mercoledì 4 settembre 2013

Premier League 2013/14 - Cosa ci lascia il calciomercato (con voti alle squadre)

Willian, uno dei colpi del Chelsea

Dopo due mesi abbondanti di tira e molla, trattative lampo, palchi montati per presentare in pompa magna un giocatore (e poi smontati perchè la presentazione stessa è saltata), finalmente la sessione estiva di calciomercato arriva alla sua conclusione. In tutta Europa, con l'ultima giornata infuocatissima tra colpi in entrata (Fellaini al Manchester United, Ozil all'Arsenal) e trattative non concluse (Demba Ba non ha superato le visite con gli stessi Gunners). 



In Europa, si parla di un giro d’affari per la prima volta oltre i due miliardi - e ci limitiamo ai cinque tornei principali - che implica la totale interconnessione fra i vari mercati e la necessità di leggere come un’unica coerente saga gli avvenimenti che si sono succeduti da primavera a oggi. Il baricentro di questi mesi è stato il rinnovo del contratto di Cristiano Ronaldo con il Real Madrid, in scadenza nel 2015 ma che Florentino Perez non può certo lasciar decantare sino al prossimo anno. Il Manchester United, destinazione privilegiata se il fuoriclasse non dovesse rinnovare, ha atteso per tutta l’estate un cenno di Cristiano, riducendosi a un costoso last minute col belga Fellaini per non restare del tutto fermo. Paris St.Germain e Monaco, gli altri club che avevano fatto un pensierino al portoghese, hanno abbandonato la pista per tempo pagando le pesanti clausole di Cavani e Falcao e finanziando così le profonde ristrutturazioni di Napoli (a partire da Higuain) e Atletico Madrid (a partire da Villa). Mercato positivi per le altre grandi inglesi come Chelsea, Manchester City e Tottenham, ampiamente finanziato dalla cifra "galactica" incassata dalla cessione di Gareth Bale, e probabilmente gli Spurs, sulla carta, hanno costruito una delle squadre più talentuose dell'intera Premier League.Andiamo a vedere cos'è successo in Premier League, torneo nel quale sono girati la maggior parte di liquidi rispetto agli altri campionati europei.

Partiamo dalle cifre. In Inghilterra, per questa sessione di mercato, sono stati spesi 760 milioni di euro più qualche spicciolo, di fronte ai 274.300.000 incassati. Un passivo pesante, che supera i 480 milioni, per una lega che fa del merchandising e dei diritti tv due entrate di spessore. Tutte le 20 squadre di Premir hanno messo a segno almeno un ingaggio interessante. Partendo dall'alto, Marouane Fellaini può rappresentare la consolazione per David Moyes, che ha passato la sua prima estate da manager dello United ad inseguire Leighton Baines e Cesc Fabregas, per poi mettere le mani sul centrocampista belga per una cifra che si aggira sui 32 milioni. Sull'altra sponda di Manchester sono arrivati rinforzi in tutti i reparti, ma è stato stravolto il modulo che aveva accompagnato questi ultimi anni del City targato Mancini. Nel 4-4-2 di Pellegrini serviva gente meno estrosa e più dinamica, così - ingaggiato Demichelis per la retroguardia - a centrocampo sono arrivati Fernandinho (dallo Shakthar, per una cifra esorbitante di circa 40 milioni), Jesus Navas per la fascia destra e due punte, che affiancheranno Aguero e Dzeko in questa lunga stagione. Stevan Jovetic ha lasciato l'Italia, dove la Juve lo voleva fortemente, e al City ha trovato un ingaggio importante; stesso percorso dello Squalo, Alvaro Negredo, arrivato con Navas dal Siviglia. 

