Spesso le società italiane ci arrivano troppo tardi, e pagano dazio
nel momento in cui staccano l'assegno con parecchi zeri a terminarlo.
Eppure in Sudamerica, seppur in un momento in cui il Continente sta
rifiorendo anche economicamente, si possono fare affari se si possiede
la giusta rete di scouting.
In Argentina,
ogni buon dirigente che si rispetti, non può evitarsi la tappa di
Mendoza, dove nel Godoy Cruz di Martin Palermo giocano due elementi che
in Italia, molto probabilmente, non sfigurerebbero affatto. Si tratta
del difensore Leonardo Sigali e del centrocampista Gonzalo Castellani,
ragazzi relativamente giovani dei quali ancora nessuno - in Europa -
pare essersi accorto. Il primo, classe 1987, è un difensore centrale
dalle indubbie qualità e ricorda, soprattutto per le sue virtù
acrobatiche, Lisandro Lopez, difensore che il Benfica ha prelevato
dall'Arsenal per 4,5 milioni di euro. Abile sui palloni alti, è una
sorta di regista difensivo, spostato qualche metro indietro, dove
comanda la retroguardia del Tomba con attenzione e con circa un
milione e mezzo di euro lo si porta a casa. Castellani nasce invece
regista di centrocampo, il classico volante argentino, ma oggi viene
anche impiegato come mezz'ala di destra. Il suo cartellino vale sul
milione di euro, è coetaneo di Sigali e balisticamente è molto dotato.
Vede molto bene il gioco, possiede un destro preciso che sfrutta anche
sui calci piazzati, emolto probabilmente di lui sentiremo ancora
parlare. Un altro difensore interessante è Joel Carli,
centrale del Quilmes del quale preoccupa soltanto (si fa per dire) la
tenuta fisica, dato che proviene da numerosi guai ad un ginocchio.
Ventisette anni da compiere, Carli supera il metro e novanta di altezza
ed è temibilissimo nelle sue incursioni offensive. In passato fu
accostato al Torino, che rinunciò a chiudere la trattativa per una somma
intorno al mezzo milione. Dopo le esperienze all'Olimpo ed al San
Lorenzo, Julio Furch pare rinato all'Arsenal de Sarandí, club abilissimo a rilanciare i giocatori che hanno perso lo stato di grazia. Al Viaducto,
questo 24enne attaccante d'area dalla discreta vena realizzativa, si è
ritrovato realizzando alcune marcature di pregevole fattura, e con un
milione circa può essere portato a casa.
Voliamo in Perù, dove a Lima il giocatore del momento è il mediano Rafael Guarderás, classe 1993 e perno della Sub-20 franjeada. Abile in costruzione e in fase di non possesso,
Guarderás è in possesso di ottime doti aerobiche e fisiche che lo
portano a dominare la zona centrale del campo. Negli arcirivali
dell'Alianza gioca invece Jorge Bazán, esterno di
centrocampo eclettico che gioca prevalentemente con il destro ma si
disimpegna su entrambe le corsie laterali. A 22 anni pare intenzionato a
fare il grande salto, magari in un calcio dove la sua rapidità ed il
suo dribbling possano essere sfruttati in pieno. In tema di bomber
invece si può citofonare al Juan Aurich, nelle cui fila milita il 22enne
Germán Pacheco, attaccante argentino di passaporto spagnolo che in stagione ha già timbrato dieci volte il cartellino.
A
Guayaquil, Ecuador, si coccolano i due talenti cittadini, che nella migliore
delle tradizioni dividono la città in due tronconi ben distinti. Da una
parte c'è l'Emelec, ormai guidato dal suo numero 10 Fernando Gaibor,
giocatore di cui nessuno vuole accorgersi, ma che possiede della grandi
qualità tecniche. Destro naturale, questo ragazzo nato nel 1991 nasce
centrocampista e col tempo avanza il suo raggio d'azione fino a
diventare una mezzapunta abile nei calci piazzati. Dall'altra parte,
sponda Barcelona, si godono le prestazioni del 19enne Pedro Velasco,
riconosciuto dagli addetti ai lavori come uno dei più forti terzini
destri di quella leva. La particolarità però è una: Velasco, nel suo
club, gioca con profitto esclusivamente a sinistra per rientrare e
tagliare verso il centro, oppure come esterno di un centrocampo a
cinque.
Gioca in Brasile, ma è uruguayano e a gennaio doveva passare alla Fiorentina assieme a Vecino. Maxi Rodriguez, solo omonimo della Fiera
del Newell's, è una seconda punta davvero impattante che il Gremio si è
portata a casa per meno di un milione di euro. In patria, coi
Montevideo Wanderers, ha scritto numeri impressionanti nel suo score
personale, tanto da guadagnarsi le attenzioni di Oscar Tabarez. Ma nel
campionato locale uruguagio, nonostante le botteghe siano diventate
care, affari se ne possono ancora fare con un po' di lungimiranza. Nel
Nacional e nel Danubio troviamo due centrocampisti interessantissimi: il
23enne Maximiliano Calzada detta i tempi del Bolso, Camilo Mayada è il leader de la Franja Negra a soli 22 anni e studia da novello Recoba.
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