giovedì 6 dicembre 2012

FIFA CLUB WORLD CUP JAPAN 2012 - Si parte il 6 dicembre, sette le protagoniste. Chi succederà al Barcellona?


Corinthians, San Paolo, Internacional, Milan, Barcellona (due volte), Manchester United ed Inter. La nona edizione del Mondiale per Club vedrà impegnata solo una di queste squadre, che rappresentano ognuna una targhetta nell'albo d'ora della manifestazione. Infatti il Timào, che vinse un'inedita edizione nel 2000, torna a giocarsi il titolo mondiale dopo aver trionfato in Coppa Libertadores e partendo alla pari con un Chelsea sì campione d'Europa, ma in balìa degli ultimi eventi poco piacevoli culminati con l'esonero di Roberto Di Matteo. A fare da sparrin partner saranno i messicani del Monterrey, gli egiziani dell'Al Ahly, i sudcoreani dell'Ulsan, i neozelandesi di Auckland e i campioni della J-League giapponese, i Sanfrecce Hiroshima.
Ma cosa aspettarsi da questa manifestazione? I più nostalgici la vorrebbero vedere abolita per tornare alla vecchia Coppa Intercontinentale; al contrario, le decine di sponsor che si muovono ogni anno gradiscono assai un format del genere, che protrae la competizione nell'arco di quindici giorni creando un giro di affari notevole. Si inizia giovedì 6 dicembre con il match preliminare tra Hiroshima e Auckland, mentre per la conclusione dobbiamo aspettare domenica 16 dicembre. Chi salirà sul tetto del mondo non è ancora dato saperlo. Nel frattempo, andiamo a conoscere le sette squadre in gara.



CHELSEA - I campioni d'Europa partono ovviamente con i favori del pronostico, e dopo aver sollevato la Champions League nel maggio scorso, ci si aspettava una partenza sprint del nuovo corso targato Di Matteo. Invece, dopo due mesi in cui i Blues hanno vissuto di invenzioni dei singoli (scorrere alla voce: Mata ed Hazard), la scintilla tra giocatori e tecnico si è affievolita di molto, tanto da far sospettare che il tecnico non possedesse poi tutte queste grandi doti carismatiche come era lecito aspettarsi. La rosa è comunque di gran lunga la migliore del lotto, ma Rafa Benitez riuscirà a preparare la manifestazione con così poco tempo a disposizione? I dubbi rimangono, e mai come qust'anno potrebbe arrivare l'anno di una sudamericana. Il tecnico spagnolo dispone di grandi giocatori, alcuni dei quali capaci di risolverti una partita con una sola giocata, e probabilmente chiederà loro il massimo per una o due partite. Alla volta del Giappone partirà tutta la rosa, in modo che la trasferta in Oriente si trasformi in un modo per cementificare il rapporto tra tecnico e squadra. Terry e Lampard, ma anche Mata, Hazard, Ivanovic e David Luiz rappresentano le sicurezze del club, che spera di riscoprire proprio in Giappone un Fernando Torres sempre più involuto, al quale Benitez ha concesso piena fiducia.
Formazione (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Terry, David Luiz (Cahill), Cole; Ramires, Lampard; Hazard, Mata, Oscar; Torres All: Rafa Benitez

CORINTHIANS - Gli scommettori più accaniti tenteranno la giocata: Timao campione del mondo 2012 appannaggio dei britannici. Questo perchè il Corinthians pare una squadra tosta, solida, che al Chelsea può dare fastidio in quanto possiede fisicità e qualità nello stesso tempo. Inoltre, come hanno già fatto sapere per bocca del tecnico Tite, i paulisti non rinunceranno a nessuno per questa trasferta. Nemmeno a quelli virtualmente sul mercato come Ralf e Paulinho. La vittoriosa cavalcata in Libertadores del primo semestre ha dato fiducia alla squadra, che in campionato ha risalito la china fino al sesto posto dopo una partenza rallentata a causa, soprattutto, del doppio impegno. Ma che squadra ci dovremo aspettare? Tite punta molto sulle trame offensive, avendo la possibilità di ruotare attaccanti di livello come Paolo Guerrero, il Burrito Martinez ma soprattutto l'eroe di Libertadores, Emerson Sheik, giocatore giramondo che ha scelto di vestire la maglia della nazionale qatariota. Il 4-3-1-2 di Tite esalta molto la velocità di questi elementi, sposandosi con l'inventiva di Jorge Henrique e la sostanza di una mediana resistente e muscolare che vede in Ralf e Danilo i "mastini", e in Paulinho il cervello. Partire dalla semifinale è poi un altro dei vantaggio per i brasiliani, che quasi sicuramente affronteranno gli egiziani dell'Al Ahly campioni d'Africa.
Formazione (4-3-1-2): Cassio; Alessandro, Chicào, Paulo Andrè (Anderson Polga), Fabio Santos; Ralf, Paulinho, Danilo; Jorge Henrique; Emerson, Guerrero (Martinez) All: Tite

