mercoledì 25 gennaio 2012

A League 2010/2011, si riparte a caccia di Sidney!



Giovedì 5 agosto 2010 riparte l’A-League, il massimo campionato australiano; un campionato sottovalutato che negli ultimi anni è cresciuto parecchio, tanto è vero che la nazionale maggiore ha ottenuto, negli ultimi 4-5 anni, molti risultati positivi tra cui due partecipazioni al Mondiale.Da sempre il campionato australiano, dove pubblicità e sponsor la fanno da padroni, è famoso come torneo dove vanno a “svernare” alcune celebrità a fine carriera: l’esempio più eclatante è quello del bomber, ex Liverpool e Manchester City, Robbie Fowler, sbarcato in Australia per giocare nei North Queensland Fury FC e passato, nella sessione di mercato, al Perth Glory.; la novità di quest’anno si chiama Melbourne Heart, società nata nel 2008 che partecipa per la prima volta alla A League  che, per l’occasione, passa da dieci ad undici squadre e, dopo anni, ritroverà un derby (appunto, quello di Melbourne).
Gli altri di Melbourne, i Victory, sono assieme a Sidney e Central Coast Mariners i favoriti per il trionfo finale; l’anno scorso persero proprio in finale, contro Sidney, in maniera sfortunata dopo aver disputato un campionato al di sopra delle attese.
Undici squadre al via dunque…andiamo a conoscerle.









ADELAIDE UNITED
La squadra dell’olandese Coolens, dopo l’ultima piazza dello scorso torneo, è chiamata al rilancio; il problema è che la società finanziariamente non è messa bene e questo ha impedito al General Manager Beck di intervenire sul mercato in modo massiccio, per cercare di cambiare volto ai biancorossi e liberarsi di zavorre  che bene non fanno ad ambiente e spogliatoio.
Solo 2 giovani in entrata a fronte di tre cessioni abbastanza pesanti: il difensore centrale Griffiths è volato in Cina, il 23enne centrocampista centrale Sarkies è stato comprato dai Melbourne Victory e il terzino destro Jamieson è andato a Sidney.
I punti di forza sono sicuramente il portiere Galekovic, che ha collezionato diverse presenze in nazionale; il difensore centrale della selezione Under 20 Daniel Mullen, 187 centimetri di forza nel gioco aereo ed esplosività ed il centravanti Sergio Van Dijk, 14 gol in 29 presenze lo scorso anno, con un passato in Belgio e dal doppio passaporto olandese-indonesiano.


