Un Manchester City tutt'altro che brillante riesce a portare a casa tre punti al termine di una partita infinita, con 12 minuti di recupero nel secondo tempo, grazie a una magia di Tevez che stende lo Swansea e permette ai Citizens di chiudere con una nota positiva una settimana resa bollente dalla sconfitta subita contro l'Ajax che ha pesantemente compromesso il cammino europeo degli uomini di Mancini.
Mancini schiera in campo il City affidandosi
al 4-4-2 con Kolarov avanzato sulla linea dei centrocampisti, mentre
Clichy parte titolare sulla sinistra. Ancora panchina per Balotelli e
Edin Dzeko, la coppia d'attacco è composta dai "piccoletti" Tevez e
Aguero. 4-5-1 prudente per Laudrup che si affida a Michu unica punta,
centrocampo foltissimo con Ki e Pablo Hernandez esterni alti e
Routledge, Britton e De Guzman al centro.
Quello che scende in campo all'Etihad Stadium
è un City ancor profondamente scottato dalla brutta figura rimediata in
settimana contro l'Ajax, sconfitta che pone la banda Mancini a
fortissimo rischio eliminazione già nella fase a gironi di Champions per
il secondo anno consecutivo. Una vittoria oggi consentirebbe di
smorzare un po' le critiche dei tabloid, ma di fronte ci sono i gallesi
dello Swansea che vengono da due risultati utili consecutivi e che
l'anno scorso riuscirono a battere i Citizens tra le mura amiche.
Sin
dalle prime battute è il City che, come ci si aspettava, tiene il
possesso palla e cerca di fare la partita ma, complici la scarsa
lucidità in fase di impostazione e uno Swansea sceso in campo senza
timori reverenziali, la partita si rivela piuttosto bloccata e priva di
occasioni degne di nota nella prima mezz'ora. Ci pensa allora il
portiere Vorm a vivacizzare un po' la gara con un passaggio terrificante
direttamente sui piedi di Tevez che però non riesce ad approfittare
appieno dell'inatteso regalo.
In un primo tempo con poche
emozioni è però lo Swansea ad avere la più nitida palla-goal nel finale
con Michu che servito in profondità si ritrova a tu per tu con Hart, ma
il portiere inglese è bravissimo a sventare il pericolo in scivolata e a
permettere ai suoi di andare negli spogliatoi conservando il pari.
La seconda frazione si apre con l'ingresso in
campo di Balotelli al posto di un impalpabile Kolarov per cercare di
cambiare l'inerzia della partita. La mossa di Mancini si rivela subito
azzeccata, il talento italiano sembra dare un altro passo alla manovra
dei Citizens con un paio di azioni offensive che la difesa dei gallesi
sbroglia con qualche affanno.
I Blue Moon riescono a dare continuità alle proprie scorribande nella trequarti avversaria e a chiudere lo Swansea nella propria area di rigore, ma gli Swans si dimostrano temibili in contropiede e vanno vicinissimi al vantaggio quando Michu di testa indirizza in porta un pallone messo in mezzo da Hernandez, ma come già avvenuto nel primo tempo è ancora Hart a negargli la gioia della rete con un ottimo intervento.
I Blue Moon riescono a dare continuità alle proprie scorribande nella trequarti avversaria e a chiudere lo Swansea nella propria area di rigore, ma gli Swans si dimostrano temibili in contropiede e vanno vicinissimi al vantaggio quando Michu di testa indirizza in porta un pallone messo in mezzo da Hernandez, ma come già avvenuto nel primo tempo è ancora Hart a negargli la gioia della rete con un ottimo intervento.
La svolta della
gara arriva al 61' quando Tevez pesca dal cilindro un gran tiro dalla
distanza sul quale nulla può il portiere Vorm che nel tentativo di
salvataggio si infortuna e, dopo alcuni minuti di cure mediche, è
costretto ad uscire per un sospetto strappo, al suo posto entra Tremmel.
Lo
Swansea sembra aver accusato il colpo per la rete subita e non riesce a
creare azioni pericolose salvo un tiro da fuori di De Guzman che
finisce a lato. Al 75' nuovi guai per Mancini: Richards accusa un
problema muscolare al ginocchio e, dopo quasi 10 minuti di interruzione,
è costretto ad uscire in barella per lasciar posto a Kolo Tourè. Il
finale di gara regala poche emozioni, lo Swansea prova a riversarsi in
avanti per cercare la rete del pareggio ma il City riesce a difendersi
bene e senza troppi affanni tentando poi di ripartire in contropiede.
Sono
addirittura 12 i minuti di recupero a causa delle interruzioni per gli
infortuni di Vorm e Richards, ma anche in questo "supplementare" il
copione non cambia e il fischio finale regala agli uomini di Mancini una
vittoria importantissima che rinsalda l'ambiente e allontana le
critiche.
Partita molto bloccata e povera di grandi
emozioni che, come spesso succede in questi casi, viene risolta da
un'invenzione di un singolo: in questo caso è Tevez che con un gran
destro dalla distanza piazza il pallone dove Vorm non può assolutamente
arrivare e regala a un brutto City tre punti preziosi per allontanare le
polemiche e avvicinare momentaneamente la capolista Chelsea.
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