Corea del Sud
19/01 - Giordania vs Emirati Arabia
20/01 - Australia vs Arabia Saudita
20/01 - Giappone vs Iraq

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