lunedì 8 ottobre 2012

Rayo Vallecano vs Deportivo La Coruna - Liga BVB 2012/13, 7/a giornata, 6/10/2012



A volte una partita "intercettata" per caso può rivelarsi una piacevole sorpresa. E' il caso di Rayo Vallecano - Deportivo La Coruna, anticipo del sabato pomeriggio in una Liga Spagnola mai così interessante come quest'anno. Nel weekend del Superclasico, la settima giornata propone quindi anche questo match senza particolari velleità: il Rayo gioca per mettere da parte il prima possibile i punti per la salvezza, ma a differenza di tante altre concorrenti dirette, la Franja mette in campo idee e propositività soprattutto perchè davanti gli si para un Depor da non prendere sottogamba.

Il match di Vallecas finisce 2-1 per il Rayo Vallecano che si impone grazie ai gol di Josè Carlos e Piti, probabilmente due dei migliori in campo in un undici con spiccata vocazione offensiva. E qui va aperta una parentesi sulla rosa e sulla struttura che, in mancanza di soldi, la società ha voluto dare alla squadra. Il tecnico Paco Jemez può contare per lo più su gregari, con alcune (ma poche) eccezioni come Alejandro Dominguez oppure la punta serba Delibasic. Il resto del Rayo è un insieme di scommesse e giocatori di categoria inferiore, che Jemez sta plasmando insegnando a questi ragazzi un calcio arioso e divertente, fatto di audacia e divertimento, due componenti che giocoforza portano spesso ad errori marchiani sia sotto porta che dietro, dove si concede troppo. 
La particolarità dell'undici mandato in campo dal tecnico è l'iperoffensività cercata con lo schieramento contemporaneo di centrocampisti di costruzione e trequartisti, tutti a supporto di Delibasic, e la ricerca continua del gol attraverso il fraseggio. La vocazione offensiva non si perde nemmeno con il vantaggio perdurante: quando esce il Chori entra un altro centrocampista (Gonzalez), quando esce Piti entra il funambolico Lass Bangoura, quando esce Delibasic entra Nielsen. Sempre per segnare.


E' forse questo che non permette una valutazione oggettiva sulla gara del Deportivo da parte del proprio allenatore, Josè Luis Oltra, che dalla sua cerca di colpire in avvio sfruttando la limitata autonomia dei suoi uomini chiave come il veterano Valeròn. Proprio Valeròn risulta inutile alla distanza, e va da sè che il terminale offensivo del Depor - ovvero Riki - risenta della mancanza di assitenza che nè Pizzi nè Gama sanno fornirgli. Diverso il discorso ad inizio ripresa, quando si verifica il momento migliore degli ospiti in coincidenza con l'entrata del portoghese Nelson Oliveira e lo scacchiere tattico di Oltra si tramuta in un 3-4-1-2 (perchè ad uscire è un terzino, Evaldo) molto più ordinato. Oltra però non si ferma, e butta dentro un'altra punta a mezz'ora dalla fine rinunciando all'ormai spento Valeron puntando sulla verve di Camunas, al quale viene affidato il compito di pressare sulla trequarti per evitare che il Rayo possa giocare palla in orizzontale per far passare tempo prezioso. Con il Deportivo così sbilanciato viene fuori un'altra arma del Rayo davvero apprezzabile come quella della ripartenza in verticale per armare uno degli esterni davanti al portiere avversario: fantastici i quattro passaggi in pochi secondi che liberano Josè Carlos davanti ad Aranzubia, e che solo per egoismo del numero 9 non tramutano una ripartenza straordinaria in un gol da vedere e rivedere.

La valutazione complessiva del match è molto buona, e dimostra ancora una volta - se ce ne fosse bisogno - che la Liga spagnola va di pari passo con la Premier per competitività e per contenuti tecnico-tattici (impagabile è vedere il Rayo infarcito di attaccanti). Infatti anche due squadre come queste mettono in campo propositività, nonostante per loro si preannunci un campionato di sofferenza dove si cercherà la salvezza fino all'ultimo (per mancanza di singoli "importanti"). Parlando di singoli, va segnalata la prestazione di Piti e Leo Baptistao nella Franja Roja, mentre per i biancoblu ha fatto vederebuone cose il numero 9 Pizzi, che oltre al gol su rigore ha impegnato Rubn in due diverse circostanze. Da rivedere entrambi gli assetti difensivi, perchè le troppe palle gol concesse ai dirimpettai potrebbero essere fatali contro avversarie più forti.

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