venerdì 21 settembre 2012

Fernando Gaibor: 1991 - Ecuador


Nome: Fernando
Cognome: Gaibor
Data di nascita: 8/10/1991
Luogo di nascita: Montalvo, Los Rios (Ecuador)
Squadra: Emelec
Ruolo: centrocampista centrale
Altezza: 179 cm
Peso: 77 kg

L'Ecuador è una delle realtà sudamericane in rampa di lancio, nonostante gli ultimi risultati a livello di Selecciòn non lascino ben sperare, perchè nei vivai e nelle squadre giovanili sta tornando di moda il culto del "coltivare" il talento dei ragazzi di casa senza scandagliare altri posti per importare stranieri che non impreziosiscono - come sembrerebbe - la Primera Division ma tolgono posto a chi invece giocando potrebbe rappresentare il futuro di questo paese a livello calcistico. Un esempio potrebbe essere il centrocampista classe 1995 Josè Francisco Cevallos, della LDU Quito, sedicenne titolare fisso del Rey de Copas arrivato in prima squadra dopo un ottimo 2011.
L'Emelec, a livello di vivaio, è forse la realtà più importante di tutto l'Ecuador e - in questo momento - è anche la squadra più rappresentativa del Paese stesso; un paio di anni fa, gli electricos hanno lanciato a centrocampo un ragazzo molto interessante che ben presto si è ritagliato uno spazio importante all'interno dell'undici titolare a suon di prestazioni, diventando una pedina inamovibile dell'Emelec e dalla Selecciòn Tricolòr Sub'20.
Parliamo di Fernando Gaibor, cervello della mediana del conjunto de Guayaquil che nelle giovanili di questa società ha fatto tutta la trafila come una sorta di gavetta. Nato a Montalvo, nella provincia di Los Rios, Gaibor si trasferisce nel 2007 al club rivale del Barcelona su segnalazione dell'ex gloria della società Silvano Estacio, dove tira i primi calci giocando in attacco, a causa delle sue misure ritenute ancora troppo limitate per giostrare nel vivo del gioco e rischiare di prendere troppe botte. Ben presto comunque il suo destro si rende necessario nel fulcro della manovra, dove viene spostato definitivamente l'anno dopo durante un torneo che l'Emelec gioca in Brasile. Gaibor è uno dei migliori della spedizione, ed al ritorno viene segnalato allo staff della squadra riserve. Il suo esordio in prima squadra avviene, a sorpresa, durante una partita di Copa Libertadores ad aprile del 2010, quando Jorge Sampaoli - attuale tecnico dell'Universidad de Chile e suo estimatore - lo butta nella mischia nel match casalingo contro l'Internacional terminato poi 0-0. Intanto, il classe 1991 viene inserito gradualmente in prima squadra: in tutto il 2010 mette assieme 19 presenze, segnando anche due reti, ma nel 2011 avviene la sua definitiva esplosione. Il ragazzo collezione ben 36 presenze tra Apertura e Clausura, con quattro reti all'attivo, più cinque gettoni nelle due coppe; non male anche l'avvio di 2012, dove ha timbrato il cartellino alla prima giornata dell'Apertura con un sublime calcio piazzato. Con i Tricolòr Fernando ha partecipato al Sudamericano Sub'20 ed al Mondiale seguente di categoria, sempre nel 2011.

Centrocampista centrale dal destro educatissimo, è uno di quei giocatori che nella tua squadra vorresti sempre avere. Brevilineo (non arriva ai 180 centimetri) ma guizzante e veloce - sia di cervello che di piede - dimostra un'intelligenza tattica non comune a certe latitudini, dove spesso i centrocampisti sono più adatti a rompere l'azione che a proporla. Gaibor è molto bravo in entrambe le fasi, però è offensivamente che da il meglio di sè. Abile nei calci piazzati e buon rigorista, ha un'ottima tenuta atletica e aerobica, unità ad una resistenza che gli permette di non uscire mai dalla partita. Gioca prevalentemente in uno dei tre ruoli centrale del centrocampo a cinque, ma può disimpegnarsi come centrale a due accanto ad un mediano di rottura. Il suo cartellino, almeno per ora, richiede un investimento abbastanza contenuto ma dopo questo semestre - in cui l'Emelec potrebbe stupire - il prezzo potrebbe vertiginosamente lievitare ma questo è un ragazzo che, in prospettiva, potrà imporsi anche in ambito europeo.
Nel video qui sotto ecco il suo primo gol del 2012 contro l'Olmedo (min 00.36

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