giovedì 1 marzo 2012

Santiago Garcia, l’Uruguay fabbrica di nuove stelle


Centravanti del Nacional di Montevideo, a 20 anni è capocannoniere con 15 gol del campionato uruguaiano. Nella scorsa estate era stato proposto al Napoli
Il quarto posto al mondiale in Sudafrica ha riacceso un entusiasmo che in Uruguay mancava da oltre mezzo secolo. Nel 1950 la Celeste aveva conquistato la sua seconda Coppa Rimet allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, battendo in finale i padroni di casa del Brasile (2-1 in rimonta, dopo il lampo di Friaça) con i gol di Schiaffino e Ghiggia. E quattro anni più tardi, quella stessa nazionale guidata sempre da Juan Lopez, aveva concluso la sua favolosa parabola piazzandosi quarta in Svizzera.
Gli applausi che il ct Oscar Washington Tabarez ha ricevuto nella scorsa estate sono stati la giusta ricompensa a una rifondazione vincente, basata sullo sviluppo dei settori giovanili. E l’Uruguay, con la ricchezza dei suoi vivai, è pronto a offrire altre soluzioni molto interessanti ai club europei: è una terra dove il calcio ha ricominciato a splendere e dove è possibile ancora effettuare investimenti a prezzi ragionevoli.
Nel Nacional di Montevideo, che ha lanciato in tempi recenti Muslera e Martinez, ma anche il centrocampista Lodeiro (scoperto dall’Ajax), si sta mettendo in luce un attaccante molto promettente. Si chiama Santiago Garcia, ha vent’anni, è elegante, potente ed è stato il capocannoniere dell’ultimo torneo di Apertura in Uruguay con quindici gol. Un talento che si era fatto notare già in passato: la sua prima rete da professionista, infatti, l’aveva firmata addirittura all’età di diciassette anni, il 27 luglio del 2008, contro il Defensor Sporting.
E’ un centravanti rapido, furbo, che in area di rigore non perdona: è alto un metro e 78 per un peso-forma di 77 chili, piazza il pallone con precisione e freddezza, è ambidestro. Proviene dalla scuola-calcio del Libertad Washington, piccolo club dilettantistico di Montevideo. E dopo quell’esperienza è stato tesserato dal Nacional, dove ha cominciato la sua ascesa regalando gol e spettacolo in ogni categoria giovanile.
I compagni e i tifosi lo hanno soprannominato “el morro”, “il muso”. Santiago Damian Garcia è un attaccante veloce, che si lancia negli spazi e arriva al tiro. Deve migliorare nei colpi di testa, ma ha potenzialità importanti per imporsi anche all’estero. E’ considerato uno dei migliori talenti dell’ultima generazione uruguaiana. I suoi progressi sono tenuti sotto controllo anche dal ct Tabarez. Santiago Garcia è il gioiello dell’Under 20 (9 presenze e 5 reti). La sua carriera è stata sempre accompagnata da giudizi favorevoli. Nel 2007 aveva regalato al Nacional lo scudetto Sub-18, realizzando 34 gol. E’ una miscela di rapidità e forza, classe e temperamento: si libera con facilità della marcatura. Ha un controllo brillante del pallone, anticipa i difensori rubando il tempo con astuzia.
Il suo procuratore è Daniel Fonseca, ex attaccante del Cagliari, del Napoli, della Roma e della Juventus. Santiago Garcia ha segnato quindici gol in altrettante partite di campionato, durante l’Apertura 2009-10, chiudendo nella classifica dei cannonieri davanti a Rodrigo Mora (Defensor, 11 reti), Federico Rodriguez (Bella Vista, 10) e Diego Martin Alfonso (Penarol, 9). Cinque le doppiette: contro il Miramar Misiones, il Racing Club, il Tacuarembo, il River Plate di Montevideo e il Rampla Juniors. Ha servito anche tre assist ai suoi compagni.
Due gli allenatori determinanti: Juan Ramon Carrasco e ancora prima Eduardo Acevedo, che è passato da pochi giorni sulla panchina del Danubio. Nella scorsa estate, il centravanti del Nacional (nato a Montevideo il 14 settembre del 1990) era stato proposto al Napoli, che in quel periodo pensava anche a Gaston Ramirez, l’ex talento del Penarol tesserato alla fine di agosto dal Bologna. Santiago Garcia gioca in attacco accanto a Richard Anibal Porta. Non ha il fisico di una prima punta, ma è un centravanti classico, anche se è disposto a fare parecchio movimento e a facilitare l’inserimento dei centrocampisti.
Fra i suoi compagni c’è anche il difensore centrale Sebastian Coates, altro 1990, seguito con attenzione dalla Lazio e corteggiato anche dal Gremio di Porto Alegre.

Pubblicato su Calcio Sudamericano

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