domenica 23 settembre 2012

Independiente 4-1 Racing Avellaneda, 10/a giornata Primera Division Argentina Clausura 2012, 14/04/2012



Per parlare di questo Clasico de Avellaneda non si può non partire da due considerazioni. La prima è che il 4-1 finale per il Diablo è risultato troppo largo e rotondo per quello che l’Academia ha espresso in campo, anche in virtù del fatto che, in parità numerica, il punteggio di 1-1 era il più giusto. La seconda è che purtroppo il Racing, nei match che contano, si ritrova un Teofilo Gutierrez nervoso e mai decisivo che si rivela addirittura dannoso quando inscena teatrini idioti con l’arbitro, come ha fatto in questo derby inedito delle ore 12 argentine.
Prima del match, una menzione d’obbligo è anche per le tifoserie: quella di casa, i Diablos Rojos, che inscenano una coreografia da brividi e gli ospiti, la grandissima Guardia Imperial, che sostiene i suoi ragazzi dall’inizio alla fine molto spesso avendo la meglio sulle voci dei locali.
A questo punto una domanda è d’obbligo: che farà Alfio Basile? Se è un uomo di parola sicuramente si dimetterà ma vederlo triste, svilito, abbatutto al termine del match non può che dispiacere a qualunque uomo di sport, soprattutto a chi segue con amore il calcio argentino.

DECISIVE LE ESPULSIONI - Come detto in precedenza, l’Independiente ha affondato il colpo infierendo sulla sua preda quando questa era in difficoltà. L’espulsione di Bruno Zuculini (sacrosanta) che ha generato il rigore del 2-1 è stata la spinta decisiva che ha fatto pendere la bilancia a favore dei padroni di casa; poco dopo, una stupidaggine – l’ennesima – di Teo Gutierrez costringe l’Academia in nove perchè il centravanti, autore fino ad allora di una prova apprezzabile, inscena un litigio con l’arbitro e proferisce insulti a non finire per via di un fallo, a suo dire netto, non fischiato. Ed è così che tutto ciò che in un’ora è stato fatto finisce alle ortiche.


UN’ ORA EQUILIBRATA - Già, perchè nella prima ora di gioco le due squadre si equivalgono. Cristian Diaz dopo dieci minuti si fa cacciare dalla panchina per proteste, ma la sua squadra  – forse spinta dall’ottimo tifo – si fa subito vedere dalle parti di Sebastian Saja. Il tridente del Rojo è imprendibile, soprattutto grazie al centravanti Facundo Parra che non offre punti di riferimento alla difesa del Racing, orfana di Mathias Cahais, sostituito da un incerto Avendaño. Il primo affondo academico però è vincente, grazie ad un’incredibile ingenuità di Gaby Milito che si fa uccellare da Hauche; il Demonio si accentra e serve su un piatto d’argento il gol dell’1-0 a Teo Gutierrez, che sblocca la partita e sposta gli equilibri dalla parte biancoazzurra. Nemmeno il tempo di festeggiare che arriva il pareggio: punizione del Pato Rodriguez, Velazquez prolunga sul secondo palo dove c’è il solito Facundo Parra, inspiegabilmente libero, bravo a sparare un destro terrificante sotto la traversa del Chino Saja. Si va a riposo sul pari, e con un dubbio rigore non fischiato su Giovani Moreno autore di un’altra prova incolore.

DECISIVI I ROSSI - Nella ripresa i padroni di casa entrano in campo più convinti. E si vede. Dopo un paio di minuti Sebastian Saja si supera sul giovane Fabian Montserrat, e poco dopo El Patito Rodriguez si inventa un destro a rientrare che esce di poco. Il Racing prova ad alzare il baricentro, ma Fabian Montserrat si inventa una serpentina sulla destra che gli permette di smarcare Rodriguez in mezzo all’area. Zuculini lo affossa, e l’arbitro non può che indicare il dischetto ed estrarre il rosso. Facundo Parra trasforma, per l’Academia è notte fonda. Non appena i soldati del Coco provano a reagire arriva la stupidaggine del Pescador, che lascia i suoi in nove e riduce l’attacco ad un reparto sfilacciato dove Hauche non riceve l’assistenza giusta da Castro e Moreno, costretti a giocare in una porzione troppo ampia per essere decisivi avanti. Diaz manda in campo Patricio Vidal al posto di Parra, e dopo poco arriva il 3-1 segnato proprio dal talento classe 1992 (in fuorigioco). Basile è una statua, e il 4-1 di Pato Rodriguez – tra l’altro, di fattura sontuosa – gli rifila la mazzata finale.
I Diablos si sono dimostrati squadra compatta, con almeno quattro giocatori di livello assoluto: in primis Patricio Rodriguez, strepitoso quando accarezza la palla, poi una menzione la meritano il laterale mancino Adrian Argachà, il giovane Fabian Montserrat e il sempre eterno Facundo Parra. Per il Racing basta dire che il migliore è stato il portiere Saja, e che i big hanno – per l’ennesima volta – steccato. Nelle prossime ore si aspettano novità dal fronte biancoazzurro, soprattutto per quanto riguarda la situazione di Alfio Basile, mentre per l’Independiente e i suoi tifosi può cominciare la festa.

TABELLINO
Independiente:
Adrián Gabbarini; Javier Velázquez, Leonel Galeano, Gabriel Milito, Adrián Argachá; Fabián Monserrat, Fernando Godoy, Osmar Ferreyra; Patricio Rodríguez, Facundo Parra e Lucas Villafáñez. DT: Cristian Díaz.
Racing:
Sebastián Saja; Iván Pillud, Lucas Aveldaño, Matías Martínez, Lucas Licht; Bruno Zuculini, Agustín Pelletieri, Lucas Castro; Giovanni Moreno; Gabriel Hauche e Teófilo Gutiérrez. DT: Alfio Basile.

Ammoniti: PT 11´ Fernando Godoy (I), 29´ Leonel Galeano (I) e 35´ Lucas Aveldaño (R). ST 10´ Matías Martínez (R), 19´ Lucas Castro (R), 27´ Julián Velázquez (I), 37´ Gabriel Hauche (R) e 43´ Marcos Cáceres (R).
Espulsi:
ST 11´ Bruno Zuculini (R) y 22´ Teófilo Gutiérrez (R).
Gol:
PT 26´ Teófilo Gutiérrez (R) e 35´ Facundo Parra (I). ST 13´ Facundo Parra (I), 48´ Patricio Vidal (I) e 49´ Patricio Rodríguez (I).
Cambi:
ST 16´ Marcos Cáceres per Lucas Licht (R), 27´ Valentín Viola per Lucas Castro (R), 27´ Gabriel Vallés per Julián Velázquez (I), 30´ Cristian Pellerano per Fernando Godoy (I), 38´ Claudio Yacob per Agustín Pelletieri (R) e 42´ Patricio Vidal per Facundo Parra (I).
Stadio:
Libertadores de América.
Arbitro:
Sergio Pezzotta.

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