venerdì 7 novembre 2014

Da Douglas Coutinho a Gabigol: i 10 talenti del Brasileirão 2014



Il Brasileirão 2014 entra nella fase calda ed anche quest'anno ha espresso il massimo valore in fatto di giovani talenti. Da nord a sud, andiamo a conoscere le prossime possibili stelle del Brasile che verrà.


DOUGLAS COUTINHO (1994, Atletico PR) - La prima tappa obbligata è lo stato del Paranà, dove con la maglia dell'Atletico si sta mettendo in luce Douglas Coutinho. Vent'anni compiuti a maggio, Coutinho è l'astro nascente del Furação che quest'anno sta cercando di asssestarsi in una posizione tranquilla di classifica. Coutinho è un attaccante con un buon fisico e un senso del gol ancora da affinare, possiede un ottimo piede destro e pur amando partire da centravanti - tanto che in patria lo paragonano addirittura al primo Balotelli - non è raro che venga schierato da punta esterna. Stilisticamente bello da vedere, è anche la stella della Seleção under 23 che mira a vincere le prossime olimpiadi casalinghe.

CARLOS (1995, Atletico MG) - A Belo Horizonte c'è un ragazzino che tenta di farsi largo tra i grossi nomi. Si chiama Carlos Carvalho, ha 19 anni e in questo ultimo periodo ha superato le dieci presenze in campionato, condendole con 4 gol di pregevole fattura. Punta rapida e dal dribbling facile, Carlos è uno dei pupilli dello staff del Galo, tanto che la società - su suggerimento del DT Levir Culpi - gli ha fatto firmare il primo contratto pro con scadenza 2019. Questo è un ragazzino da tenere d'occhio, soprattutto per quello che sarà il 2015; se dovesse trovare spazio, come in tanti si augurano, prima di compiere 21 anni potrebbe già diventare un giocatore pronto per l'avventura europea.

LUAN (1993, Gremio) - Una mezzapunta formato tascabile se la coccola il Gremio, che ormai ha trovato posto fisso a Luan. Prelevato dal Catanduvense, questo trequartista è subito diventato titolare inamovibile in quel di Porto Alegre, dove viene solitamente schierato dietro a due punte di ruolo. Destro naturale, è mortifero sui calci piazzati, una delle sue specialità. Il 2014 ha rappresentato una grande annata per lui, visto che - oltre ad aver totalizzato parecchie presenze in campionato - ha esordito con gol anche in Coppa Libertadores. Carlos Dunga è un suo estimatore e si vocifera che potrebbe chiamarlo per il prossimo ciclo di amichevoli in preparazione della Coppa America.

ERIK (1994, Goias) - Altra corsa, altro giro, altra punta dal sicuro avvenire. Il Goias risponde alle rivali lanciando Erik, che in realtà è già alla sua seconda stagione tra i professionisti. Attaccante atipico, questo ragazzo di Nova Repartimento, che dal "basso" del suo metro e 70 ama particolarmente partire centrale e svariare sul fronte offensivo per dare meno riferimento possibili. Nel club però viene spesso utilizzato come ala, molte volte a sinistra per sfruttare il suo dinamismo e uno dei suoi colpi preferiti, il tiro a giro dopo il rientro sul piede destro. Alcune voci di calciomercato lo danno vicino al Porto, che in Sudamerica ha dimostrato a ripetizione di saperci prendere.

Erik (Goias)

ADEMILSON (1994, San Paolo) - Su di lui c'è poco da dire. E, quel poco, lo dice Luis Fabiano in un'intervista su Placar: "Ademilson è uno dei ventenni più forti coi quali mi sia capitato di giocare". Famosissimo per i suoi exploit a livello giovanile, soprattutto con la Canarinha, Ademilson ha ormai trovato i suoi spazi nel San Paolo dove, là davanti, viene alternato allo stesso "O'Fabuloso", Pato ed Alan Kardec. Tecnicamente è indiscutibile già da tempo, ma una piacevole sorpresa di questi ultimi tempi è la facilità con cui va all'assist. Con la maglia del Tricolor è infatti ad oggi il miglior passatore della squadra, e questa sua peculiarità lo fa piacere molto a Muricy Ramalho, uno che di giovani se ne intende.

