venerdì 24 gennaio 2014

Una voglia... Mata di rilancio: lo spagnolo passa al Manchester United


Si vede che al Chelsea comanda un russo, che preferisce lavorare quando fa freddo. Infatti, il mercato dei Blues si accende solo d'inverno, come il riscaldamento di casa, perchè Abramovich - d'estate - è troppo impegnato a godersi i suoi yatch.


Le mosse che contano si fanno a gennaio: nel 2011 è stato il turno di Fernando Torres, pagato al Liverpool uno sproposito, mentre adesso - lo sproposito - è la cifra che entra nelle casse dei Blues per Juan Mata, ceduto allo United per una cifra che si aggira sui 45 milioni di euro. Quasi il doppio del 27 pagati due anni fa al Valencia. Una volta tanto, il Chelsea ci ha guadagnato.

Plusvalenze a parte, in Inghilterra sono rimasti tutti di sasso, perchè si sapeva che Mata sarebbe partito, ma tutti pensavano verso l'estero. I Red Devils avranno anche stabilito il record storico per un ingaggio di questo calibro, ma ora si ritroveranno con un attacco lucidato a dovere. Non che quello del Chelsea sia male, ma anche se a Manchester non puntano più al titolo, dalle parti di Stamford Bridge nessuno ha capito che bisogno ci fosse di aiutare i rivali dello United. Certe reazione (il plateale "vaffa" che la mezzapunta spagnola indirizzò allapanchina dopo un cambio), però, con Mourinho non te le puoi permettere, anche se sei uno dei giocatori più importanti del gruppo. Talmente importante, che il canale Youtube della società aveva dedicato a Mata addirittura un rap: "Run", spassosissimo motivo che recita pressappoco "Run, little Mata" ("Corri, piccolo Mata"). 

Che esagerati. Il suo metro e settantaquattro non è poi così misero, anche perchè con il numero dieci sulla schiena, a contare sono i piedi, e il sinistro di "Juanmi" è davvero da favola. "Merita di stare in campo", ha scritto qualcuno, soprattutto perchè ha vinto un Europeo ed un Mondiale con la sua nazionale, un'Europa League ed una Champions, oltre ad essere stato premiato due volte di fila giocatore dell'anno dai tifosi del Chelsea. Nel nord dell'Inghilterra approda in una squadra alle prese con l'anno zero, ma andrà a comporre un reparto offensivo da favola che lo vedrà a supporto di Robin Van Persie, affiancato da Wayne Rooney e dal nuovo talento emergente Adnan Januzaj, ma dovrà superare lo scetticismo iniziale nato dall'incredibile cifra investita per il suo cartellino.

A Londra invece, era amato da tutti, tranne che da uno, cioè quello che conta. Anche più del russo che ama il mercato, ma solo d'inverno.


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