domenica 18 marzo 2012

Neymar, O’Rey do drible


Neymar da Silva Santos Junior è nato a Mogi das Cruzes, in provincia di Sao Paulo, il 5 febbraio del 1992. Ha cominciato a giocare a calcetto con il Sao Vicente. E nel 2004, all’età di dodici anni, è passato al Santos. Lo scorso 7 marzo ha esordito nel campionato paulista giocando contro l’Oeste (12ª giornata): il tecnico Vagner Mancini l’ha fatto entrare al 14’ del secondo tempo al posto di Mauricio Molina.
Il Santos ha vinto 2-1 e Neymar ha sfiorato un gol. Sei giorni dopo, Vagner Mancini l’ha mandato in campo, all’inizio della ripresa, nella sfida casalinga con il Paulista (1-1). E alla terza apparizione nel calcio professionistico, il 15 marzo, allo stadio “Vila Belmiro”, Neymar è partito titolare contro il Mogi Mirim (3-0) e ha segnato la sua prima rete. E’ stato fra i migliori anche contro il Corinthians (1-0) e ha festeggiato il suo secondo gol il 25 marzo nella gara con il Santo Andrè (3-0).
Il ragazzo è uno dei nuovi simboli del “futbol bailado” e ha già ricevuto gli elogi di O’Rei, che si riconosce in questo ragazzo dal fisico ancora esile, ma dalla tecnica formidabile. Ha la faccia da adolescente e porta l’apparecchio per i denti. Neymar vale un tesoro ed è stato al centro di un intrigo: il 40% del suo cartellino, infatti, apparteneva al “Groupo Sonda”, una società di investitori che aveva scommesso sulle fortune di questa straordinaria seconda punta, capace di accarezzare il pallone in modo speciale e di divertire il pubblico.

Il Santos ha trovato un accordo per acquisirne il pieno controllo, spendendo quasi cinque milioni di euro. Una mossa importante per diventare l’unico proprietario del giovane under 18 più corteggiato in Sudamerica.  Neymar ha lo stile e il tipo di gioco di Robinho, altro prodotto uscito dalla scuola del Santos (104 partite e 44 gol). Gestito dal procuratore Wagner Ribeiro, lo stesso agente che cura gli interessi di Robinho, ha un contratto fino al 2014 e il club di Sao Paulo ha fissato il prezzo della clausola di rescissione intorno ai trenta milioni di euro.
Le sue caratteristiche? Destro naturale, normolineo (174 cm x 54 kg) esile ed elastico, Neymar è in grado di agire sia come seconda punta che come trequartista. Non disdegna neppure partire dall’esterno, dove può esibirsi in ubriacanti dribbling volti ad infiammare la torcida oppure cercare il fondo per il cross. Bene anche per vie centrali: la visione di gioco, anch’essa sopra la media, gli permette di inventare gustosi assist per i compagni, e può inserirsi con facilità in area partendo da dietro. Capace anche da fermo, vista l’abilità nel calciare le punizioni e la fredezza dal dischetto (grande esecutore della cosiddetta «paradinha», recentemente bandita dalla FIFA). Bagaglio tecnico di prim’ordine, a dispetto di un’altezza tutto sommato contenuta può vantare un ottimo colpo di testa, e pur essendo destro il mancino non pare di molto inferiore al piede prediletto. E fa tutto questo a velocità supersonica.
Passava per un fenomeno già ai tempi in cui giocava a calcetto: è cresciuto con l’etichetta di bambino prodigio, ma ha sopportato sempre senza ansie il peso delle pressioni e delle aspettative. «Può diventare anche più bravo di me», ha dichiarato Pelè.

Pubblicato su Calcio Sudamericano

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