RAYADOS DE MONTERREY - Mina vagante? Può darsi. Il Monterrey, campione Centro-Nordamericano, si affaccia alla ribalta del Mondiale per club dopo l'esordio dello scorso anno non molto positivo. Sconfitti ai quarti di finale dai giapponesi del Kashiwa Reysol, i messicani conquistarono poi il quinto posto battendo l'Esperance di Tunisi in un divertente 3-2, che però non basta per cancellare l'esito di una spedizione tutto sommato fallimentare. E allora i ragazzi di Victor Vucetich, 57enne in carica dal 2009, ci riprovano quest'anno dove in proiezione potrebbero scontrarsi in semifinale contro il Chelsea. Squadra importante, quella dei Rayados, ricca di giocatori tecnicamente all'apice della loro carriera e che in queste stagioni hanno maturato parecchia esperienza. Si incomincia dalla porta, dove Jonathan Orozco è la solita sicurezza, per poi proseguire con i difensori Basanta, Mier e Chavez (questi ultimi due 23enni in rampa di lancio) e il centrocampista ecuadoregno Walter Ayovì. L'attacco rimane comunque il reparto più attrezzato, rappresentato dalla fame di gol del Chupete Humberto Suazo e dalla vena realizzativa di Neri Cardozo, De Nigris, Abraham Carreno e Cesar Delgado. Su quest'ultimo il tecnico Vucetich punta molto, tanto da utilizzarlo in tutti i match di quest'ultimo Torneo Clausura.
Formazione (4-4-2): Orozco; Chavez, Basanta, Mier, Perez; Delgado, Cardozo (Zavala), Corona, Ayovì; Suazo, De Nigris (Carreno) All: Vucetich

AL AHLY - Campione d'Africa a sorpresa, a discapito di superpotenze come Esperance e Mazembe, l'Al Ahly è probabilmente la squadra che desta più curiosità a dispetto delle altre. Vincere la Champions africana con il proprio campionato fermo da quasi due anni è davvero un'impresa mistica, e farlo con una squadra che sfiora i trent'anni di età media fa ancora più effetto. Eppure l'Al Ahly è questo: una pletora di nazionale egiziani ed ex, un giovane talento (il 23enne Ahmed Shokry) e l'allenatore più vincente d'Egitto. A soli 52 anni, Hossam El Badry è un'icona nel suo paese tanto da essersi già proiettato sulla panchina della Nazionale faraonica. Il suo undici è un mix di muscoli ed esperienza, di cui il capitano Gomaa (37 anni), Aboutrika (34) e Barakat (36) sono i leader. Qualità in attacco, con il centravanti Gedo bomber principe di coppa e l'ivoriano Oussou Konan che compongono un tandem interessante.
Formazione (4-4-1-1): Ekrami; Fathi, Naguib, Gomaa, Shedid; Aboutrika, Showkry, Ghaly, Barakat; Konan; Gedo All: El Badry