BRISBANE ROAR
A Brisbane è bello fare calcio: città tranquilla, i tifosi non pretendono molto nonostante i risultati non siano per nulla soddisfacenti e, soprattutto, c’è la consapevolezza di avere un’Accademy di tutto rispetto che permette al club, con la vendita dei giovani campioncini, di finanziarsi e investire un po’ di capitali.
Tre di questi giovani (l’attaccante Zullo ed i centrocampisti Oar e Sarota) sono emigrati in Olanda, al FC Utrecht, squadra che con i Roar ha stretto un patto di collaborazione ottenendo, in cambio di soldi, l’opzione sui migliori ragazzi delle giovanili.
Tanti, sia in entrata che in uscita, i movimenti di mercato: dai North Queensland arrivano il centrale Smith ed il laterale sinistro Stefanutto, dal Norimberga il playmaker Broich, la punta Barbarouses ( Wellington Phoenix) ed il portiere 21enne Redmayne (Central Coast Mariners).
Il colpo più importante però dovrebbe rivelarsi Solorzano, bomber prelevato in prestito dall’Alajuelense dopo aver segnato caterve di gol in Costarica ad appena 22 anni.
Tra le cessione, oltre le tre citate sopra, importante quella della mezzapunta Cernak al North Queensland, inserita nell’affare Smith-Stefanutto.
Non bisogna dimenticare poi che in squadra c’è uno dei maggiori talenti che il calcio australiano propone da un apio di anni a questa parte: Mitch Nicholls, metronomo di centrocampo che ama molto inserirsi tra le linee e calcia magistralmente le punizioni.
Difficile dire adesso dove potranno arrivare i ragazzi di Postecoglu; certo è che quest’anno, almeno sulla carta, l’attacco è molto più forte e ben assortito del passato dato che a Solorzano e Barbarouses, si aggiunge il brasiliano Reinaldo e, se questi tre girassero, Brisbane potrebbe diventare una mina vagante.
CENTRAL COAST MARINERS
Quando l’anno scorso i Mariners girarono terzi in classifica a metà campionato, in pochi avrebbero pensato che la squadra avrebbe subito un’involuzione così tremenda; complice un po’ di sfortuna ed una panchina molto corta, che non ha permesso di far fronte adeguatamente agli infortuni, i gialloblu di coach Arnold hanno terminato terz’ultimi con parecchi rimpianti e recriminazioni su ciò che poteva essere ma non è stato.
Per rinforzare la compagine del sud-est australiano sono arrivati il difensore centrale 35enne  Zwaanswijk dal NAC Breda, l’ala destra Bozanic dal Reading e la mezzapunta argentina, prelevata dal Defensa y Justicia, Patricio Perez.Molto importante anche le operazioni sul suolo “Aussie”: Jess VanStrattan, un passato tra Juve e Verona, ha firmato negli ultimi giorni ed è il nuovo portiere dei Central Coast che prelevano anche Sam Gallacher (difensore centrale,20, Sidney FC), Daniel McBreen (attaccante, 33 anni, dal Perth) e la punta Mrdja ( 31 anni dai Victory).
Emigra verso la Turchia il portiere serbo Vukovic.
Le pedine più importanti della squadra sono sicuramente Hutchinson (4 presenze con la Nazionale di Malta) e l’ala 23enne McGlinchey, destro naturale dal dribbling secco e ficcante.
GOLD COAST UNITED
Una delle deluse dello scorso torneo (battuta in semifinale) quest’anno ha l’obbligo di puntare nuovamente ai playoff.
I Gold Coast del bomber neozelandese Smeltz, castigatore dell’Italia in Sudafrica, sostituiscono il partente VanStrattan con Glen Moss (in arrivo da Melbourne), perdono lo scozzese Charlie Miller a fine carriera e si affidano nuovamente allo zoccolo duro dello scorso anno.
Confermatissimi il terzino destro Pantelidis, il laterale mancino Thwaite ed il mediano ivoriano Traorè oltre al trio brasiliano che, oltre al centrale di difesa Anderson, annovera il regista Robson (23 anni nativo di Rio) e la mezzapunta Jefferson, un folletto di 28 anni che si è ripreso da un infortunio che, lo scorso anno, lo ha costretto parecchi mesi ai box.
Smeltz sarà affiancato dall’interessantissima seconda punta Andrew Barisic, croato naturalizzato australiano con un passato in Germania, arrivato nel 2009 a campionato in corso, ha fatto in tempo a mettere assieme sei presenze ed un gol.
Sul fronte partenze c’è da registrare l’uscita del 21enne Greer, che in realtà è stato fatto svincolare a causa degli innumerevoli problemi fisici.
Il giocatore più importante della squadra, oltre naturalmente a Smeltz, è senza dubbio Jason Culina, un passato in Olanda, centrocampista avanzato dall’ottima capacità d’inserimento e utile in fase realizzativa che ha collezionato la bellezza di 52 presenze in Nazionale.
Data l’età media molto bassa della squadra (poco meno di 23 anni) i Gold Coast sono una squadra molto seguita anche dagli addetti ai lavori e talent scout vari che, quando gli viene chiesto chi potrebbe stupire, non hanno dubbi sull’indicare il 19enne Mebrahtu, papà dell’Eritrea e mamma australiana, con un nome da predestinato: Golgol.

