mercoledì 1 febbraio 2012

Giuliano, il predestinato


Dopo Coatès, Tolòi e Nazarith oggi, grazie ad una interessantissima scheda di Simone Gambino per il portale Goal.com, andiamo a conoscere il gioiellino dell'Internacionàl, Giuliano.


La presenza di un fantasista di spessore ed esperienza come Andres D'Alessandro lo limita un pò ma Giuliano è senza ombra di dubbio uno degli uomini più interessanti dell'Internacional di Porto Alegre. Sono ormai diversi anni che si parla un gran bene di questo trequartista a tutto campo, che ha già avuto modo di vestire la maglia della Seleçao. A differenza di Nilmar, Rafael Sobis e Pato, solo per citare alcuni dei più fulgidi talenti ammirati in questi anni al Beira-Rio, Giuliano non è un prodotto del settore giovanile del Colorado: fu prelevato nel nel 2009 dal Paranà, il club nel quale è cresciuto e ha mosso i primi passi tra i 'grandi', meritandosi anche il premio di rivelazione  del campionato statale e di rivelazione del Brasileirao di Serie B.


Il nome di Giuliano è balzato agli onori della cronaca in occasione del Mondiale Under 20 disputato nel 2009 in Egitto: il trequartista è stato uno dei grandi protagonisti della cavalcata del Brasile, fermatosi soltanto in finale davanti al Ghana. Capitano di quella selezione, Giuliano fu premiato con il Pallone di Bronzo, alle spalle del ghanese Adiyiah e del connazionale Alex Teixeira. Il centrocampista di Curitiba si era messo in evidenza già in occasione di altri due tornei giovanili: sempre nel 2009 disputò il Sudamericano Under 20, realizzando due reti, mentre nel 2007 giocò il Mondiale Under 17 in Corea del Sud, segnando anche in quell'occasione due volte. Giuliano è stato poi una delle stelle dell'Internacional nel cammino nella Libertadores2010: il 'meia' del Colorado ha messo a segno 6 reti, rubando la scena in occasione della doppia finale contro il Guadalajara. Sia all'andata che al ritorno sul tabellino dei marcatori è comparso il nome del talento brasiliano, nominato miglior giocatore della competizione.
UN 'MEIA' MODERNO - Dinamismo e grande proprietà di palleggio: sono queste le armi principali del numero 8 dell'Internacional, prototipo del trequartista moderno. Non ha un fisico da corazziere ma è sempre pronto a sacrificarsi, a rincorrere l'avversario. Alterna spada e fioretto, estraendo dal cilindro saette di straordinaria potenza così come ricami degni di un 10 verdeoro. Assomiglia un pò al tanto reclamizzato Paulo Henrique Ganso del Santos, anche se rispetto al sogno proibito del Milan non ha la stessa struttura fisica, e al laziale Hernanes. Dal più esperto D'Alessandro cerca di rubare i trucchi del mestiere e spesso lo si vede imitare il compagno tentando la 'boba', il colpo trademark del fantasista argentino. Nell'Internacional parte spesso dalla panchina, vista la concorrenza dell'inamovibile D'Alessandro e dell'utilissimo Tinga, ma sa sempre farsi trovare pronto anche a partita in corso.
L'ITALIA NEL NOME - L'Europa già da tempo si è accorta di lui: al giocatore si è interessato in passato il Barcellona, è stato seguito da Manchester United, Arsenal e Cska Mosca, lo hanno visionato Napoli e Fiorentina ma in un'intervista rilasciata di recente Giuliano ha ammesso di seguire con interesse la Lazio di Hernanes. L'Italia d'altronde non può che essere nel destino del centrocampista dell'Internacional, che deve il suo nome all'ammirazione del padre verso Giuliano Gemma, attore molto famoso in Brasile per il filone spaghetti western.

Pubblicato il 5/11/2011 su Calcio Sudamericano

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