domenica 28 ottobre 2012

Wigan vs West Ham - Premier League 2012/13, 9/a giornata, 27/10/2012


A tutti, in ambito sportivo, capita di avere una bestia nera. Quella del West Ham è senza dubbio il Wigan. Infatti i Latics, ogni volta che incrociano gli Hammers, mettono in campo quel qualcosa in più che ne esalta lo spirito di abnegazione e la grinta che spesso mancano in altri frangenti. E' così anche nella giornata di sabato, dove alle 16 i biancoazzurri ospitano Sam Allardyce ed il suo West Ham. 

In un pomeriggio freschino, i londinesi cercano di continuare la loro buona striscia che ad oggi li candida come miglior neopromossa, e dopo la roboante vittoria in casa di sabato scorso, c'è bisogno della prima vera gioia anche in trasferta fatta eccezione del derby vinto contro il Qpr, che pur sempre Londra rimane. La squadra di Roberto Martinez invece punta tutto sul gruppo, perchè la sua squadra non ha prime donne come invece gli ospiti, quindi deve limitarsi a forgiare il carattere ai suoi ragazzi pur sapendo che fino alla fine si dovrà soffrire.


Squadre speculari, che hanno nel centrocampo il reparto chiave: intendiamo, a uomini gli Hammers sono superiori perchè gente del calibro di Diamè (ex tra l'altro fischiatissimo), Noble e Nolan in tanti se li sognano, ma anche davanti il duello appare impietoso. Carroll nei claret and blue, Arouna Kone nei locali. Non c'è partita. Invece c'è.
Il Wigan parte fortissimo e va in vantaggio dopo pochi minuti: Bousejour batte un angolo dalla sinistra e Ramis, lasciato colpevolmente solo da Reid e McCartney - che non scala a dovere - calcia di sinistro al volo e sentenzia Jaaskelainen. E' solo l'ottavo, ma il portiere finlandese aveva già dovuto immolarsi su una botta di destro da fuori di Maloney. E la giornata è appena iniziata. L'1-0 non scuote però gli Hammers, lenti e prevedibili, con il solito tema del lancio a Carroll per la sponda a chi dovrebbe inserirsi. Ma oggi i tre centrocampisti sono in fase no, per non parlare dei due esterni: Jarvis corre, ma l'uomo non lo salta mai penalizzando situazioni di cross, mentre Benayoun è ancora ingolfatissimo. Ne esce una squadra sfilacciata e con poco nerbo, anche se qualcosina verso la metà del primo tempo si vede. Prima, da un angolo, Tomkins devìa alto di poco; poi è Nolan a mancare il graffio vincente su palla di Jarvis. Troppo poco per chi sta per entrare in due mesi infernali.

La ripresa si apre con il Wigan che raddoppia: cross dalla sinistra di Maloney, mischia in area con McArthur che si ritrova incredibilmente la palla sul destro. Troppo facile sparare al volo un tiro di controbalzo che impallina Jaaskelainen. E' 2-0, e il West Ham va definitivamente in letargo. In contropiede è Kone a sfiorare il 3-0, ma Jaaskelainen è bravo a non andare per terra riuscendo a prendere il tiro. Dall'altra parte Nolan reclama un rigore: il suo destro però sbatte sulla nuca di Ramis, quindi non s'ha da fare. Acuto finale di Tomkins, che di testa accorcia le distanze a trenta secondi dalla fine. Un gol che non serve anulla, tranne ad Allardyce che in primis, a mio parere, deve chiedersi com'è possibile che con i giocatori a disposizione la squadra - in trasferta - faccia fatica. Ed interrogarsi su certe operazioni di mercato: Carroll, Jarvis, Maiga, Jaaskelainen. Quanto dobbiamo ancora aspettarli?



Nessun commento:

Posta un commento