giovedì 2 maggio 2013

CALCIOMERCATO - Non solo Argentina e Brasile: il Sudamerica emergente è pronto ad invadere l’Europa

Yordy Reyna (Alianza Lima)


Non solo Argentina e Brasile. Le botteghe delle due potenze Sudamericane sono carissime e non alla portata di molti club europei che, sempre più spesso, dirigono le proprie risorse verso lidi più inesplorati. Intendiamoci, l'affare in Sudamerica si può ancora fare. Eccome. Bisogna però essere più smaliziati e puntare con oculatezza verso campionati considerati "minori", comunque ricchi di qualità. La bravura però - va detto - dev'essere doppia in quanto la capacità di individuare il talento giusto ha ancora più importanza visto l'impossibilità di tesserare molti di loro come comunitari. A volte si ha una sola possibilità e può capitare, come ad esempio nelle ultime stagioni, di "bruciare" il proprio investimento per un Cruzado o un Uribe qualsiasi. Meglio il meticoloso scouting quindi, rispetto alla fiducia in qualche agente che ha il solo obiettivo di piazzare un suo assistito.



PERU', IL VALZER DELLE PUNTE - A pari passo con la Nazionale anche il torneo peruviano offre parecchie individualità stuzzicanti. Molte di loro abbiamo addirittura imparato a conoscerle con i due campionati Sudamericani giovanili e, secondo alcune voci sudamericane, ci sarebbero alcuni club europei pronti a sguinzagliare dirigenti nella prossima sessione di mercato alla volta di Lima e dintorni. Un nome su tutti è senza dubbio quello di Yordy Reyna, nato a Chiclayo nel 1993 e punta di diamante dell'Alianza Lima che quest'anno dà l'assalto al titolo nel Descentralizado. Reyna pareva essere destinato al Parma, sempre sensibile ai giovani peruviani (strada aperta dall'arrivo di Alvaro Ampuero), quando ecco che anche l'Udinese si è fatta sotto per accaparrarsi questo attaccante brevilineo dalla giocata spiazzante. Morale della favola: Reyna per ora rimane ad incantare le platee del Matute, in estate si vedrà. Collega di reparto, ma più incline al gioco d'area, è Irvén Ávila, un classe 1990 cresciuto dall'Universitario ed esploso a Huancayo con la maglia dello Sport. Nel gennaio del 2012 si è accasato allo Sporting Cristal, integrandosi subito nella nuova realtà a suon di gol e prestazioni che gli sono valse la chiamata nella Franja Roja. Rimanendo a Lima e dintorni, come non citare il regista dell'Universitario, Rafaél Guarderás? Vent'anni ancora da compiere, testa che ragiona a velocità raddoppiata e piedi educati che hanno fatto spendere parole di stima anche ad un idolo del calcio locale come Norlberto Solano. Guarderás ha un contratto fino a gennaio del 2014, e in Italia qualche settimana fa si era parlato di un interessamento del Torino. L'ultimo nome riguarda ancora l'attacco, stavolta della derelitta Universidad de San Martin nella quale è stato inserito a campionato in corso l'attaccante Jean Deza. Diciannove anni e protagonista del Sudamericano Sub'20, Deza giocava già in Europa dove venne tesserato al compimento dei 18 anni dagli slovacchi dello Zilina. Ora è tornato in Perù per motivi famigliari, pronto - tra qualche tempo - a ripartire alla volta dell'Europa. Magari passando dalla porta principale.

Fernando Gaibor (Emelec)

ECUADOR, NUOVA FRONTIERA - Di ecuadoregni che hanno fatto bene in Italia non se ne contano granchè. L'unico discreto esponente fu Jaime Kaviedes, del quale a Perugia si ricordano con affetto più per il personaggio in sè che per i gol. Ma la nuova generazione di ecuadoregni piace e fa parlare di sè; al Barcelona di Guayaquil si stanno mettendo in mostra il terzino destro Pedro Velasco, classe '93, ed il difensore centrale Frickson Erazo. Entrambi pronti per misurarsi su un banco di prova più impegnativo, sono già sui taccuini di mezza Italia (soprattutto il primo) o corteggiati dai campionati maggiori dell'America Latina (il secondo). Nel caso di Erazo si tratta di portarsi a casa un centrale difensivo quadrato e incisivo, bravo nella doppia fase e nel gioco aereo, senza contare il fatto che dovrebbe aver raggiunto la maturità necessaria per lasciare casa. Spostandoci di qualche chilometro troviamo il cervello dell'Emelec, Fernando Gaibor, regista degli Electricos nativo di Montalvo e classe 1991, che si divide i compiti di costruzione con il più guizzante Vinicio Angulo, 24enne dall'assist facile. A Quito rispondono le altre due potenze d'Ecuador mettendo sul piatto alternative validissime come il centrocampista Gabriel Corozo (1995), il trequartista Carlos Feraud ('91) - lanciato dalla LDU di Loja - ed il centravanti 23enne Carlos Garcés per quanto riguarda la LDU mentre il Deportivo ha il suo fiore all'occhiello in Kevin Ayala, punta nata nel '95 e autore pochi giorni fa della sua prima rete da professionista.

Valber Huerta (Universidad de Chile)

CILE, SACCHEGGIO IN VISTA - Sono tanti i cileni sulla lista di club stranieri pronti ad essere "esportati" nella prossima sessione di mercato. Eugenio Mena, 24 anni in forza all'Universidad de Chile, è considerato uno dei terzini sinistri più forti del Continente e il Chievo lo aspetta a braccia aperte così come i compagni Charles Aranguiz (1988, centrocampista centrale), Nicolas Maturana (1993, trequartista) e il centravanti Sebastian Ubilla (1990, piace al Napoli) potrebbero sbarcare in un Paese a scelta tra Italia, Portogallo e Spagna. I nomi sono tantissimi: si parte da Nicolas Castillo (centravanti, 1993) e Matias Mier (1990, esterno sinistro) dell'Universidad Catolica, per arrivare al centravanti Carlos Muñoz del Colo Colo (1988), al guizzante fromboliere Fabian Saavedra (1992) dell'Union Española per finire con un altro fortissimo difensore in forza ancora all'Universidad de Chile, Valbér Huerta. Meno sponsorizzato del collega Lichnovsky, questo classe '93 ha stupito tutti al Sudamericano Sub'20 guadagnandosi una menzione nella Top 11 finale. L'Inter gli strizza l'occhio, lui ha le valigie pronte. Con qualche milionata si può fare.

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