mercoledì 5 novembre 2014

Vetokele e i gol per il Charlton


Un buon turista che si rispetti non può andare a Londra senza visitare qualche stadio. D'altronde gli impianti inglesi sono uno dei fiori all'occhiello del posto, soprattutto per gli appassionati. L'Emirates, Stamford Bridge ed Upton Park ricevono decine di visite ogni giorno, ma se volete provare un'esperienza alternativa andate alla stazione di Charing Cross e spingetevi a nord, fino alla fermata di Charlton.

Dopo qualche centinaio di metri a piedi vi ritroverete davanti al "The Valley", tana del Charlton Athletic, piccola società londinese che dopo i fasti di inizio millennio ha cominciato a navigare nelle serie inferiori inglesi. Da due anni pascola nei prati della Championship, la seconda serie, dopo essere arrivata a passarsi tre stagioni consecutive addirittura in League One. Lo scorso anno la salvezza arrivò all'ultimo turno, giocato proprio davanti agli oltre 20 mila del "The Valley", in un infuocatissimo derby con il Watford finito 3-1 per gli Addiks. Ma quest'anno le cose sembrano cambiate; nonostante la squadra non abbia nè risorse tecniche nè - tantomeno - economiche per competere con le prime della classe, il "chairman" Richard Murray punta deciso alla qualificazione per i playoff promozione, utili a sognare il salto tra le grandi che manca da diversi anni, quando con la maglia del Charlton giocava addirittura un Paolo Di Canio a fine carriera.

Nel mercato estivo si è cercato di fare le classiche nozze con i fichi secci, ma il manager del Charlton - Bob Peeters - sembra aver visto giusto su un attaccante in particolare, destinato forse a diventare l'ago della bilancia tra il vivacchiare e puntare all'impresa. Nato a Oostende, Belgio, nel 1992, Igor Vetokele è l'uomo copertina di questa squadra. Venuto alla luce da padre angolano e mamma belga, Vetokele già da ragazzino sviluppa un fisico molto più possente rispetto ai pari età, tanto che al compimento del decimo anno Igor viene ingaggiato dal settore giovanile del Gent, squadra con la quale compirà tutto il percorso fino alla prima squadra, dove però non esordirà mai. Infatti i suoi colpi non sono passati inosservati durante un'amichevole estiva ai dirigenti del Cercle Bruges, che se lo portano a casa con un blitz immediato. A Bruges, Vetokele gioca una sola stagione segnando nove reti e facendosi notare stavolta da una società estera. A comprarlo, nell'estate del 2012, è il Copenaghen, club danese col quale arriva la prima soddisfazione personale per Igor, che al "Metropole" di Lille esordisce in Champions League. Due campionati e sedici gol dopo, ecco la chiamata di Peeters con conseguente partenza alla volta di Londra.

La preparazione estiva parte subito male, perchè una caviglia dà noia a Vetokele, che così è costretto a fermarsi ripresentandosi in tempo per la prima di campionato. Ma nessun problema, perchè il gol che porta al pareggio contro il Brentford è proprio lui a firmarlo col pezzo migliore del suo repertorio: partenza da sinistra e rientro saltando l'avversario, con un destro teso e preciso sul secondo palo. Di gol ne arriveranno altri sei, almeno ad oggi, e tutti sono legati da una curiosità: a parte la rete della vittoria sul Derby, Vetokele ha sempre segnato in partite finite in parità. Destro naturale, brevilineo e veloce negli spazi, ama giostrare però da prima punta che spazia su tutto il fronte d'attacco. Una caratteristiche che esalta il gioco pragmatico, soprattutto in trasferta, di Peeters.

Un capitolo a parte lo merita la sua militanza in nazionale. Igor ha giocato con tutte le selezioni giovanili belghe, segnando poco ma con regolarità. Nel 2014 però ha deciso di rispondere alla convocazione dell'Angola dopo essere stato uno dei punti di forza dell'under 21 belga, in coppia con un altro talento come Batshuayi. Il suo esordio è arrivato nell'1-1 contro l'Iran, e l'obbiettivo dichiarato è ovviamente arrivare tra i 23 per Marocco 2015. Nel frattempo Vetokele gioca e segna con la maglia del Charlton, nella speranza che il prima possibile siano Chelsea, Arsenal o West Ham ad accorgersi di lui.

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