Il ritorno di Mourinho a Stanford Bridge coincide con uno dei mercati migliori del Chelsea negli ultimi anni: nella parte 'blue' di Londra arrivano Samuel Eto'o (soffiato all'Inter), il trequartista brasiliano Willian - protagonista di una vicenda curiosa con il Tottenham - e il tedesco Schurlle per il reparto offensivo, ai quali si è aggiunto il folletto ghanese Atsu, arrivato dal Porto, proprio durante l'ultimo giorno di mercato. A metà campo, lo Special One punta tutto su Marco Van Ginkel, talento olandese prelevato dal Vitesse e reduce da un buon Europeo Under 21. Capitolo Tottenham. Mai come quest'anno i soldi da far girare c'erano, e Levy, che ha venduto Bale in maniera impeccabile, ha costruito una squadra equilibrata lavorando in sinergia con Villas Boas. Dal Corinthians è arrivato il fortissimo brasiliano Paulinho, affiancato dal francese Etienne Capoue, gioiello del Tolosa. Il fantasista belga Chadli si è invece subito preso la fascia sinistra della trequarti degli Spurs, così come Soldado ha trovato l'ambiente ideale per il salto nel campionato migliore d'Europa. L'ultima settimana degli Spurs è stata poi la ciliegina sulla torta: per circa 11,5 milioni di euro è arrivato il danese Eriksse, classe 1992, gioeillo dell'Ajax, e qualche giorno dopo è andata a buon fine la trattativa con la Roma per Erik Lamela, con chiusura sul rumeno Chiriches, in prospettiva uno dei centrali migliori d'Europa. Mesut Ozil, Mathieu Flamini, Emiliano Viviano e Yaya Sanogo è il poker che ha provato a giocarsi l'Arsenal, stoppata nel finale poco prima del tesseramento di Demba Ba. 

Altri colpi sparsi: l'Everton ufficializza tre acquisti proprio nelle ultime ore, prelevando Romelu Lukaku, il centrocampista McCarthy e l'esperto Gareth Barry; il cugini del Liverpool pescano in Spagna, paese dal quale arrivano il terzino Cissokho, la punta Iago Aspas e Luis Alberto, ai quali si aggiungono i talentuosi centrali difensivi Sakho ed Ilori, Victor Moses, Kolo toure (svincolato) e il portiere belga Simon Mignolet. Vydra, Sessegnon ed Anichebe sono gli innesti last minute del WBA, Wilfred Bony rinforza l'attacco dello Swansea, Downing arriva al West Ham per mettere in condizioni Carroll (riscattato dagli Hammers) di rendere al massimo, il Norwich cambia volto all'attacco con il talentuoso Redmond, Hooper, Van Wolfswinkel e Hooper. Il Fulham prova a giocarsi le speranze di salvezza con Stekelenburg, arrivato dalla Roma, Parker, Amorebieta e Bent; lo Stoke tessera Arnautovic, il Southampton prende Osvaldo e Wanyama, l'Aston Villa si butta su Kozak ed il Newcastle su Loic Remy, appena retrocesso con in QPR. La colonia italiana al Sunderland si espande sempre di più: dopo l'arrivo di Angeloni come DS (e relativo staff), raggiungono Paolo di Canio il centrale Diakite, Borini, Mannone, Dossena e Giaccherini. Tutti con un passato in Serie A, ai quali si aggiungono la punta americana Altidore ed il talentuoso centrocampista greco Mavrias. Botti finali anche per le neopromosse: il Cardiff  prende dal Tottenham il difensore Steven Caulker e gli affianca il giovane uruguayano Maxi Amondarain, mentre per il centrocampo arriva il cagnaccio cileno Gary Medel e davanti, dal WBA, si punta sul nigeriano Odemwingie. I centrocampisti Huddlestone e Livermore sono invece i due fiori all'occhiello della campagna rafforzamenti dell'Hull City, che punta tutto su di loro e sull'estro del francese Sagbo e del laterale mancino honduregno, Maynor Figueroa. Infine il Crystal Palace, che tra le tante operazioni minori si porta a casa Cameron Jerome dal Birminghan, e poco altro. E per salvarsi, potrebbe non bastare.

LE PAGELLE
CHELSEA 8
MANCHESTER CITY 7,5
TOTTENHAM 7,5
LIVERPOOL 7
EVERTON 7
NORWICH 7
MANCHESTER UNITED 6,5
ARSENAL 6,5
SOUTHAMPTON 6
WEST HAM 6
SWANSEA 6
WBA 6
FULHAM 6
ASTON VILLA 5,5
STOKE CITY 5,5
CARDIFF 5,5
HULL CITY 5
CRYSTAL PALACE 5
NEWCASTLE 5
SUNDERLAND 4,5

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