venerdì 21 settembre 2012

Sebastian Sosa: 1994 - Uruguay



Nome: Sebastian
Cognome: Sosa
Soprannome: El Mosquito
Data di nascita: 13/03/1994
Luogo di nascita: Melo (Uruguay)
Ruolo: attaccante
Squadra: Cerro Largo
Altezza: 183 cm
Peso: 71 kg

Come disse il grande Woody Allen nel famosissimo film "Match Point": "La vita è come una partita di tennis. A volte la pallina rimbalza sulla rete ed è solo la fortuna a decidere se rimarrà di qua o andrà di la". Il tennis non c'entra nulla con la storia che stiamo per andare a conoscere, ma la fortuna sì. C'entra eccome la Dea Bendata, che dirotta per caso alcuni scout del Napoli ad assistere ad un match di Primera Division uruguagia tra Cerro Largo e Cerro quando in realtà gli stessi osservatori erano a Montevideo per tutt'altre faccende. E allora capita che si parta dall'Italia con due nomi scritti sul taccuino, ma che si torni con tre relazioni; i partenopei, da tempo, seguono l'evoluzione di due giovani talenti del Nacional - Facundo Piriz e Gonzalo Bueno - ma a loro da oggi si dovrà aggiungere anche un classe 1994 che ha fatto innamorare dapprima i tifosi del Cerro Largo, ma che prefigge l'obiettivo di affermarsi anche nella sua probabile prossima avventura europea.


Sebastian Sosa, nato a Melo nel  marzo di diciotto anni fa, è il centravanti titolare della matricola Albiazul neopromossa in Primera quasi una stagione fa. A differenza degli altri giocatori, su Sosa non ci sono impronte di società della Capitale Montevideo, che di solito attira tutti i talenti del paese per imbottire le decine di squadre presenti nell'area metropolitana.
Cresciuto nel vivaio del Cerro Largo fin dai primi calci, non inteso come categoria ma nel vero senso della parola, Sosa - a differenza di altri - nasce attaccante e segna a raffixca già da piccolo. Piace a tanti, soprattutto ai tecnici che lavorano nel settore giovanile di questa società che fanno a gara per averlo a disposizione. Lui intanto brucia, ovviamente, le tappe giocando abitudinariamente con gente più grande, anche per via del suo fisico compatto già da adolescente che gli permette di dire la sua nei contrasti e di fare la voce grossa in area di rigore.
Nel settembre del 2011 arriva la sua prima vera grande occasione, quando il tecnico della prima squadra Danielo Nunez lo convoca tra i grandi e gli permette di esordire nel pareggio esterno contro il Fenix. Da lì a poco, ovvero il weekend dopo, sigla il suo primo gol da professionista che non serve ad evitare la sconfitta sul campo del River Plate, ma gli procura una grande gioia personalità e l'inizio di una certa visibilità. La carta d'identità segna 17 anni, 6 mesi e 27 giorni. Nell'Apertura i gol saranno poi quattro in tutto (uno al Racing e una doppietta all'ultima giornata contro El Tanque Sisley dopo la rete d'esordio) ma ciò che più conta è che si inzia davvero a conoscere questo attaccante per quello che è, un finalizzatore spietato. Scontata la chiamata del Penarol, ma il Cerro Largo quando sembra sul punto di cedere riesce a resistere ed il ragazzo rimane a Melo dove, secondo quanto si dice in ambienti molto affidabili, sia stato avvicinato appunto da alcuni osservatori napoletani che gli avrebbero reso noto che c'era un quinquennale pronto per essere firmato.

Prototipo della punta moderna, si dice abbia folgorato anche il Presidente De Laurentis in persona. Sosa, con un fisico di tutto rispetto in cui si slanciano 183 centimetri d'altezza rimpolpati da 71 chilogrammi di muscoli, è un attaccante di movimento, che gioca prevalentemente in area avversaria ma ama svariare per tentare la giocata con imprevedibilità. Difficile da marcare e bravo a difendere la palla, possiede dei fondamentali molto sviluppati e calcia indifferentemente con entrambi i piedi, anche se preferisce usare il destro.
Ottima la sua interpretazione del gioco aereo, così come la sua predilezione a giocare sull'ultimo uomo per essere più efficace; tra i difetti, se così possiamo chiamarli, c'è la poca attitudine a dialogare con i compagni, un modo di giocare che comunque può sgrezzarsi sotto la guida di un tecnico preparato come può essere Walter Mazzarri. Questo eventuale (anche se sarà ufficiale tra non molto) colpo del Napoli non fa che dimostrare ciò che da tempo è chiaro: in Uruguay si fanno affari, grazie anche alla preparazione dei tecnici che allevano i talenti nei settori giovanili. Sosa è solo l'ultimo di una grande nidiata.

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