MELBOURNE HEART
Per l’esordio in prima serie bisognava rifare il look alla squadra e il General Manager Van’t Schip (46enne ex Genoa) non si è fatto mancare proprio nulla.
Si è puntato sull’esperienza internazionale ed ecco che alla corte dell’olandese arrivano Beauchamp, Colosimo, Skoko e Aloisi (tutti ex nazionali), il portiere Clint Bolton (con Peter Zois,altro acquisto, a far da secondo) dai Sidney FC e la ciliegina sulla torta, il bomber Gerald Sibon, 36 primavere e una valanga di gol con l’Heerenveen; a questi pezzi da novanta si aggiungono poi la seconda punta Worm (24 anni ex NEC) e gli interessantissimi Sarkies e Hoffman.
Basta per provare a puntare al titolo?
Forse si; il problema è però che la squadra non è per nulla rodata essendo completamente nuova ed appena costruita e, di conseguenza, le individualità potrebbero non bastare; l’attacco pare un reparto ben allestito con Sibon ariete principale che potrà sfruttare, a seconda dei casi, la velocità di Worm o la potenza di Aloisi mentre il reparto che lascia più perplessi potrebbe essere il centrocampo, dove il solo Skoko non può essere sinonimo di garanzia.
La cerniera centrale difensiva formata da Colosimo e Beauchamp sembra ben assortita: più veloce il primo, più “fisico” e potente il secondo.
Staremo a vedere….intanto c’è la consapevolezza che, se la squadra girasse, si potrebbe da subito ambire magari ad un piazzamento play-off.
MELBOURNE VICTORY
I vice campioni quest’anno non avranno vita facile e sicuramente saranno meno competitivi dell’anno scorso.Infatti, già l’inizio non è dei migliori: il bomber Archie Thompson, la punta di diamante della squadra si è rotto i legamenti crociati del ginocchio destro e starà fuori un bel po’, probabilmente senza un sostituto adeguato.
Pochi i movimenti di mercato: il portiere Langerak, 21 anni da compiere, ha superato un provino con il Borussia Dortmund e si è definitivamente trasferito nella Ruhr;al suo posto è stato prelevato dal Sivasspor Michael Petkovic, a parametro zero.
La spina dorsale del gruppo è rimasta la stessa: Muscat, Kemp e Vargas guideranno di nuovo la difesa a tre, Broxham e Brebner detteranno i tempi ed il costaricano Angulo cercherà la rete con i suoi soliti inserimenti senza palla.
Il problema attacco è comunque molto reale ed importante: ad oggi in rosa, oltre all’infortunato Thompson, ci sono O’Dea e Kruse, oltre la mezza punta Hernandez ovvero, per farla, breve, nessuno che garantisca i gol con una certa regolarità.
In più quest’anno ci sarà il derby dove, sicuramente, gli Heart non vorranno di certo sfigurare ed anche questa può essere causa di nervosismo per i Victory, chiamati oltre tutto a difendere il titolo di”prima squadra di Melbourne”.
NEWCASTLE JETS
A Newcastle non fanno programmi a lunga scadenza: ogni anno la squadra parte con poca fiducia attorno ma, in qualche modo, riesce sempre a ritagliarsi un ruolo da protagonista.
Mancava un portiere affidabile, che desse sicurezza a tutto il reparto arretrato, ed è arrivato Hendersson dai North Queensland Fury; inoltre, dopo aver liberato il 22enne coreano Song, accasatosi al Tours, si è cercata un’altra scommessa dall’Oriente (il cinese Zhang).
Poco altro nella pausa invernale per i Jets che ripartono dal coach croato Branko Culina, dal difensore centrale Milicevic e dal regista Wehrman.
Una curiosità: fino al 2009 nei Newcastle Jets giocava Fabio Vignaioli, ora svincolatosi, che è stato uno dei due italiani presenti in rosa.
L’altro, Fiorentini, è un centrocampista di 29 anni cresciuto in Australia da genitori italiani, una manciata di presenze in A League e poco altro.
NORTH QUEENSLAND FURY
Anche i”verdi” sono in difficoltà economiche abbastanza gravi e, il mercato condotto fino ad ora sia in entrata che in uscita, fatto di scambi e giocatori svincolati lo testimonia.
Il buon colpo in entrata è stato fatto con l’ingaggio di Akoto, nazionale del Togo, prelevato dall’OFI Creta che va a comporre con l’inglese Hughes una discreta coppia centrale; intrigante anche la scommessa Payne, 19 anni, al quale i Fury hanno proposto il primo contratto da professionista dopo averlo averlo valutato in passato e visto segnare una valanga di gol nella squadra riserve.
Tra i tanti giocatori in uscita spicca, ovviamente, il nome di Robbie Fowler, al quale il Fury non poteva più permettersi di pagare l’ingaggio assieme ad un altro elemento importante, l’esterno Tambouras.
Il settimo posto dello scorso anno è difficilmente migliorabile ma i North Queensland partono senza l’ansia da risultato, che potrebbe rivelarsi un’arma a loro favore più avanti.
PERTH GLORY
Squadra simile a quella che ha ben figurato nello scorso campionato, quella di Perth; certo, è il team che ha messo a segno il colpo di mercato migliore di tutti, il più prestigioso.