ALISSON (1993, Cruzeiro) - Nel Cruzeiro avviato verso il secondo titolo consecutivo brilla la stella di Alisson, altra mezzapunta che nel corso della stagione si è riciclato centrocampista centrale, mettendo a servizio della squadra la sua visione di gioco ed i suoi piedi precisi come joysticks. Cresciuto nel vivaio della Raposa, ha passato un anno in prestito al Vasco dove ha vissuto la brutta esperienza della retrocessione, che però caratterialmente lo ha aiutato a forgiarsi. "Quando ci sontestavano subito avevo paura - ha raccontato tempo dopo - ma poi ho capito che per fare questo mestiere le condizioni non le dettavo io". Maturità fuori e dentro al campo, dove raramente sbaglia la giocata.

RODRIGO CAIO (1993, San Paolo) - Difensore centrale e poi centrocampista, prima che un brutto infortunio lo togliesse di mezzo anzitempo. Questa è grossomodo l'ultima annata di Rodrigo Caio, uno che gioca prevalentemente dove c'è un pallone da battagliarsi. Nato a Dracena, qualche chilometro distante a San Paolo, da bambino viene notato ad un torneo con il Santos che se lo lascia sfuggire proprio a favore del Tricolor. Un buon fisico abbinato a doti tecniche discrete ne fanno un elemento prezioso in più zone del campo, a volte troppo irruento ed incline al cartellino, ma al netto di alcune amnesie si può tranquillamente classificare come un soldatino diligente. Tornerà in campo nel 2015, speriamo rinvigorito.

 
Rodrigo Caio (San Paolo)
MAYKE (1992, Cruzeiro) - Il suo cartellino vale già tre milioni di euro. Questo perchè, dopo l'ottimo 2013, nessuno si è deciso a puntare su di lui. Lui è Mayke, freccia del Cruzeiro che gioca come terzino destro ma per capacità atletiche assomiglia al re dei laterali verdeoro "tutta fascia", Maicon. Titolarissimo con la Raposa, club nel quale ha intrapreso tutto il percorso giovanile, Mayke è sui radar di parecchi club europei, che però devono superae l'annoso "enpasse" causato dal solito cartellino in mano a più soggetti. Veloce, rapido nello stretto, macina chilometri e spesso arriva al cross con facilità e lucidità, doti fondamentali per un calciatore che percorre decine di volte a partita la fascia laterale. 

LUCAS SILVA (1993, Cruzeiro) - Il mediano che piace(va) tanto all'Inter. Lucas Silva è il recupera palloni del Cruzeiro, società che negli ultimi anni sta lavorando in maniera impeccabile a livello giovanile. Numero 16 sulle spalle ("volevo il 4, ma siccome non era disponibile ho scelto questo perchè un mio ex allenatore diceva che corro per quattro"), destro educato ma non trascendentale, con mille polmoni a sopperire ad eventuali mancanze tecniche. E' uno dei centrocampisti che ha messo insieme più minuti in stagione. Il motivo? Non ha un sostituto di ruolo e il suo rendimento oscilla sempre tra la sufficienza piena e la partita da applausi. Non è escluso che l'Inter possa tornare alla carica, soprattutto se dovessero trovare la via per farlo diventare comunitario.

Gabigol (Santos)

GABIGOL (1996, Santos) - Quando il Santos lo preleva da ragazzino da una piccola società di Sao Bernardo, in pochi avrebbero scommesso su quel ragazzino mingherlino che sì, segnava tanto, ma fisicamente lasciava molto a desiderare. Oggi Gabriel Barbosa ha 18 anni e viene soprannominato "Gabigol" per ovvi motivi, anche se lui odia questo nomignolo e non vuole nemmeno sentirlo; Gabigol ha segnato in tutte le categorie con il Peixe ed è quello che può considerarsi l'astro nascente del calcio brasiliano, anche per via dell' etichetta di "Menino da Vila", ovvero di uno cresciuto nello stesso posto di Diego, Elano, Robinho e un certo Neymar. Seconda punta rapida, segna in tutti i modi e fa spesso segnare i compagni portandosi via avversari a gruppi. Che volere di più?

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