mercoledì 15 gennaio 2014

Portogallo, Benfica campione d'inverno in memoria di Eusebio. Ritorno a sorpresa dello Sporting

Omaggio ad Eusebio al Da Luz

Sembra la trama di un film già visto. O meglio, l'ennesimo capitolo di un fumetto Disney dove il cugino sfortunato (Paperino) è costretto costantemente a ingoiare il rospo derivante dalle eterne fortune di Gastone, parente invidiato e baciato dalla buona sorte. Poi, una sera, complice l'atmosfera mistica, i ruoli si invertono; e così succede che il Benfica vinca la partita più sentita del Portogallo, battendo il Porto all'Estadio Da Luz pochi giorni dopo dalla morte di una delle figure più importanti di sempre di questo ultracentenario club.


Eusebio non c'è più, e sul campo le Aguias lo onorano indossando una maglia che al posto del cognome porta la scritta "Eusebio". Semplice, ma di grande impatto, come la cerimonia di qualche ora prima quando sul campo è stata portata la bara contenente il feretro del campione, ricoperta da un grande bandierone biancorosso che ha provocato la commozione generale tra migliaia di presenti. Lisbona è vestita a lutto, ma "O'Clasico" deve giocarsi, e anche se quello che succede in campo ha importanza marginale nell'immaginario collettivo, c'è sempre una figura da commemorare ed il titolo di campione d'inverno da portarsi a casa. In ogni caso, dopo quasi tre anni tra Benfica e Porto non c'è partita, e le reti segnate da Rodrigo - molto bravo ad eludere la difesa dei Dragoni per poi battere Helton in diagonale - e da Garay sono solo la naturale conseguenza di una grande serata.

La Superliga di quest'anno si prannuncia una delle edizioni più equilibrate dell'ultimo decennio dato che oltre alle solite due potenze (con il Benfica che vorrebbe vendicarsi della delusione maturata lo scorso anno al fotofinish), anche lo Sporting Lisbona pare stia tornando a studiare da grande squadra. Al giro di boa, sono infatti i Leoni ad inseguire i rivali cittadini a due punti di distacco, mentre il Porto - dopo la debàcle del Da Luz - rimane fermo al palo con 33 punti, a tre lunghezze dal Benfica. Il mercato invernale però potrebbe stravolgere tutto, soprattutto in casa Benfica, dato che due titolari ad ore dovrebbero lasciare il Portogallo. Infatti, l'attaccante Rodrigo pare essere ormai ai dettagli per firmare con lo Zenit, che per lo spagnolo sborserebbe circa 30 milioni di euro e vorrebbe infilare nella trattativa almeno un'opzione sull'argentino Garay. Guarda caso, i due match-winner contro i Dragoni. A margine, arriveranno gli irrifiutabili 25 milioni dal Chelsea per il centrocampista Matic, che nel 2011 il Benfica riscattò dai Blues per 5 milioni ed ora lo ha valorizzato fino a cinque volte tanto.

Il Porto invece, a meno di colpi di scena, non dovrebbe subire gravi perdite (Otamendi e Fernando sono in bilico) a alla lunga potrebbe uscire con quella qualità che da sempre contraddistingue questa squadra, capace di lottare su più fronti ed essere costantemente pericolosa. La copertina del semestre la merita però lo Sporting; quando in estate il nuovo tecnico Leonardo Jardim è arrivato all'Alvalade, la società era alle prese con una feroce contestazione da parte della tifoseria, stanca di rimanere ferma al palo mentre le rivali fanno incetta di trofei. Jardim, ex Braga e all'Olympiakos nella scorsa stagione, ha puntato forte su chi c'era già e ha svecchiato la rosa in maniera importante, liberandosi di ingaggi onerosi come quellodell'olandese Van Wolfswinkel. Il risultato è l'esplosione del sostituto naturale, il colombiano Freddy Montero che molte società di Serie A hanno scartato in passato, autore di 13 reti e in odore di convocazione nella nazionale che potrebbe essere la sorpresa del prossimo Mondiale. Inoltre, spazio al vivaio: il terzino destro Cedric Soares e i centrocampisti Andrè Martins e William sono i nuovi prodotti di un settore giovanile sempre florido, che in passato ha prodotto fenomeni del calibro di Cristiano Ronaldo. Davanti, oltre a Montero, è risultato fondamentale l'apporto dell'algerino Slimani, altra intuizione di Jardim. Che - ad oggi - è il tecnico portoghese più impattante.

Il resto della classifica ci racconta della crisi del Braga, settimo e ormai fuori dai giochi "europei", e promuove a pieni voti l'Estoril, quarto e in netta ascesa dopo l'esonero di Costinha in favore di Mauro Silva. Menzione d'onore anche per Nacional e Vitoria Guimaraes, mentre in coda sarà lotta fino all'ultimo giro di lancette fra almeno cinque squadre. E se il Paços Ferreira - rivelazione lo scorso anno - sembra spacciato, vediamo se Nanu Galderisi saprà dare un volto vincente all'Olhanense degli italiani, dove è l'ex Livorno Federico Dionisi a guidare l'attacco.

RISULTATI 15° TURNO - Braga 3-0 Vitoria Guimaraes; Rio Ave 1-1 Maritimo; Estoril 0-0 Sporting; Arouca 2-0 Belenenses; Academica 4-2 Paços Ferreira; Benfica 2-0 Porto; Olhanense 2-1 Vitoria Setubal; Nacional 2-0 Gil Vicente.

CLASSIFICA - Benfica 36; Sporting 34; Porto 33; Estoril 25; Nacional 24; Vitoria Guimaraes 23; Braga 22; Rio Ave, Academica e Gil Vicente 18; Maritimo 17; Vitoria Setubal 16; Arouca 15; Belensnes e Olhanense 12; Paços Ferreira 9.

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