martedì 9 dicembre 2014

Un ritorno in color Bordeaux

Quando il gigante maliano Cheick Diabate ha segnato il gol del 3-2 sul Lorient, nell'ultimo turno di Ligue 1, in molti hanno rivisto quel carattere che a Bordeaux mancava da molti anni. Forse dai tempi dell'ultimo titolo, vinto al termine della stagione 2008/09. Willy Sagnol ed i suoi ragazzi vogliono provare a riportare i girondini in Europa. E, ad oggi, sono alle spalle delle solite grandi francesi.



Da un lustro, a Bordeaux, sembra che il tempo si sia fermato. Les Girondins sono usciti completamente dal calcio che conta, ma la cosa particolare è che di loro non si è proprio parlato. Nè bene (e, per farlo, motivi non ce ne sarebbero mai stati), nè male. Dall'ultima Ligue 1 vinta, correva il giugno del 2009, nella regione dell'Acquitania si è sprofondati in una sorta di limbo dal quale il Bordeaux sembra riaffacciarsi a testa alta solo adesso. Grazie, principalmente, a Willy Sagnol. Fresco di nomina la scrosa estate, Sagnol ha interrotto anzitempo la sua carriera da calciatore dopo aver subito diversi infortuni che, negli ultimi anni, gli impedirono di trovare ancora quella continuità necessaria a portare avanti la propria vita di campo. Così, dopo aver vinto numerosi trofei con Bayern Monaco e Francia, Sagnol ha passato alcuni anni a coordinare le nazionali giovanili francesi, prima di essere chiamato ad allenare il Bordeaux.

"La sfida era importante - dice oggi Sagnol, personaggio a dir poco controverso (una sua frase, "gli africani sono poco intelligenti", ha scosso l'intera Francia) - perchè volevo provare a cimentarmi in una realtà di club". In mano gli danno una squadra da rifondare, chiedendogli consigli anche su alcune operazioni di mercato. Lui risponde presente, e si cala perfettamente nella mentalità riportando - non dopo parecchi sforzi - un po' di gente disillusa allo "Chaban Delmas". Il lavoro del tecnico è sotto gli occhi di tutti; in primis ha riportato nella Gironda una mentalità offensiva ormai lontana parente dagli atteggiamenti catenacciari di Tigana e Gillot, ed in secondo luogo è stato bravo a trovare i puntelli giusti da inserire nei ruoli chiave della squadra. Il Bordeaux, oggi, gira che è un piacere, impostato in maniera da creare una mole importante di gioco in un sistema nel quale viene premiato chi il pallone lo sa trattare. L'undici titolare è stato puntellato da due affari low-cost, ma dal rendimento sicuro, come il fantasista Wahbi Khazri e il terzino Diego Contento, uno che al Bayern è cresciuto proprio con Sagnol come idolo. A loro si affianca la consacrazione di Diego Rolan, talento classe 1993 prelevato lo scorso anno dal Defensor Sporting, ed il recupero di un importantissimo jolly come Plasil, rientrato da Catania dopo essere stato sbolognato (troppo in fretta?) da Gillot.


Sagnol è consapevole del fatto che nell'immediato futuro qualche pedina sarà sacrificabile, e nonostante il rendimento altalenante del pacchetto arretrato, i primi ad essere nella lista "uscite" dovrebbero essere il centrale Sanè ed il brasiliano Mariano. Quest'ultimo è considerato ormai il miglior laterale destro del torneo, nonostante non militi in squadre dall'appeal maggiore. Poi c'è Diabate; l'attaccante del Mali - lento ed impacciato lo scorso anno - ha imparato a segnare e la sua doppietta di sabato al Lorient dimostra come mentalmente questa squadra sia stata preparata a dovere da Sagnol. Diabate, entrato al 60° minuto, ci ha messo quattro minuti per mettere dentro la palla del 2-2 su assist perfetto di Tourè, replicandosi qualche minuto dopo su perfetta assistenza Khazri. Già, Khazri, mezzapunta per la quale il termine "genio e sregolatezza" calza a pennello.

La classifica per ora sorride, e dà le giuste soddisfazioni alla società presieduta  - ormai dal 2001 - dalla compagnia televisiva M6. Sabato c'è la trasferta di Nantes in contemporanea a Monaco - Olimpique Marsiglia, match nel quale sono impegnate due squadre che ad oggi precedono il Bordeaux. In caso di vittoria il passo in avanti potrebbe risultare significativo, soprattutto perchè guardandosi alle spalle il distacco dalle inseguitrici in lotta per l'Europa League comincerebbe ad essere consistente. Sagnol non si nasconde: "Dobbiamo fare più punti possibili, poi tireremo le somme". Che tradotto significa: se riporto il Bordeaux in Europa, date le premesse, mi costruiranno una statua davanti allo stadio.

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