domenica 23 settembre 2012

CONMEBOL, ROAD FIFA WC BRASIL 2014: sintesi della 7/a giornata, 7 e 8/09/2012



Gol, emozioni e tanti botti a sorpresa nel weekend sudamericano di qualificazione ai mondiali brasiliani del 2014. Ci si aspettava molto da tutte le squadre che sono scese in campo, soprattutto da quelle additate come favorite per strappare un biglietto in previsione Brasile che, come paese ospitante, non partecipa al girone e lascia libero un posto in puù appetito da molti.
Chi era chiamata ad un esame complicato era l'Argentina, che ospitava un Paraguay da sempre mina vagante e squadra da trasferta, infarcita di ragazzi irriverenti e carismatici. Ma il campo centrale era senza dubbio il Metropolitano di Barranquilla, dove durante Colombia - Uruguay si sono sfiorati i 34 gradi, scanditi da quattro prodezze della squadra di casa.

COLOMBIA 4-0 URUGUAY (2' Falcao Garcia, 48' e 52' Teo Gutierrez, 90' Zuniga)
Trentaquattro gradi. Il sole colombiano squaglia un Uruguay inguardabile e a tratti comico, che sbaglia tutto lo sbagliabile commettendo errori che da una selezione come quella di Tabarez non ci si aspetterebbe. Per una volta è quindi il Maestro ad andare a ripetizioni, costretto a tornare a Montevideo con quattro reti sul groppone rifilategli dai ragazzi diretti da quel vecchio volpone di Josè Pekerman. Un Pekerman che ha le idee chiare, e davanti al pubblico di Barranquilla dà il via libera all'idolo di casa Teofilo Gutierrez, che stavolta è in serata di grazia e segna una doppietta in avvìo di ripresa. La gara, iniziata in salita per la Celeste dato il vantaggio al secondo minuto segnato da Falcao (stupendo il cross del napoletano Zuniga) di testa, si è così definitivamente chiusa dopo poco più di un tempo, e la rete nel recupero segnata proprio da Zuniga serve solo per arrotondare un passivo già abbastanza corposo. Ora la Colombia può preparare con più serenità la trasferta di mercoledì in Cile, mentre l'Uruguay si ritrova a sorpresa sorpassato dall'Ecuador, squadra che si presenterà tra due giorni a Montevideo con un punto di vantaggio sulla nazionale charrùa.


ARGENTINA 3-1 PARAGUAY (3' Di Maria, 31' Higuain, 64' Messi; 18' Fabbro)
Quando Angel Di Maria sblocca il risultato dopo tre soli giri di lancette, al Mario Alberto Kempes di Cordoba molti tirano un sospiro di sollievo. Sì, perchè il Paraguay è da sempre avversario temibile e mai da sottovalutare, soprattutto in virtù del fatto che la squadra messa su da Gerardo Pelusso è giovane e di prospettiva quindi pronta a giocare eventuali brutti scherzi. Quando Jonathan Fabbro trasforma il rigore dell'1-1 infatti i fantasmi si materializzano tutto ad un tratto, nonostante l'Argentina stia offrendo una buon gioco, a tratti davvero piacevole. Poco dopo la mezz'ora ci pensa comunque Gonzalo Higuaìn a risistemare le cose, e da lì il Paraguay esce un po' dalla gara, accusando il colpo e venendo definitivamente giustiziato da Leo Messi, che pochi minuti prima si era visto negare la gioia del gol dal palo, ma che ha potuto festeggiare grazie ad un perfetto calcio di punizione dalla distanza, imparabile per Villar. 

ECUADOR 1-0 BOLIVIA (74' Felipe Caicedo su rigore)
Pronostici rispettati in quel di Quito: l’Ecuador vince di misura sulla Bolivia e raggiunge il Cile al secondo posto del girone sudamerciano di qualificazione ai mondiali 2014. Ancora una volta l’Atahualpa porta fortuna alla Tri: quarta vittoria in quattro partite giocate (e ancora nessun gol subito).
Come previsto è la nazionale di casa a fare la partita fin dalle prime battute, mentre la Verde si limita a difendere. La prima occasione importante arriva al 24′, quando Suarez si oppone alla bella conclusione dell’ala sinistra Montero; sette minuti dopo ancora padroni di casa vicini al gol, ma Jaime Ayovì viene anticipato in extremis.
La ripresa segue lo stesso copione del primo tempo: ecuadoriani che attaccano senza riuscire, però, a concretizzare le occasioni create. Al 73′ l’episiodio decisivo: Saritama cade in area di rigore, il venezuelano Soto decreta la massima punizione. Sul dischetto va Felipe Caicedo e non sbaglia. Per l’attaccante della Lokomotiv Mosca non c’era modo migliore per festeggiare il ritorno in nazionale dopo più di un anno.

PERU' 2-1 VENEZUELA (47' e 59' Farfàn; 43' Arango)
A Lima tutti si aspettano  l'arrembaggio del Venezuela, invece sono i padroni di casa del Perù a sbaragliare la concorrenza Vinotinto, e per giunta in rimonta. Il mattatore della gara è senza dubbio Jefferson Farfàn; l'esterno offensivo dello Shalke 04, schierato nel tridente offensivo con Claudio Pizarro e Paolo Guerrero, trova una doppietta da applausi che ribalta la rete iniziale segnata da Juan Arango. Le "buone nuove" per Sergio Markarian arrivano soprattutto dal nuovo assetto di gioco, imperniato sulla propositività più che sul contenimento, che permettono agli andìni di rendersi più pericolosi in zona gol grazie anche ad un lavoro preziosissimo della mediana, che ha trovato un Vargas rinato. Per il Venezuela è invece un'occasione mancata, un passo indietro rispetto alle prove esaltanti contro Argentina, Uruguay e Colombia. E martedì, ad Asunciòn, la partita con il Paraguay è già da "dentro o fuori".

RISULTATI SETTIMA GIORNATA
COLOMBIA 4-0 URUGUAY
ARGENTINA 3-1 PARAGUAY
ECUADOR 1-0 BOLIVIA
PERU' 2-1 VENEZUELA
HA RIPOSATO: CILE

CLASSIFICA
ARGENTINA 13
CILE 12
ECUADOR 12
URUGUAY 11
COLOMBIA 10
VENEZUELA 8
PERU' 6
BOLIVIA 4
PARAGUAY 4

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