lunedì 27 gennaio 2014

Superclasico Capitolo II: Lanzini e Menseguéz stendono il Boca Juniors

Manuel Lanzini, vera figura decisiva della serata
Questa volta vince il River. Approfittando degli errori, ed orrori, difensivi del Boca Juniors, i Millonarios si portano a casa il secondo Superclasíco del 2014 battendo 2-0 gli Xeneizes, al termine di un match non dominato, ma giocato comunque con la giusta dose di “gárra y huévos“.


A decidere la partita sono state le marcature di Manuel Lanzini e Juan Carlos Menseguéz, schierato a sorpresa da Diaz al posto dello squalificato Cavenaghi a fianco di Teofilo Gutierrez, attaccante ancora inceppato e spesso avulso dalla manovra riverplatense. In tal senso, molto interessanti sono state le scelte dei due allenatori; Don Ramon ha optato per un 3-4-1-2 bilanciato dal rientro di Edér Alvarez Balanta, una sicurezza in mezzo al reparto difensivo della Banda, che assieme a Mercado e a Maidana (a proposito, il trasferimento al Puebla sembra definitivamente saltato) ha chiuso ogni spazio agli avanti avversari, permettendo una serata relativamente tranquilla a Barovero. Interessante la mediana, con Carbonero esterno a tutta fascia, a fare e disfare sulla destra, e il solito Vangioni a sinistra; un Vangioni che probabilmente verrà accentrato quando il nuovo acquisto Uribarri sarà arruolabile, viste le ottime partite disputate dal Piri centralmente, dove Ponzio e Kranevitter hanno composto ieri sera la coppia titolare. Dell’attacco si è già detto: leggerino, ma terribilmente incisivo.

Dall’altra parte, Carlos Bianchi non si fa problemi a schierare l’offensivissimo 4-2-3-1 dove – tra le mezzepunte – c’è anche il recuperato dell’ultimo minuto Lautaro Acosta. In difesa, nonostante le sbandatura del derby di sabato scorso, tocca ancora a Joel Rodriguez affiancare Forlín, con Grana a destra e Zarate a sinistra. Fernando Gago, tra i migliori in campo, in mezzo ha cercato di fare e disfare poco aiutato da Ledesma, mentre Gigliotti non si è proprio visto. La cosa più preoccupante, però, riguarda l’equivoco tattico Juan Manuel Martinez: il Burríto è una seconda punta pura, e da esterno non rende. Anzi, praticamente si annulla.

L'omaggio a Falcao (marca.com)

Erano queste le premesse di una partita piccantissima, che si apre con l’omaggio del River Plate a Radamel Falcao Garcia, al quale è stata augurata buona fortuna con uno striscione prima del fischio iniziale. Pronti, via, e il Millo è una furia impazzita. Nei primi minuti l’assedio alla porta di Tripodi è esagerato, e al sesto giro di lancette Gutierrez trova uno spunto in mezzo all’area che viene sfruttato dalla Joya Lanzini, bravo ad andare via a Grana – che può solo leggergli la targa – e a battere Tripodi imparabilmente. Da notare, come l’arrore da cui nasce il gol sia una dormita clamorosa della banda laterale del Boca, dal quale parte il pallone diretto a Téo. Ma il Boca non reagisce; ci prova, soprattutto con qualche guizzo di Acosta, ma non è serata e si vede. Così la Banda chiude i conti prima di andare a riposo, grazie ad un Lanzini in forma mondiale, che prima si mangia il raddoppio davanti a Tripodi, poi uccella Zarate e mette davanti al portiere avversario il Rayo Menseguéz, bravo ad andare via ancora a Grana (sempre lui) e a scrivere i titoli di coda ad una partita mai iniziata.

Nella ripresa però il Boca sale di intensità, complice un avversario spremuto e mentalmente più pragmatico, salvato in un paio di circostanze da Barovero. Un buon Xeneize, si divceva, che al fischio iniziale del secondo tempo sfiora il gol con una bella iniziativa di Gigliotti, per poi esaltare le qualità del Trapíto su palla inattiva. Gago calcia una punizione con il contagiri, Forlín la incoccia di testa ma Barovero vola a deviarla fuori dallo specchio. Ma i minuti passano, così nel finale – con il Boca lunghissimo – la palla del 3-0 arriva sui piedi del Keko Villalba, servito in maniera impeccabile da Vangioni, fermato bene da Tripodi. Al fischio finale c’è anche la premiazione, sì, perchè i Millonarios si portano a casa il platonico titolo del Torneo di Cordoba. In Italia si direbbe: “Ti ho alzato la coppa in faccia“, ma in Argentina si traduce “a quando il prossimo Superclasíco“?

TABELLINO
Boca Juniors: Emanuel Trípodi; Hernán Grana, Juan Forlín, Joel Rodríguez, Nahuel Zárate; Fernando Gago, Pablo Ledesma; Juan Manuel Martínez, Luciano Acosta, Juan Sánchez Miño;  Emmanuel Gigliotti. DT: Carlos Bianchi. River Plate: Marcelo Barovero; Gabriel Mercado, Jonathan Maidana, Éder Álvarez Balanta; Carlos Carbonero, Leonardo Ponzio, Matías Kranevitter, Leonel Vangioni; Manuel Lanzini; Juan Carlos Menseguez e Teófilo Gutiérrez. DT: Ramón Díaz.
Arbitro: Diego Abal Gol: PT 6′ Manuel Lanzini (R), 41′ Juan Carlos Menseguez (R) Ammoniti: PT 14′ Hernán Grana (B), 28′ Nahuel Zárate (B), 30′ Gabriel Mercado (R), 46′ Leonel Vangioni (R). ST 1′ Juan Carlos Menseguez (R), 40′ Éder Álvarez Balanta (R), 47′ Pablo Ledesma (B) Cambi: ST 0′ Cristian Erbes per Juan Manuel Martínez (B), 13′ Ramiro Funes Mori per Gabriel Mercado (R), 30′ Daniel Villalva per Juan Carlos Menseguez (R), 33′ Franco Fragapane per Juan Sánchez Miño (B), 36′ Osmar Ferreyra per Leonel Vangioni (R), 40′ Mauro González per Luciano Acosta (B), 41′ Giovanni Simeone per Teófilo Gutiérrez (R)


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