ULSAN HYUNDAI - Campione asiatico 2012 e quinto nell'ultima K-League appena conclusasi. L'Ulsan, squadra sponsorizzata dalla celebre casa automobilistica, ha sovrastato le potenze arabe succedendo all'Al Sadd, squadra qatariota condotta alla vittoria lo scorso anno dall'uruguagio Jorge Fossati. I sudcoreani si affidano ad un'ottima chimica di gruppo e, contrariamente a molti altri club, danno risalto ai giocatori locali. Il dato interessante è questo: su 29 giocatori di cui è composta la rosa, solo tre sono stranieri. Sudamericani, per la precisione. Va anche detto però che sono i tre cardini dell'undici di mister Ho-Gon Kim e del suo 4-3-3 tutto ripartenze e sovrapposizioni. Juan Velez, 30enne colombiano, è la mente del gioco sudcoreano: cresciuto in patria, da girovago, ha poi tentato l'esperienza in Oriente dove da tre stagioni difende i colori dell'Ulsan. Le punte Maranhao e Rafinha invece si completano a vicenda: sgusciante e molto tecnico il primo, potente e uomo d'area il secondo. Entrambi brasiliani, hanno in comune la decisione di non voler tornare a giocare in patria perchè, a detta loro, è meglio far parte di un movimento calcistico in ascesa piuttosto che giocare nelle serie inferiori brasiliane.
Formazione (4-3-3): Young-Kwang Kim; Jin-Ouk Kang, Min-Soo Kang, Jae-Seong Lee, Yong Lee; Seul-Ki Go, Dong-Suk Kim, Juan Estiven Vélez; Rafinha, Maranhão, Seung-Yeoul Lee All: Ho-Gon Kim

AUCKLAND CITY - Neozelandesi e campioni dell'Oceania, degli Auckland City si sa poco o nulla. Innanzitutto si può iniziare col dire che il livello della squadra probabilmente è il peggiore della competizione; inoltre, l'altra faccia della medaglia, ci permetterà di vedere all'opera alcuni prospetti interessanti. Uno di loro è senza dubbio Manel Exposito, giocatore più rappresentativo della squadra portato in Nuova Zelanda dal tecnico Ramon Tribulietx assieme ad una folta colonia di spagnoli. Rispetto alla squadra che ha vinto il titolo continentale, gli Auckland devono fare a meno di due pedine fondamentali come David Mulligan e Chad Coombes passati ai Waitakere, ma la cosa più curiosa è che nonostante siano per distacco la miglior squadra del ASB (la prima divisione neozelandese), ormai da quattro stagioni non riescono a festeggiare un titolo. Un paio di curiosità: in rosa figurano Stephan Carmichael ed Emiliano Tade, entrambi attaccanti, che alle spalle hanno una storia particolare. Se il primo è stato il vincitore del reality Nike: The Chanche, il secondo ha chiesto e superato un provino al suo arrivo dall'Argentina per motivi di studio. Quando si è al posto giusto nel momento giusto, può capitare.
Formazione (4-3-3): Spoonley; Prichett, Bale, Vicelic, Iwata; Riera, Koprivcic, Feneridis; Exposito, Tade, Hicks All: Tribulietx

SANFRECCE HIROSHIMA - L'anno delle "prime volte". Per il Sanfrecce Hiroshima il 2012 è stato ricco di emozioni, e con la partecipazione al Mondiale per Club questa stagione diventa indimenticabile. Qualificato al preliminare, che giocherà giovedì 6 dicembre contro Auckland, la compagine giapponese si guadagna l'accesso alla competizione in virtù della sua vittoria in J-League. La sua prima vittoria della storia. Partito in sordina, giornata dopo giornata la squadra di Hajime
Moriyasu è cresciuta fino a contendere il titolo alle potenze nipponiche come il Kashiwa Reysol, gli Urawa e il Vegalta, distanziato di nove punti nella classifica finale. Sono pochi i giocatori chiave di questa squadra, caratterizzata da un grande spirito di gruppo e da una politica autarchica che premia i giocatori prodotti in Giappone, soprattutto dal proprio settore giovanile. Avanzare nella competizione sarà difficile, ma approdare ai quarti sarebbe già un grande successo.
Formazione (3-1-4-2): Nishikawa; Moriwaki, Chiba, Mizumoto; Mikic, K.Morisaki, Aoyama, Shimizu; Koji Morisaki, Takahagi; Sato All: Moriyas.

CALENDARIO COMPLETO
 

FASE PRELMINARE - Giovedì 6 dicembre
Sanfrecce Hiroshima - Auckland City

QUARTI DI FINALE - Domenica 9 dicembre
Ulsan - Rayados de Monterrey

Sanfrecce Hiroshima/Auckland - Al Ahly

SEMIFINALI - Mercoledì e Giovedì 12-13 dicembre
Sanfrecce Hiroshima/Auckland City/Al Ahly - Corinthians
Ulsan/Monterrey - Chelsea

FINALISSIMA - Domenica 16 dicembre

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