mercoledì 25 gennaio 2012

Coutinho, a scuola da Sneijder




Nel calcio si vive spesso di etichette: o le cavalchi, oppure ti affondano. Mille nuovi Maradona, e un solo Messi. Mille nuovi Messi e un solo... Coutinho. Piano, piano. Philippe Coutinho è sì il più promettente campioncino classe '92 che si è visto su un campo di calcio, ma è ancora un diamante grezzo, seppur purissimo, in attesa di essere tagliato (per il calcio europeo) e levigato (da un sapiente artista della panchina).
Tuttavia, non trovi un osservatore competente insensibile al talento di questo ragazzo cresciuto nella squadra del suo cuore, il Vasco da Gama, dove tra giovanili e prima squadra ha mostrato più di uno spunto interessante, regalando perle di classe che hanno trascinato in Brasile eserciti di scout. L'ha spuntata l'Inter soffiandolo due anni fa, a 16 anni al Real Madrid.
La storia di Philipe con il pallone ha inizio nel 1998 nel campo di “futsal (il calcio a 5) del condominio in cui viveva. Durante una partita con i suoi coetanei, il nonno di un altro bambino che giocava nella stessa squadra lo notò e segnalò ai genitori che Coutinho aveva una marcia in più. È così che Coutinho iniziò a giocare a “futsal” nella squadra del quartiere all’età di 6 anni, dimostrando da subito il proprio talento. L’anno successivo, durante un’amichevole contro la squadra di futsal del Vasco de Gama, Coutinho viene notato da uno dei dirigenti della squadra e, superato un provino, iniziò a giocare per quella che era la squadra per la quale tutta la famiglia faceva il tifo.

Nel 2003, Coutinho inizia ad allenarsi con la squadra di calcio dimostrando una velocità di adattamento che, unita al suo talento, lo porta ad imporsi anche nel calcio a 11. Nel 2006, il suo ruolo, che fino a quel momento era di attaccante, viene cambiato in trequartista. Il cambio di ruolo risulta azzeccato e Coutinho guida il Vasco de Gama alla conquista della Coppa del Brasile U17 nel 2008. Nel frattempo, Coutinho guida il Brasile alla conquista del titolo sudamericano U15 nel 2007.
Dribbling funambolico, visione di gioco superba, accelerazioni squassanti ed un fisico in evoluzione, sono solo alcune delle doti che interisti e non, sperano di poter ammirare a partire dal prossimo campionato. Classico numero 10, ha vestito la prestigiosa maglia della Seleçao in tutte le nazionali giovanili, è stato soffiato ad una ricchissima e spietata concorrenza (leggi Real Madrid); molta della credibilità internazionale del nostro calcio, passerà anche dai suoi piedi.

C’è grande attesa per vedere all’opera questo giocatore di cui tutti parlano un gran bene. Chiaramente, vista la giovane età, Coutinho avrà bisogno di tempo per ambientarsi e maturare, però le potenzialità sono ottime: non a caso si sprecano paragoni importanti.
Pubblicato sabato 3/07/2010 per Mundo Futebol Blog

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