mercoledì 25 gennaio 2012

Leonel Vangioni, il gioiello che piace a Maradona



Seguito con attenzione dai collaboratori più fidati del ct Diego Armando Maradona, Leonel Vangioni è un’altra delle novità proposte finora dal campionato argentino: è un esterno sinistro di ventuno anni, gioca nel Newell’s Old Boys, ha scatto e fantasia, arriva al cross, salta l’uomo, ma si preoccupa anche di coprire la fascia.
 

IL SUO RUOLO IDEALE - Può agire in un centrocampo a quattro (si muove di solito davanti al fluidificante Juan Leandro Quiroga) oppure in una linea a tre: è bravo in fase di inserimento, partecipa alla costruzione della manovra, con le sue accelerazioni garantisce ai compagni preziose varianti a livello tattico ed è molto utile nei recuperi, perché ha corsa, resistenza ed è abituato a fare pressing. E’ un giocatore che ha evidenziato notevoli progressi negli ultimi mesi e il tecnico Nestor Sensini lo considera una pedina fondamentale.

CURRICULUM - Nato a Villa Constitucion il 5 maggio del 1987, Leonel Jesus Vangioni è un centrocampista dal fisico compatto, imprevedibile nei cambi di direzione, geniale nel dribbling, e nello stesso tempo attento in copertura. Ha cominciato la carriera nelle giovanili del Club Atletico Riberas del Paranà, che l’ha ceduto al Newell’s nell’inverno del 2006. E’ alto un metro e 81 per un peso di 70 chili. All’inizio veniva utilizzato quasi sempre nel ruolo di terzino sinistro. Ha esordito nel Newell’s Old Boys il 5 novembre del 2006 contro l’Independiente (0-1, gol di German Denis, ora al Napoli). La sua prima partita da titolare, invece, l’ha disputata il 26 maggio del 2007 a La Plata, di fronte all’Estudiantes, allenato in quel periodo da Diego Simeone: una sfida spettacolare, finita 4-4. Fu schierato dall’inizio dal tecnico Pablo Marini: il modulo era un 4-3-2-1 e Vangioni giocava in difesa, con il compito di avanzare spesso e di sovrapporsi al centrocampista Adrian Maximiliano Peralta.

STESSO PROCURATORE DI CARRIZO - Gestito dal procuratore Pablo Sabbag, lo stesso che ha portato Juan Pablo Carrizo alla Lazio, Vangioni costa intorno ai tre milioni e mezzo di euro e potrebbe sbarcare in Europa (Italia o Spagna) nella prossima estate. Nel 2007 ha sfiorato la convocazione nella nazionale under 20 che avrebbe poi conquistato il mondiale di categoria in Canada, battendo (2-1) in finale la Repubblica Ceca con i gol di Sergio Aguero e Mauro Zarate. Vangioni indossa la maglia numero 21 e nel 4-4-2 di Sensini ha trovato la sua dimensione ideale, raggiungendo quello spessore e quella continuità di rendimento che gli erano mancati nelle stagioni precedenti. Sessantuno presenze e cinque gol nel campionato argentino: sono questi i suoi numeri. Ha segnato la prima rete il 5 agosto del 2007 contro il San Lorenzo de Almagro, nella giornata inaugurale del Torneo Apertura. Ha poi realizzato altri due gol nel Torneo Apertura 2008: uno al Tigre e uno sempre al San Lorenzo. Domenica scorsa ha festeggiato la doppietta all’Huracan: due bolidi dalla distanza che hanno sorpreso il portiere Gaston Ezequiel Monzon. Vangioni ha fatto parte per un certo periodo dell’Under 20 diretta da Hugo Tocalli, che nutriva stima nei confronti di questo jolly della fascia sinistra, diventato titolare nel Newell’s già prima dell’arrivo in panchina di Nestor Sensini: era stato Ricardo Caruso Lombardi, nel Clausura 2008, a dargli fiducia come centrocampista. Disciplina tattica, grinta, buona tecnica, generosità. Vangioni, molto apprezzato dai tifosi del Newell’s, può essere tesserato come comunitario: ha anche il passaporto italiano.

Pubblicato domenica 25/07/2010 per Mundo Futebol Blog

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