giovedì 1 marzo 2012

Rhodolfo, il nuovo Lucio pronto per la Seleçao


Altro appuntamento con la nostra rubrica ‘Talent Scout’; oggi andremo a conoscere il difensore centrale dell’Atletico Paranaense Rhodolfo, uno dei prospetti più interessanti del 2010, grazie ad una scheda di Stefano Chioffi per il Corriere dello Sport.
Somiglia all’interista Lucio: questo il paragone, suggestivo e gravoso, che gli è stato cucito intorno dai giornalisti sudamericani. Rhodolfo è il difensore emergente del campionato brasiliano: ha ventiquattro anni e si prepara a sbarcare in Europa. Gioca nell’Atletico Paranaense, che occupa il sesto posto in classifica ed è in corsa per qualificarsi alla prossima edizione della Coppa Libertadores. Temperamento, personalità, forza d’urto, stacco di testa, eleganza nelle chiusure e nei disimpegni: Rhodolfo ha un repertorio completo, comanda il reparto e fa ripartire l’azione con ordine. Il Bari aveva provato a portarlo in Italia alla fine di agosto. Due gli ostacoli: il prezzo del cartellino (quattro milioni di euro) e il passaporto da extracomunitario del centrale. Ora lo scenario è cambiato: si è informata l’Udinese, il Valencia ha effettuato un tentativo, ma nelle ultime settimane è stato il Bayer Leverkusen a compiere i passi più importanti, grazie al lavoro del direttore sportivo Rudi Voeller, ex centravanti ed allenatore della Roma
Proprio il Bayer, nel 2000, aveva scoperto Lucio nell’Internacional di Porto Alegre e lo aveva fatto arrivare in Germania, prima di cederlo nel 2004 al Bayern Monaco per dodici milioni di euro: adesso il club di Voeller lavora per assicurarsi Rhodolfo, considerato in Sudamerica come l’erede del difensore dell’Inter. A gennaio potrebbe cambiare maglia. Rhodolfo è pronto a esordire nella nuova Seleçao di Mano Menezes, il ct scelto dalla federazione verdeoro dopo la deludente avventura in Sudafrica e l’esonero di Carlos Dunga. Potenza e agilità, senso della posizione e velocità negli anticipi, ma la sua specialità sono gli interventi in scivolata: Rhodolfo si è imposto nell’ultima stagione, evidenziando notevoli progressi e dimostrando grande maturità.
E’ cresciuto nel vivaio dell’Uniao Bandeirante ed è arrivato all’Atletico Paranaense nel 2006, esordendo il 10 settembre di quell’anno in occasione della gara con l’Internacional di Porto Alegre, persa 2-0. Luiz Rhodolfo Dini Gaioto è nato l’11 agosto del 1986 a Bandeirantes (Paranà). E’ alto un metro e 93 per un peso-forma di 83 chili. Il Bari era stato il primo a fiutare l’affare, però la concorrenza è aumentata e il Bayer Leverkusen sta provando a chiudere la trattativa. L’Atletico Paranaense l’ha blindato fino al 30 aprile del 2013. Con una serie di prove brillanti, Rhodolfo ha trovato spazio diverse volte nella squadra-ideale del “Brasileirao”. Indossa la maglia numero 4. In campionato ha segnato un gol (colpo di testa su punizione, dal centro dell’area di rigore) contro il Vitoria, festeggiato con una capriola all’indietro, e ha firmato un assist nella sfida con l’Atletico Mineiro. Rhodolfo è stato promosso titolare nel 2008 da Geninho, che adesso allena lo Sport Recife.
E’ diventato più avanti un pilastro della difesa con il tecnico Paulo Cesar Carpegiani, ex compagno di Zico e Junior nel Flamengo dei tempi d’oro. E adesso, con Sergio Soares in panchina, sta continuando a governare la linea a quattro con efficienza e spessore. Di solito, al suo fianco, viene utilizzato Manoel, vent’anni, altro elemento molto interessante. Rhodolfo usa soprattutto il piede destro e si occupa della prima punta, quella più fisica. Ha una muscolatura massiccia, però è agile e non soffre gli attaccanti rapidi, che accelerano e partono in contropiede. Il ct Menezes, chiamato a ricostruire la nazionale brasiliana, è rimasto impressionato dai mezzi di questo centrale, che ha raggiunto l’età giusta per cercare il definitivo salto di qualità in Europa.

Pubblicato su Calcio Sudamericano 

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