Tempi bui ad Avellaneda. Racing ed Independiente
hanno iniziato decisamente male la stagione, e la prima conseguenza
della mini-crisi che da anni attanaglia questo centro poco distante da
Buenos Aires ha costretto due personaggi come Cogorno e Cantero a
scendere nel vivo in prima persona. Infatti, entrambi i numeri uno delle
due società negli ultimi anni non sono mai riusciti ad andare a fondo
delle questioni di spogliatoio, che di rimbalzo si sono ripercosse sul
campo, dove l'Academia non ha mai impensierito le prime della classe per il titolo e il Rojo è - addirittura - retrocesso per la prima storica volta della sua centenaria vita.
I
primi a pagare, chiaramente, sono i tecnici. Per molti motivi; in
primis perchè è più facile cacciare un allenatore piuttosto che
un'intera rosa che rema contro, e in secondo luogo perchè in entrambi i
casi i rapporti tra staff e dirigenza sono deteriorati da tempo. Luis Zubeldía non è più l'allenatore del Racing; la sconfitta patita in casa contro l'Arsenal nell'ultimo weekend è troppo anche per il più accanito tifoso albiceleste.
La doppietta di Rolle ha di fatto cancellato quella poca credibilità
che rimaneva al tecnico, convincente in fase di mercato nel farsi tenere
tutti i baby fenomeni in rosa, salvo poi scoprire che molti di loro
sono ancora ad Avellaneda, ma senza stimoli. Questo perchè gente come De
Paul, Centurión e Vietto avevano già pregustato il loro sbarco in
Europa, saltato per diversi motivi (per l'esterno, promesso in sposo
alla Russia, ci sono state complicazioni mediche) che ne hanno inficiato
il rendimento sul campo. Cogorno ha così dato il benservito al Pelado, che tanto bene aveva fatto con il Lanus ed il Barcelona di Guayaquil, e sta vagliando due ipotesi. La prima pista posta a Dario Franco, attualmente all'Universidad de Chile e reduce, due anni fa, da una grandissima B Nacional con l'Insituto di Cordoba. Il profilo più stuzzicante però è quello di Claudio Borghi; il Bichi, attualmente ct del Cile, è tifoso del Racing sin da bambino e sulle pagine di Olé si è fatto scappare alcune parole lusinghiere verso l'Academia: "Il Racing? Beh, ne sono tifoso da sempre. Se mi chiamassero che dovrei fare?".
Miguel Angel Brindisi invece è ancora ufficialmente il tecnico dell'Independiente.
Ufficialmente, perchè ufficiosamente è stato esautorato da tutti, tanto
che si mormora siano Montenegro e Morél a fare la formazione per la
partita. Brindisi, subentrato nella scorsa stagione a Gallego, non ha
saputo dare quella sterzata che tanto ci si attendeva e Javier Cantéro
da tempo vuole toglierselo dai piedi? Ma perchè non lo ha fatto nella
pausa? E' un mistero. Ciò che non è un mistero è che il numero uno del Diablo sia imparolato da parecchi mesi con Omar De Felippe,
artefice del miracolo Quilmes nella scorsa stagione, in attesa della
prossima sconfitta per salutare l'attuale allenatore ed annunciare il
nuovo tecnico. Nel prossimo match, in casa contro gli omonimi di
Rivadavia, Brindisi si gioca il futuro. Che, onestamente, sembra già
segnato.
Sapevi che Bielsa era stato contattato dal Racing? (via giornalista inglese corrispondente dall'argentina): "Bielsa's reply to Racing over replacing Zubeldía: 'What project are you talking about if you sacked your coach after four games' and hung up
RispondiElimina(Traduzione) Di quale progetto state parlando quando licenziate il vostro allenatore dopo 4 partite? e ha riagganciato....
Lo avevo letto. Beh il Racing da anni non ha una continuità, e io credo che a lungo andare possa anche rischiare sotto il punto di vista del Promedio. PEr quanto riguarda Bielsa: sì, è un grande, ma se si vuole lui bisogna dargli carta bianca su tutto. E in Argentina non è possibile, da nessuna parte.
RispondiElimina