venerdì 2 gennaio 2015

L'uragano Harry Kane

Il primo gennaio 2015 sarà un giorno che José Mourinho si ricorderà per molto tempo. A "White Hart Lane" il Tottenham di Mauricio Pochettino spazza via il Chelsea con un dirompente 5-3, trascinato dalla vena del solito Eriksen ma, soprattutto, dai gol di Harry Kane, nuovo gioiello di casa Spurs. La sua doppietta, oltre ad aiutare nella vittoria la società nella quale è cresciuto, gli permette di avvicinare Diego Costa nella classifica stagionale dei bomber di Premier League. 



"Harry Kane? Onestamente non so chi sia". La schiettezza di Chadli, esterno offensivo del Tottenham, in un'intervista rilasciata al Mirror nei primi giorni di settembre è stata rispolverata negli ultimi tempi, quando l'ultimo prodotto dell'accademy del Tottenham Hotspur è esploso a livello mondiale. Il marocchino, forse a torto, probabilmente non conosceva ancora a fondo colui che da lì a poco avrebbe contribuito a togliere parecchie castagne dal fuoco agli Spurs. E, ben presto, dev'essersi ricreduto.
Nato a Chingford, sobborgo londinese, nel luglio del 1993, Kane è una delle novità stagionali di una Premier League che in vetta vede due realtà come Chelsea e Manchester City combattersi il primato, e subito dietro una fila di squadre battagliare per le posizioni europee che contano. In tal senso, i 17 gol segnati fino ad oggi da Kane sono stati fondamentali per mantenere la squadra allenata da Pochettino a certi livelli, equamente divisi tra campionato ed Europa League (sette in entrambe le competizioni) più tre cartucce sparate in coppa di lega. 

Il percorso calcistico di questo ragazzo inizia sin da bambino in quel di Londra, precisamente al nord, dove il Tottenham lo porta da adolescente per tesserarlo in vista della Chivas Cup giocata a Bellinzona, in Svizzera. Un torneo che lo vede tra i protagonisti, e che gli permette di conquistarsi molti estimatori tra i quali molti componenti dello staff federale, che lo chiamano subito nell'under 17. Ma Londra non è solo Spurs, perchè per fargli trovare minuti senza mandarlo lontano, la società pensa di mandarlo in prestito vicino alla casa madre in modo da fargli provare a gradi l'impatto con il professionismo. A gennaio del 2011 passa così per sei mesi al Leyton Orient, dove trova minuti e spazio, ma la stagione successiva fa ancora meglio, ritagliandosi 22 presenze in Championship, con la maglia del Millwall. Sebbene non fosse mai stato un grande realizzatore, nemmeno tra i ragazzini, Kane a 19 anni riesce a segnare 7 gol sul finale di stagione, di modo da contribuire in maniera sensibile alla salvezza dei Lions. Rientrato alla base non viene però valutato pronto per l'immediato, così per un anno e mezzo si divide tra Norwich e Leicester con risultati altalenanti. In mezzo, a scompigliare i piani della sua ascesa, un brutto infortunio quando i Canaries sembravano puntare su di lui: "E' un vero peccato non poter contare su Harry - disse ai tempi il manager del Norwich, Chris Hughton - questo ragazzo è una forza della natura". L'estate del 2014 segna un viatico importante per la punta di Chingford; Mauricio Pochettino, appena insediatosi alla guida del club, vuole vedere tutta la rosa al completo in azione, e nonostante un interesse del Southampton riesce a convincere il chairman Leivy a trattenere Kane, anche per far fronte alla "crisi esistenziale" della quale sembra sia colpito Adebayor.

La sua qualità maggiore è senza dubbio il sacrificio, basti pensare che nel match di Europa League contro i greci dell'Asteras Tripolis, Kane si è ritrovato tra i pali per sostituire l'infortunato Lloris, dato che dalla panchina i cambi erano esauriti. Un gol goffamente preso sul proprio palo (poco male, il Tottenham vincerà poi 5-1) aveva fatto il giro sui social network. Lui la prese bene ("Ci sarà un motivo se non sono diventato un portiere come voleva mio padre", dirà poi in seguito), perchè alla fine il suo mestiere è fare gol. E, recentemente, è diventato uno specialista del genere. Pochettino lo ha rispolverato come prima punta adattando il gioco della squadra alle sue caratteristiche; fisicamente forte, Kane calcia con entrambi i piedi e possiede alcuni colpi importanti nel proprio repertorio personale, come la botta che ha trafitto Courtois nel primo dei suoi due gol segnati al Chelsea. Ovviamente è diventato subito un uomo mercato, ma visto che la società lo ha intelligentemente blindato fino al 2019, chi lo vorrà dovrà portare argomenti più che convincenti nel nord di Londra.

Lui intanto è diventato un idolo di "White Hart Lane", in particolar modo delle tifose, e sogna la nazionale dove, con Sturridge e Sterling, potrebbe risolvere molti problemi là davanti a mister Hodgson. 

Nessun commento:

Posta un commento