giovedì 5 settembre 2013

Dall'Australia all'Europa: cinque 'Canguri' in cerca di fortuna


Tutto iniziò negli anni '90. Il portiere Mark Bosnich, il mancino radiocomandato di Harry Kewell e il possente fisico del centravanti Mark Viduka lasciarono l'Australia e volarono in Inghilterra, dove ad attenderli c'era un nuovo mondo. 

Nel vero senso della parola; dall'Australia all'Europa, per giocare a calcio: non si era proprio mai visto. Con gli anni, molti australiani hanno seguito la rotta di questi veri e propri precursori, anche in Italia, dove il Bari tesserò Frank Farina e - qualche anno dopo - la Lazio portò a Roma Paul Okon, allora centrocampista della nazionale e talvolta capitano. Il movimento calcistico australiano si è evoluto fino ai giorni, diventando una realtà, grazie al lavoro che le Accademy svolgono in quell'angolo di mondo stabilendo un vero e proprio collegamento con il football europeo. Anche quest'estate non sono mancati gli affari sull'asse Australia - Europa, che hanno portato nelle casse di alcuni club cifre molto importanti, soprattutto in virtù del fatto che il calciomercato australiano non prevede movimenti di denaro, e gli unici soldi che i club possono incassare sono quelli delle cessioni all'estero. 
In questa sessione di mercato sono cinque gli australiani che hanno salutato la locale A-League per approdare nel Vecchio Continente, tutti partiti con l'etichetta di "promesse" con la speranza di non dover compiere il percorso inverso troppo presto.


TERRY ANTONIS (1993, centrocampista, da Sidney Fc a PARMA) - Il primo prospetto è tra i più interessanti. Nazionale Under-20 australiano, Terry Antonis ha salutato i Sidney Fc - squadra in cui milita Alex Del Piero - per firmare un contratto da professionista con il Parma. In Emilia ha svolto tutta la preparazione estiva con la prima squadra, e ad oggi - seppur aggregato alla Primavera - continua con le sue comparsate tra i grandi. Centrocampista dinamico e brevilineo, in passato ha giocato come esterno alto nel 4-2-3-1 per via della sua abilità nello stretto, che gli permette di rientrare sul proprio destro per tentare la conclusione. Il suo raggio d'azione rimane comunque la zona centrale, dove deve migliorare nella fase di non possesso.


ELY BABALJ (1992, attaccante, da Melbourne Heart a AZ ALKMAAR) - In Olanda ci vedono sempre bene. E ad Alkmaar, se possibile, ancora meglio. Il club biancorosso deve rilanciarsi, e per farlo prova a puntare anche su Ely Babalj, centravanti d'area che sfiora il metro e novantacinque, il cui pezzo migliore - naturalmente - è il colpo di testa. Vertice offensivo di un 4-2-3-1 fino a pochi mesi fa, all'AZ sta completando un percorso di ambientamento che dovrebbe agevolarlo nel futuro dopo che già la scorsa stagione, senza fortuna, provò a mettersi in gioco nella Stella Rossa di Belgrado. Com'è intuibile dal nome, Babalj è figlio di immigrati e possiede il doppio passaporto (è nato a Sarajevo, quando la Jugoslavia era ancora una nazione unica), non segna molto (12 gol su 43 gettoni con gli Heart) ma è un elemento prezioso per il collettivo.


COREY GAMEIRO (1993, attaccante, da Wellington Phoenix a FULHAM) - Cresciuto in Inghilterra e opzionato dal Fulham, questo attaccante è tornato in Australia (anzi, in Nuova Zelanda) per maturare esperienza. Sette presenze ed un gol, con i Cottagers che decidono di acquistarlo a titolo definitivo e portarlo definitivamente a Londra, dove oggi gioca nell'Accademy del Fulham. Gameiro è un attaccante rapido e brevilineo, molto rapace negli ultimi seidici metri. Con l'Australia ha percorso tutta la trafila delle nazionali giovanili, ma nell'ultimo Mondiale Under-20 è stato inspiegabilmente "panchinato". Adatto ad un classico modulo a due punte, dove predilige spaziare attorno al centravanti.


BEN HALLORAN (1992, ala sinistra, da Brisbane Roar a FORTUNA D.) - In Zweite Bundesliga, dalle parti di Dusseldorf, avrete il privilegio di vedere un ragazzo sulla sinistra che impressiona per corsa e rapidità, oltre a possedere un mancino niente male. E' Ben Halloran, che con Brisbane non ha vissuto una stagione al top, ma quel poco è bastato per la chiamata dalla Germania, dove il retrocesso Fortuna si affida a lui nel 4-3-3 come scardinatore di difese. Cresciuto nell'Accademy dell'ormai inesistente Gold Coast United, ha esordito nel 2011 in A-League e da allora ha messo insieme - in totale - 8 gol in 52 partite.


MATHEW RYAN (1992, portiere, da Central Coast a BRUGES) - Attenzione, perchè di lui parlammo in uno speciale di due anni fa (così come di Babalj, Antonis ed Halloran) ed oggi, uno dei migliori classe '92 del mondo, trova collocazione in Belgio. Un campionato ideale, la Jupiler, per fare crescere un talento di dimensioni smisurate come quello di Matt Ryan, che a solo 21 anni ha vinto due volte (nelle scorse due stagioni) il titolo di miglior portiere della A-League. Mica poco. Descriverlo è facile: un gatto tra i pali, rivedibile - ma molto migliorato - sulle uscite basse. Gioca con una sicurezza da veterano, dirige il reparto arretrato senza problemi e sa farsi rispettare, molto probabilmente perchè sa di avere ancora enormi margini di miglioramento. Se non si perde, Ryan potrebbe davvero diventare un portiere da top-club.

© Tutte le immagini sono estrapolate dal portale Transfermarkt

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