Arriva alla corte dei Glory, tra squilli di trombe ed ovazioni alla presentazione, Robbie Fowler, ex di Liverpool e Manchester City che sbarcò sull’isola lo scorso anno per giocare nei North Queensland, squadra che dopo solo un’annata è stata costretta a cederlo per motivi finanziari.
Importantissimo anche l’ingaggio dell’esperto difensore centrale, classe 1975, Cris Coyne, che va a puntellare una difesa già abbastanza solida, con l’ex Blackburn Andy Todd a dirigere una linea completata dal giovane Griffiths, dal terzino Neville e dalla scommessa macedone Sekulovski.
A centrocampo, a dettare i tempi, c’è il capitano Jacob Burns assistito magistralmente ai fianchi da due ex europei: l’ala destra olandese Viktor Sikora e il figliol prodigo Mile Sterjovski, ritornato dopo tanta Svizzera a vestire la maglia dei Perth.
Fowler sarà assistito, molto probabilmente, dal serbo Jelic o, in alternativa, dal guizzante 27enne Baird.
Dopo il quinto posto  ottenuto nel 2009, con relativa sconfitta ai rigori nel playoff di Wellington, i Perth proveranno ad assaltare il secondo posto anche se la concorrenza è agguerrita; per questo è stato chiamato in panchina David Mitchell, un giovane in rampa di lancio, che ha portato nuovo entusiasmo nello spogliatoio e un nuovo modulo in campo.
Il  4-4-2 di Mitchell prevederà probabilemte Burna davanti alla difesa e Pellegrino più avanzato, a rombo, con la coppia Sterjovski - Sikora sulle fasce.
C’è tutto per fare bene in questa stagione; vedremo dalla partenza se Fowler e soci riusciranno la scalata al titolo.
SIDNEY FC
I campioni in carica ripartono con un solo obiettivo: bissare il successo del 2009.
E gli ingredienti, a quanto pare, ci sono tutti: partiamo dalla attacco, dove Sidney cala un poker niente male; il bomber Alex Brosque (una macchina da 20 gol potenziali, che nel Sidney Festival of Football ha già dimostrato di essere in forma), la seconda punta Kofi Danning (nazionale Under20 agli ultimi Mondiali), il potente Bridge (sulla carta, titolare assieme a Brosque) e il nuovo talentino delle giovanili, Gibbs.
Aggiungiamo, inoltre, che la difesa trova un interprete di spessore in Nick Carle, di rientro dal Cristal Palace, che con lo svizzero Keller va a comporre probabilemente la miglior coppia del campionato e che il capitano, Scott McFlynn, è nel momento migliore della carriera.
Il manager ceco Lavicka si è anche liberato di alcuni ingaggi un po’ pesanti, andando a svincolare giocatori come Colosimo e Beauchamp (passati a Melbourne, sponda Heart) ed ha tesserato il portiere Reddy (da Wellington), il difensore mancino Jamieson e la scommessa giapponese Moriyasu.
Perso il portiere Bolton (Reddy, appunto, lo sostituirà) Sidney si affiderà ancora al coreano Hong, allo svizzero Keller, alla cerneire centrale McFlynn – Musyalik ed, appunto, alla coppia Brosque – Bridge; Lavica, negli ultimi giorni ha deciso di cedere anche Payne, dato che punta molto su Danning.
Ultima curiosità: quest’anno verranno inseriti gradualmente in prima squadra tre giovani che l’anno scorso hanno ben figurato anche nelle selezioni australiane giovanili; parliamo del portiere Mark Pullman (19), il centrocampista Munro (19) e la punta Petratos (17).
WELLINGTON PHOENIX
Sempre più multietnica la compagine neozelandese; i Phoenix, una delle sorprese del 2009, sconfitti ai playoff dai campioni di Sidney, difficilmente ripeteranno l’annata passata.
Molti stranieri, dicevamo: Manny Muscat (Malta), Diego Walsh (Brasile), Cornejo (Argentina), Daniel (Brasile), Ifill (Barbados, un passato nel Tottenham), Sigmund( Nuova Zelanda, presente agli ultimi Mondiali), Greenacre (Inghilterra) e Pavlovic (Croazia) sono i ragazzi su cui coach Herbert è pronto a scommettere; la punta Greenacre in particolare, è un attaccante molto prolifico che, se messo in condizione, può andare facilmente in doppia cifra.
A loro si aggiungono alcuni giovani molto interessanti come il regista Hearfield, destro telecomandato sui calci da fermo, ed il 18enne centrale difensivo John Musa, partito titolare nel precampionato e destinato a diventare un grande interprete del ruolo.
Il mercato ha portato diversi effettivi a Wellington, come il difensore North rientrato dalla Norvegia e la punta McAllister, abile nel gioco aereo e opportunista dell’area piccola; non è riuscito invece, il tentato ingaggio di Aloisi, centravanti che avrebbe dato quell’esperienza in più che male non avrebbe fatto.
Dolorose sono state le rinunce a Barbarouses e McKain (trasferitosi in Arabia) mentre l’idolo della tifoseria, l’ivoriano Dadi, all’età di 36 anni si è congedato dal calcio dopo una commovente partita d’addio organizzata a Wellington in suo onore.

Pubblicato venerdì 25/02/2011 per Mundo Futebol Blog

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