venerdì 8 maggio 2015

Asia, Champions nel vivo: la Preview degli ottavi di finale


La trentaquattresima edizione di Champions asiatica entra nel vivo. In settimana si è conclusa la fase a gironi, ed i suoi verdetti - a parte qualche conferma che ha confermato il pronostico - sono stati tutt'altro che scontati. Le favorite a questo punto sono tante, vista l'eliminazione dei
campioni incarica di Western Sydney (che, a loro volta, lo scorso anno ereditarono in testimone dal Guangzhou Evergrande) e i nomi dei club, soprattutto est asiatici, che inopinatamente abbandonano la competizione per cause di natura diversa. Succede così che gli Urawa Reds - tra le società più ricche e con una rosa, almeno sulla carta, lunghissima - escano malissimo dal loro gruppo (ultimi). O, per esempio, che i cinesi di Guangzhou R&F e soprattutto i ricchissimi Shandong Luneng siano costretti a guardasi gli ottavi di finale dal divano. Già, perchè in Asia - come in Africa - il campo fa la differenza più che in altri posti. E non basta essere forti, altrimenti il destino annunciato è la fotocopia di quello dei club australiani, con Central Coast eliminata agli spareggi e Brisbane - assieme ai già citati WSW - che esce mestamente senza rubare l'occhio.

DOMINIO SUDCOREANO - In tutto questo c'è un paese costantemente in ascesa, l'unico a portare tutti i club alla seconda fase di Champions League. E' la Corea del Sud, che con i suoi quattro club occupa tutta la parte bassa del tabellone e - curiosamente - ce li manda tutti da secondi classificati, creando così l'occasione di due possibili derby ai quarti. Non sarà facile, certo, sia per via degli avversari di livello e sia perchè, ovviamente, tutte giocheranno la gara di andata in casa. Però Suwon, Jeonbuk Motors, FC Seoul e Seongnam rappresentano senza dubbio il meglio visto fino ad ora. Pochi stranieri, tattica basilare e tecnici locali che hanno studiato dai ben più preparati allenatori europei. E' questa la politica portata avanti dalla federazione, che negli anni ha poi raccolto i frutti di tale semina in termini di risultati, sia di nazionali che in campo internazionale. Questi ottavi non saranno però facili. L'impegno più complicato è senza dubbio dell'FC Seoul, che dovrà vedersela con i campioni in carica del Giappone, il Gamba Osaka. Squadra terribile, quella nipponica, trascinata dalla coppia gol Usami - Patric e dal fromboliere brasiliano Lins. I ragazzi di Choi però non partono battuti, vista l'ottima impronta difensiva data dall'accorto 4-4-2 giocato dal manager. Anche i Bluewings se la vedranno con un avversario giapponese,  i Kashiwa Reysol, altra squadra da non prendere sotto gamba. Più agevole, almeno sulla carta, l'impegno dei Jeonbuk Motors, che ospiteranno il 19 maggio l'andata contro il Bejing Gouan. Il piatto forte però è senza dubbio Seongnam - Guangzhou Evergrande, dove i sudcoreani dovranno principalmente preoccuparsi di fermare Ricardo Goulart (sei gol in questa edizione), vero killer in forza al club cinese con sede a Canton.

LE OUTSIDERS - E' facilmente ipotizzabile che la vincitrice della competizione arrivi dalla parte bassa del tabellone, quella del sud-est asiatico, come negli ultimi anni. Però occhio a non sottovalutare la parte araba dell'Asia. Il derby qatariota tra Al Sadd e Lekhwiya è senza dubbio la gara più attesa, visto che non solo stabilirebbe chi tra le due in questo momento può ambire a palcoscenici più importanti, ma anche per i valori tecnici che vedremo in campo. Da una parte c'è infatti una delle coppie d'attacco migliori del continente formata da Muriqui e Grafite, dall'altra un tecnico di caratura mondiale (Michael Laudrup) e il talento infinito del tunisino Msakni. Altro derby negli Emirati Arabi, con l'Al-Ain decisamente favorito sull'Al-Ahli a causa del momento storico e del morale opposto tra le due squadre. L'Al-Ain è saldamente in vetta al campionato trascinato dai gol di Asamoah Gyan e del francese Kembo-Ekoko, mentre l'Al-Ahli vegeta a metà classifica senza vellità di gloria. A concludere il programma sarà il doppio incrocio tra Arabia Saudita ed Iran; l'Al-Hilal, finalista lo scorso anno, trova sul suo percorso la squadra più forte dell'antica Persia, il Persepolis. Per batterla ci vorrà una prova super, visto che gli iraniani - nella fase a gruppi - hanno messo in fila un altro club arabo, l'Al-Nasrr, e i ricchi uzbeki del Bunyodkor. Per l'Al Ahli c'è invece il Naft Tehran, ach'esso autore di una prima fase da applausi.

DISLIVELLO ANNUNCIATO - Come ogni anno le polemiche sul poco equilibrio che ha assunto tale manifestazione si sono sprecate. Da parecchi anni l'AFC sta cercando di capire se sia possibile livellare la Champions League in termini di forze, perchè oggettivamente le squadre del sudest asiatico danno vita ad una parte molto difficile tra gironi e fase ad eliminazione, mentre nella zona araba si gioca un calcio molto meno appariscente (e diciamolo, che ruba meno l'occhio). Purtroppo la soluzione non esiste, perchè il continente è grosso ed è impossibile chiedere ai club di coprire certe distanze. Succede così che Giappone, Corea del Sud, Cina ed Australia si dividono il monopolio della zona bassa, a discapito di realtà emergenti come per esempio il Burinam di quest'anno, eliminato dal gruppo F causa scontri diretti, ma che avrebbe meritato di andare avanti. Scorrendo i gironi dall'E all'H di quest'anno si può infatti notare come sia inevitabile buttare fuori società che potrebbero dire la loro in chiave titolo, mentre dall'altra passano squadre tecnicamente molto inferiori rispetto al livello medio della competizione. Ma forse, anche questo è il bello.


PROGRAMMA OTTAVI DI FINALE
(Andata 19-20/05; Ritorno 26-27/05)



Al Sadd (QAT) - Lekhwiya (QAT)
Persepolis (IRN) - Al-Hilal (SAU)

Al-Ahli (UAE) - Al-Ain (UAE)
Naft Tehran (IRN) - Al-Ahli (SAU)

Suwon Bluewings (KOR) - Kashiwa Reysol (JPN)
Jeonbuk Motors (KOR) - Bejing Gouan (CHN)

FC Seoul (KOR) - Gamba Osaka (JPN)
Seongnam (KOR) - Guangzhou Evergrande (CHN)

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